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    A VOLTE ANCHE FRANCIA E GERMANIA DEVONO RISPETTARE LE REGOLE EUROPEE - LA BOCCIATURA DELLA FUSIONE TRA ALSTOM E SIEMENS FA INFURIARE MERKEL E MACRON, E FA CROLLARE LE CHANCE DELLA TOSTA MARGRETHE VESTAGER DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA PROSSIMA COMMISSIONE. PER I FRANCESI, SENZA GIGANTE EUROPEO (O MEGLIO, FRANCO-TEDESCO…) VINCERANNO I CINESI. LA VESTAGER LO SMONTA


     
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    Marco Bresolin per “la Stampa

     

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    Deraglia il progetto di fusione tra Alstom e Siemens. La Commissione europea ha bocciato il piano che prevedeva la creazione di un colosso nel settore ferroviario tramite l' acquisizione del gruppo francese da parte di quello tedesco. Il motivo è semplice: «Viola la concorrenza», ripete Margrethe Vestager, numero uno dell' Antitrust Ue.

     

    Nel mirino di Bruxelles sono finiti due settori in particolare: i sistemi di segnalazione che garantiscono la sicurezza dei passeggeri e la costruzione di treni ad altissima velocità. «La concentrazione avrebbe comportato prezzi più elevati», sostiene Vestager, che con questa decisione ha sfidato e respinto il pressing di Parigi e di Berlino (e forse compromesso un suo possibile approdo alla guida della Commissione europea).

     

    Siemens Siemens

    Le due capitali, che raramente escono entrambe sconfitte dai tavoli Ue, non l' hanno presa affatto bene. «Una pessima decisione» dice il premier francese Edouard Philippe. Il portavoce di Angela Merkel si limita a un «prendiamo atto con rammarico». I due governi colgono l' occasione per annunciare che faranno una proposta congiunta per cambiare la legislazione Ue sulla concorrenza.

     

    «Solo così le industrie europee potranno competere su un piano di parità con i grandi competitor cinesi e statunitensi», dice Peter Altmaier, ministro dell' Economia tedesco. E a proposito di concorrenza, proprio Parigi e Berlino avevano invitato la Commissione a vederci chiaro sull' acquisizione di Stx da parte di Fincantieri, denunciando il rischio di posizione dominante sul mercato della cantieristica navale. Bruxelles avvierà un' indagine. Certamente il precedente di Alstom-Siemens non gioca a favore di quest' operazione.

    BRUNO LE MAIRE GIOVANNI TRIA BRUNO LE MAIRE GIOVANNI TRIA

     

    Secondo il ministro francese Bruno Le Maire la bocciatura di Alstom-Siemens «favorirà la Cina». Vestager respinge le accuse: «Abbiamo valutato questo rischio. Ma nessuno fornitore cinese ha mai partecipato a una gara in Europa per la fornitura di sistemi di segnalamento ferroviario, anche perché l' Ue ha standard molto elevati e non è semplice ottenere l' autorizzazione per partecipare alle gare». Inoltre «nessuna impresa cinese ha mai consegnato un treno ad alta velocità al di fuori della Cina».

     

    Anche il paragone con Airbus, secondo Vestager, non ha senso. La creazione del colosso che costruisce aerei ha messo sul mercato un «campione europeo» in grado di sfidare a livello globale i concorrenti come Boeing. La differenza sostanziale è che «Alstom e Siemens sono già due campioni globali e dunque la loro fusione ridurrebbe la concorrenza».

     

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    Deluso il numero uno di Siemens, Joe Kaeser: «L' Ue ha urgente bisogno di una riforma strutturale. Perché proteggere gli interessi dei consumatori o dei clienti a livello locale non significa impedire all' Europa di competere a livello globale con Stati leader come Cina e Usa». Alstom dice invece che ora «si concentrerà su un nuovo futuro». Pur avendo evitato la cessione (in caso di fusione era stato messo in discussione il progetto Pendolino), restano le incertezze sullo stabilimento di Savigliano (Cuneo).

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