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    “E’ IN CORSO LA TERZA GUERRA MONDIALE FATTA DA CHI ODIA L’OCCIDENTE” - ALESSANDRA MUSSOLINI CHIAMA ALLE ARMI: “E’ UNA GUERRA A INTERMITTENZA CHE SI PUÒ ACCENDERE DA UN MOMENTO ALL’ALTRO. CI SONO TROPPI SCONTRI TRA OPPOSIZIONE E GOVERNO, DOBBIAMO ESSERE UNITI - L’ATTENTATO A STRASBURGO? E’ STRANO PERCHÉ È SUCCESSO PROPRIO DOPO I GILET GIALLI, POI L’ATTENTATORE CHE SCAPPA IN TAXI ARMATO... PERCHÉ NON HANNO DATO L’ALLARME SE LA MATTINA NON L’HANNO TROVATO A CASA?”


     
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    Da www.radiocusanocampus.it

     

    ALESSANDRA MUSSOLINI ALESSANDRA MUSSOLINI

    L’Europarlamentare Alessandra Mussolini è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

     

    Alessandra Mussolini era a Strasburgo la sera dell’attentato. “La cosa impressionante è che avevano fatto un blitz a casa del terrorista la mattina dell’attentato, non lo hanno trovato, gli hanno trovato un arsenale a casa, ma perché non hanno lanciato un allarme alla cittadinanza: non uscite, non andate ai mercatini perché sta succedendo qualcosa!? –ha affermato Mussolini-. A noi hanno fatto finta di perquisirci.

     

    alessandra mussolini alessandra mussolini

    Noi eravamo andati al mercatino, i poliziotti ci hanno fatto aprire la borsa con la lucetta ma non hanno visto niente. Parlamento chiuso con i parlamentari dentro e quelli che stavano fuori? E gli assistenti che stavano fuori? E’ strano perché è successo proprio dopo i gilet gialli, poi questa cosa che l’attentatore scappa in taxi armato… Con i satellitari non vedi questo dove sta? Sono fenomeni, sono attrezzati, che vi devo dire…”.

     

    “Quando ero bloccata nel ristorante ho pensato all’Italia –ha aggiunto Mussolini-. noi dobbiamo avere un momento importante di riflessione perché noi siamo in guerra, in una guerra a intermittenza che si può accendere da un momento all’altro. Ci sono troppi scontri tra opposizione e governo, dobbiamo essere tutti uniti per fronteggiare questa guerra, che è la terza guerra mondiale.

     

    strasburgo attentato strasburgo attentato

    Noi siamo sotto assedio, non quotidiano, non vediamo le bombe dell’alto, ma ci sono i cecchini che possono svegliarsi alla violenza al terrore e possono svegliarsi ogni tanto, stranamente sempre l’11. Noi dobbiamo essere più uniti, meno odio tra opposizione e governo. Anche meno braccio di ferro in Europa. Ormai ci siamo imbottiti di terroristi, però il pericolo non è negli stati membri, l’obiettivo è fuori, è gente che si attiva per attaccare l’occidente e non c’è integrazione che tenga perché questi non vogliono integrarsi, siamo in guerra e ammazzano la gente che non c’entra niente”.

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