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    KEBAB IN CATENE - AL CAIRO C’E’ UN RISTORANTE DOVE I CLIENTI VENGONO AMMANETTATI COME VERI CARCERATI E MANGIANO SU VASSOI DI METALLO IN UN’ATMOSFERA DA SALA DELLE TORTURE - QUESTO LOCALE A TEMA GALERA STA ANCHE RISCUOTENDO MOLTO SUCCESSO, PECCATO CHE L’EGITTO SIA TRA I PAESI CON IL PIU’ ALTO NUMERO DI DETENUTI E CON MENO DIRITTI 


     
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    Gianluca Modolo per il Venerdì-la Repubblica

     

     

    GAREMT AKL RISTORANTE 4 GAREMT AKL RISTORANTE 4

    Se volete stare leggeri, con nove sterline egiziane (50 centesimi) potete ordinare un "precedente penale". Per qualcosa di più sostanzioso (2, 50 euro) potete optare per un "ergastolo". Se, invece, volete osare qualcosa di più forte, allora quello che fa per voi è una bella "condanna a morte", alla modica cifra di 5 euro.

     

    Tranquilli, ciò che vi porteranno sarà solo qualche panino ripieno di carne o una zuppa. Questi sono, infatti, solo alcuni dei piatti presenti nel menu del Garemt Akl (traducibile, più o meno, come "Reato culinario") un nuovo ristorante a tema carcerario aperto da qualche mese a Nasr City, quartiere del Cairo, Egitto.

     

    Una foto segnaletica all' ingresso - con il numero del tavolo bene in vista su una lavagnetta - un paio di manette ai polsi, uno spartano vassoio di metallo e per un paio d' ore vi sentirete come veri prigionieri durante la pausa pranzo.

     

    GAREMT AKL RISTORANTE 3 GAREMT AKL RISTORANTE 3

    A rendere l' atmosfera più realistica, strumenti di tortura, cappi e catene sparsi ovunque, scritte e macchie di sangue (finto) alle pareti. Ai camerieri non si chiede il conto, si va alla cassa e si paga la "cauzione". «All' inizio i clienti lo trovavano un po' strano», ha spiegato al quotidiano Al-Monitor Ahmed Hashem, proprietario del locale con altri tre soci.

     

    «Ma poi l' idea è piaciuta». Le recensioni e i commenti entusiasti sulla pagina Facebook non mancano, ma c' è anche chi storce il naso. In un Paese dove dal 2013 le autorità «hanno arrestato o accusato non meno di 60 mila persone, ne hanno fatte sparire con la forza centinaia per mesi, hanno pronunciato condanne a morte e processato migliaia di civili in tribunali militari», come si legge nell' ultimo rapporto di Human Rights Watch, in molti vedono l' operazione commerciale quanto meno di cattivo gusto.

    GAREMT AKL RISTORANTE 2 GAREMT AKL RISTORANTE 2

     

    Dimostranti, difensori dei diritti umani e giornalisti finiscono in carcere quasi quotidianamente e - riporta l' ultimo dossier di Amnesty International sul Medio Oriente - torture e maltrattamenti dei detenuti sono all' ordine del giorno.

     

    Con la scomparsa e la morte di Giulio Regeni abbiamo iniziato a impararlo anche noi. L' Egitto è al sedicesimo posto su 223 Paesi per il più alto numero di detenuti, ben 106 mila (dati del World Prison Brief, un database online curato dall' Institute for criminal policy research della Birkbeck University di Londra).

     

    GAREMT AKL RISTORANTE GAREMT AKL RISTORANTE

    Nelle prigioni vere, come ha raccontato in un coraggioso reportage il giornale indipendente Mada Masr lo scorso anno, «i pasti fanno letteralmente schifo: la carne che servono non la mangiano nemmeno i gatti». Ma non ditelo ai clienti del Garemt Akl, magari ci rimangono male.

     

    GAREMT AKL RESTAURANT 5 GAREMT AKL RESTAURANT 5

     

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