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    LA MINIERA D'ORO DELLO STREAMING - APPLE PRONTA A INVESTIRE UN MILIARDO DI DOLLARI PER FARE CONCORRENZA A NETFLIX: "LA MELA" VUOLE PRODURRE PROGRAMMI TV DA TRASMETTERE POI SU “APPLE MUSIC” O CANALI AD HOC - CUPERTINO PUNTA A RAGGIUNGERE UNA CAPITALIZZAZIONE A WALL STREET DA MILLE MILIARDI


     
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    Cinzia Meoni per “il Giornale”

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    Apple vuole sbarcare a Hollywood e, dal 2018, è pronta a puntare una fiche colossale sui contenuti video: un miliardo di dollari di investimenti per realizzare prodotti originali e battere sul campo le sempre più numerose rivali. Lo rivela il Wall Street Journal. Non solo. Per garantirsi un posto al sole anche nei video, la società della Mela ha arruolato a giugno due veterani di Hollywod: Jamie Erlichet e Zack Van Amburg, ex dirigenti della Sony a cui si devono titoli come «Breaking Bad», per gestire il budget con serie blockbuster.

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    Nessun colpo è escluso nella battaglia che, negli ultimi mesi, ha visto scontrarsi nella produzione di contenuti originali gli storici studios di Los Angeles le tradizionali televisioni con i big del web come Amazon, Hulu, Netflix e Facebook, che a giorni lancerà negli Usa la sua tv «Watch» con contenuti per ora di terzi.

     

    L' obiettivo del gruppo guidato da Tim Cook è quello di diventare fin da subito un concorrente competitivo nell' affollata arena e, possibilmente vincere la sfida. Per questo dopo un paio di sfortunati tentativi (il talent «Planet of the Apps» e «Carpool Karaoke»), ha predisposto un piano di attacco per investimenti e team di creativi. Il budget previsto consentirà ad Apple di produrre almeno dieci programmi televisivi con un budget compresa tra i 2 e i 5 milioni di dollari a puntata («Il trono di spade» ne costa dieci).

     

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    I video poi verrebbero trasmessi in streaming su Apple Music o su un servizio ad hoc. Si tratta di una cifra in linea con quanto speso da Amazon nel 2013 per l' ingresso nel settore e pari alla metà di quanto pagato lo scorso anno da Time Warner per realizzare la tv di alta qualità Hbo o di quanto speso da Netflix nel 2013, anno del lancio di serie cult come «House of cards». Ma i mezzi non mancano ad Apple che, con i suoi 261 miliardi di dollari di liquidità e i 215 miliardi di ricavi, dispone di risorse praticamente illimitate per il suo debutto sulla scena dei contenuti media.

     

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    Una strada di diversificazione alternativa che, insieme con l' atteso iPhone8 in arrivo a fine settembre a celebrazione dei dieci anni dal primo smartphone, potrebbe portare a giudizio degli esperti il gruppo di Cupertino dagli attuali 815 miliardi di dollari di capitalizzazione (cento in più circa dell' intera Piazza Affari che si ferma a 715 miliardi di euro e 300 in più di un anno fa), fino a mille miliardi. Un traguardo che per Wall Street rappresenterebbe una prima volta, ma Apple è maestra di innovazione.

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