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    RAGGI, UNA RETROMARCIA DOPO L'ALTRA - ALTRO DIETROFRONT DELLA SINDACA: GIOVANNI MARIA FLICK NON GUIDERÀ LA MUNICIPALIZZATA ZÈTEMA - AL PRESIDENTE EMERITO DELLA CORTE COSTITUZIONALE IL CONTENTINO DEL BOARD CULTURA - SODDISFATTO IL M5S VISTA LA PARTECIPAZIONE DELL’EX MINISTRO DELLA GIUSTIZIA AL PRIMO GOVERNO PRODI...


     
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    Fa. Ro. per il Messaggero

     

    giovanni maria flick giovanni maria flick

    Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale, entrerà a far parte del board cultura, il gruppo di saggi che Virginia Raggi vuole costituire per coordinare le politiche in materia culturale. Ieri la sindaca e l' ex ministro della Giustizia, il cui nome era stato preso in considerazione anche per guidare la società Zètema, si sono incontrati in Campidoglio per discutere della possibile collaborazione di Flick con Palazzo Senatorio. «Tenuto conto delle caratteristiche e delle esperienze istituzionali e professionali del professor Flick - si legge in una nota - la sindaca Raggi ed il professore hanno convenuto, con reciproca soddisfazione e gratitudine, che il modo più proficuo per sviluppare tale collaborazione si esprima attraverso la partecipazione del prof Flick al costituendo board Cultura che vedrà la luce il prossimo autunno» invece di «una possibile carica all' interno di un organo di gestione della società Zètema».

     

    Giovanni Maria Flick Giovanni Maria Flick

    «Sono ben lieto di poter dare un contributo a Roma, la città in cui vivo da circa cinquant' anni, attraverso le indicazioni dell' articolo 9 della Costituzione - spiega il presidente emerito della Consulta - che per me è uno dei principi più importanti della Carta: sviluppare la cultura attraverso al difesa del passato, il patrimonio storico, per progettare il futuro». La soluzione trovata insieme alla Raggi evita comunque maldipancia interni al Movimento 5 Stelle, vista la partecipazione di Flick al primo Governo di Romano Prodi, targato Ulivo, e la più recente candidatura alle elezioni politiche del 2013 nelle liste del Centro democratico. Una nomina dell' ex guardasigilli al vertice di un' azienda capitolina sarebbe infatti stato interpretata come un' altra mossa di riavvicinamento al Pd del vice sindaco Luca Bergamo, cosa che ha già recentemente creato forti malumori nella maggioranza pentastellata.

     

    la sindaca di roma virginia raggi (7) la sindaca di roma virginia raggi (7)

    Per il nuovo vertice di Zètema, che sarà scelto nell' assemblea dei soci di oggi, saranno nominati due donne (Simonetta Lux e Iacoboni) e un uomo (Remo Tagliacozzo). Il Campidoglio, intanto, rivendica di aver inaugurato «un metodo nuovo nella nomina dei vertici delle società e degli enti partecipati da Roma Capitale - si legge in una nota - Si è abbandonato il ricorso alle chiamate dirette per designare i consiglieri di amministrazione delle società, tanto utilizzato in passato, per prediligere call pubbliche aperte a tutti». Secondo Palazzo Senatorio, in particolare, «sono pervenute circa 1.300 domande di partecipazione per oltre 3.500 candidature: ogni candidato, infatti, aveva la possibilità di presentare fino a tre opzioni tra gli enti e società oggetto della call».

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