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    MACRON, CHE AMICON! – ALEXANDRE BENALLA, IL BODYGUARD CHE IL PRIMO MAGGIO HA PICCHIATO DUE MANIFESTANTI, GUADAGNA 10 MILA EURO LORDI AL MESE – SI È AVVICINATO ALLA POLITICA QUALCHE ANNO FA ENTRANDO NEL SERVIZIO D’ORDINE DEL PARTITO SOCIALISTA ED È DIVENTATO UNA PRESENZA COSTANTE A FIANCO DEL PRESIDENTE – ECCO COME L’ELISEO HA CERCATO DI COPRIRE IL PESTAGGIO…


     
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    Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

     

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    Quando è arrivata la notizia che la guardia del corpo (ufficiosa) e consigliere di Macron Alexandre Benalla aveva pure, inspiegabilmente, un badge «H» (di alto livello) per entrare all' Assemblea nazionale, i deputati dell' opposizione ieri hanno gridato allo scandalo tanto forte che la seduta è stata sospesa.

     

    Il caso Benalla continua a scuotere l' Eliseo e le istituzioni francesi. Il primo maggio l' uomo vicino a Macron si è travestito da poliziotto e ha picchiato in piazza due manifestanti, ma il punto è che nei mesi successivi è stato coperto dall' Eliseo fino a quando Le Monde lo ha riconosciuto in un video, quattro giorni fa, rivelandone l' identità.

     

    Da allora Macron tace ma è stata creata una commissione parlamentare d' inchiesta, domattina alle 10 il ministro dell' Interno Gérard Collomb dovrà fornire spiegazioni in aula durante un' audizione che alla fine sarà pubblica, nonostante tutti i tentativi della maggioranza di farla svolgere a porte chiuse.

     

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    Il 26enne Benalla si è avvicinato alla politica qualche anno fa entrando nel servizio d' ordine del partito socialista ed è diventato poi una presenza costante a fianco di Emmanuel e Brigitte Macron.

     

    Tra i molti privilegi garantiti a quel giovane addetto alla sicurezza dalla fama di violento e collerico ci sono uno stipendio di 10 mila euro lordi e la macchina Renault Talisman con autista, sirena e simboli della polizia (che lui non potrebbe usare), ovvero un mezzo di qualità molto superiore alle auto a disposizione degli agenti veri.

     

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    Un discorso a parte merita l' appartamento di funzione nella dependance dell' Eliseo al numero 11 del quai Branly, a pochi metri dalla Tour Eiffel, una delle zone più chic della capitale. Il 9 luglio, dopo avere scontato una semplice sospensione di due settimane per i fatti del primo maggio, Benalla si è trasferito qui, nel «Palais de l' Alma» davanti alla Senna, lo stesso palazzo dove François Mitterrand aveva riservato un appartamento all' amante Anne Pingeot e alla figlia Mazarine.

     

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    Era un' altra epoca, nella quale i segreti di Stato potevano durare decenni. Oggi nei 63 appartamenti del Palais de l' Alma risiedono tra gli altri il segretario generale dell' Eliseo, il direttore di gabinetto, il capo di Stato maggiore e il 26enne Benalla, peraltro già arrivato non si sa come al grado di tenente colonnello della riserva della gendarmeria.

     

    Macron potrebbe avere creato o lasciato formarsi una sorta di gruppo parallelo da preferire agli organismi titolati a occuparsi della sua sicurezza. Una specie di circolo dei fedelissimi, al di sopra delle regole e delle leggi.

     

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    L' Eliseo ha provato a circoscrivere il caso garantendo che dopo l' episodio del pestaggio Benalla è stato allontanato, ma riemergono foto del consigliere proprio accanto a Macron in occasione della visita ai giardini di Monet a Giverny, il 13 luglio, e anche della parata del 14 luglio.

     

    I tre poliziotti che hanno fornito a Benalla i filmati delle telecamere di sorveglianza, per aiutarlo, sono in custodia cautelare. Ieri il consigliere di Macron avrebbe dovuto sposarsi ma ha annullato il matrimonio: si trova ancora in cella, e la scorsa notte la polizia ha perquisito il suo domicilio precedente, a Issy Les Moulineaux. L' opposizione è scatenata, Jean-Luc Mélenchon (sinistra radicale) parla di Watergate alla francese.

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