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    AMPLESSI E MAZZETTE - FAVORI SESSUALI IN CAMBIO DI LICENZE EDILIZIE:  SEI ARRESTI TRA FUNZIONARI COMUNALI E IMPRENDITORI A CASTEL VOLTURNO - QUELLA MESSA IN PIEDI DALLA CRICCA ERA UNA VERA E PROPRIA COMPRAVENDITA  DI PRATICHE  IN UNA ZONA IN CUI L’ABUSIVISMO EDILIZIO È UNA PIAGA CHE INTERESSA CENTINAIA DI MANUFATTI…


     
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    Mary Liguori e Biagio Salvati per ilmattino.it

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    Favori sessuali in cambio di pratiche edilizie al comune di Castel Volturno. È una delle accuse agli atti dell’inchiesta che, questa mattina, ha portato all’arresto di sei persone, tra le quali quattro dipendenti del Municipio e un tecnico esterno nonché al divieto di dimora per un dirigente dell’Imat, istituto di navigazione del Villaggio Coppola.

     

    La Procura di Santa Maria Capua Vetere - diretta da Maria Antonietta Troncone - ha spiegato nel corso di una conferenza stampa che quella messa in piedi dalla cricca era una vera e propria compravendita  di pratiche e permessi edilizi al Comune di Castelvolturno, dove peraltro l’abusivismo edilizio è una piaga che interessa centinaia di manufatti.

     

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    Piove sul bagnato nella Benin City della Campania, dunque, dove i carabinieri del Reparto territoriale di Mondragone hanno arrestato il comandante dei vigili di urbani, Luigi Cassandra, il capo dell’Utc Carmine Noviello e l’addetto all’ufficio tecnico Antonio Di Bona. Quest’ultimo avrebbe chiesto favori sessuali e ricariche telefoniche in cambio di aggiustamenti di pratiche. Gli altri arrestati sono il geometra Giuseppe Verazzo, Giuseppe Russo, tecnico comunale . Disposto il divieto di dimora per Rosario Trapanese dell’Imat. In corso approfondimenti sulle responsabilità politiche dell’amministrazione comunale in carica, retta dal sindaco Dimitri Russo.

    Sono quindici in tutto gli indagati in stato di libertà per i quali non è stata chiesta alcuna misura cautelare.

     

    L’ordinanza che sconvolge il Municipio del litorale dominio porta la firma del gip Alessandra Grammatica. Agli atti d’accusa sono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione, concussione, falso ideologico in atto pubblico, indebita induzione a dare o promettere utilità.

     

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    I fatti, ricostruiti dai pm Vincenzo Quaranta e Giacomo Urbano, si sarebbero verificati a partire dal 2016, momento in cui l’inchiesta ha preso le mosse grazie alla denuncia di un cittadino che aveva presentato delle istanze in merito a pratiche riguardanti la documentazione sismica nel complesso residenziale Le Anfore.

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