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    RECALCATI, UN “LESSO” FAMIGLIARE - ALDO GRASSO: “NELLE SUE OVVIETA’ IN SALSA LACANIANA, RECALCATI SOSTIENE CHE LA FIGURA PATERNA E’ EVAPORATA. E GIU’ CITAZIONI DI FILM, PIU’ VELTRONIANO DI VELTRONI, DA NANNI MORETTI A BENIGNI. E DICENDO CHE LA PATERNITA’ E’ UN GESTO SIMBOLICO UMILIA LE CONCITE, GLI AUGIAS E LE…”


     
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    MASSIMO RECALCATI ALLA LEOPOLDA MASSIMO RECALCATI ALLA LEOPOLDA

    Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

     

    «Quando parla Recalcati fa così ueee/e sui fianchi ben piantati resta lì ueee/nello sguardo scanzonato come un lampo fa brillar/e agitando sempre l'indice elevato s'ode un canto che somiglia a un miagolar». Quando parla Recalcati, in total black, tutti in religioso silenzio, pom pom pom pom. «Lessico famigliare» (povera Ginzburg) è il programma che Massimo Recalcati, psicoanalista, scrittore e guru del Ceto Medio Riflessivo, conduce su Raitre per parlarci degli archetipi su cui si fonda la nostra società (lunedì, ore 23.13).

     

    massimo recalcati massimo recalcati

    Non perdetela! Sostiene Recalcati che la figura paterna è evaporata. Colpa, forse, del global warming o della desertificazione delle coscienze ma, signora mia, non ci sono più i padri di una volta. Sostiene Recalcati che il padre è il contrario del Grande Fratello (e qui siamo in territorio dursiano), che il padre non è lo spermatozoo, che il padre è la Legge: il divieto dell'incesto è freno al desiderio anarchico, è il limite del godere del tutto (prima di Freud e di Lacan, il Limite era figura svelata e venerata in Grecia).

     

    Sostiene Recalcati, nelle sue ovvietà in salsa lacaniana, che il desiderio anarchico è desiderio di morte, come direbbe Pasolini; che è desiderio di evaporazione del padre, come direbbe Lacan; che viviamo nel tempo del post-padre, come direbbe Michele Serra.

     

    aldo grasso aldo grasso

    E giù citazioni di film, più veltroniano di Veltroni: Habemus papam e Caro Diario di Moretti (la scena girata a Salina, con i piccoli figli che non mollano mai il telefono), La vita è bella di Benigni. E poi Alessio Boni legge rapito alcune pagine de La strada di Cormac McCarthy, come direbbe Baricco. Sostiene il post-Crepet che la paternità è soprattutto un gesto simbolico, e in una sola frase umilia le Concite, gli Augias, le ultime sentinelle del sapere «republicones» e intervista Michele Serra. Lo sventurato rispose.

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