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    GERUSALEMME DI SANGUE - TORNA L'INCUBO ATTENTATI: DUE AGENTI ISRAELIANI SONO STATI UCCISI NELLA SPIANATA DELLE MOSCHEE DA TRE TERRORISTI ARMATI DI COLTELLI E PISTOLE CHE LA POLIZIA HA NEUTRALIZZATO DOPO UN INSEGUIMENTO - CHIUSA TUTTA LA ZONA E ARRESTATO ANCHE IL GRAN MUFTÌ, SHEIKH MOHAMMAD HUSEIN, POI RILASCIATO DALLE FORZE SPECIALI - VIDEO


     
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    Davide Frattini per il Corriere della Sera

     

    MILITARI A GERUSALEMME MILITARI A GERUSALEMME

    Il venerdì dovrebbe essere un giorno di preghiera, i fedeli attraversano la stessa porta da dove i tre terroristi balzano fuori. Sono già armati di coltelli e pistole automatiche, assaltano i poliziotti israeliani di guardia. Due vengono uccisi, sono di origine drusa, un altro ferito. Gli attentatori corrono indietro, rientrano dal vicolo buio verso la luce abbagliante del sole, scappano sulle pietre di quello che è il terzo luogo più sacro dell' Islam, gli ebrei lo venerano come il Monte del Tempio, di certo il luogo potenzialmente più esplosivo di tutta Gerusalemme.

     

    GERUSALEMME 9 GERUSALEMME 9

    È probabile che l' abbiano scelto per questo motivo. Il video degli agenti che marciano sulla Spianata delle Moschee, cupole sullo sfondo, per inseguire gli assalitori (poi ammazzati) diventa virale attraverso i social media arabi. L' obiettivo degli estremisti - oltre a uccidere - è scatenare la reazione dei musulmani contro Israele. Il gruppo viene dallo stesso clan - i Jabarin - di Umm al Fahm nel Nord del Paese, sono arabi-israeliani, cittadini a tutti gli effetti. Come nell' attentato contro un bar di Tel Aviv - primo gennaio 2016, due morti - sarebbero stati radicalizzati dai sermoni nelle moschee dell' alta Galilea. Allora il terrorista era originario di Wadi Ara, un' area dove pistole e fucili automatici sono smerciati dalla criminalità organizzata.

     

    GERUSALEMME ATTENTATO GERUSALEMME ATTENTATO

    La polizia ha chiuso l' accesso alla Città Vecchia e vietato la preghiera del venerdì alla moschea Al Aqsa, è la prima volta dagli anni Novanta - per quel che riesce a ricordare uno sceicco sentito dall' agenzia Reuters - forse perfino dal 1969. Non era successo durante i tempi violenti della Seconda Intifada. I musulmani restano fuori dalla porta dei Leoni che immette sulla Via Dolorosa, i lastroni bianchi percorsi da Gesù dalla prigione alla crocifissione. Si inginocchiano e pregano sull' asfalto, mentre i poliziotti israeliani li guardano da dietro le transenne.

     

    moschea gerusalemme moschea gerusalemme

    Il Gran Muftì di Gerusalemme viene arrestato e rilasciato, stava discutendo con i militari perché lo lasciassero passare. Gli imam dagli altoparlanti delle moschee invocano cortei per spezzare i cordoni di divise grigioverdi. Le porte della Spianata erano state sprangate per un giorno nel 2014 quando un palestinese aveva ferito il rabbino Yehuda Glick, tra i leader dei gruppi radicali che premono sul governo perché permetta agli ebrei di tornare a recitare i salmi sul Monte del Tempio. Le regole sono ancora quelle fissate 50 anni fa da Moshe Dayan dopo la cattura di questi quartieri nella guerra dei Sei Giorni.

    cecchini nella citta vecchia di gerusalemme cecchini nella citta vecchia di gerusalemme

     

    Il generale e politico decise di lasciare l' amministrazione della Spianata al Waqf, organismo religioso islamico, e definì le norme dello «status quo»: gli ebrei possono visitare l' area ma non pregarvi, Israele è responsabile per la sicurezza della struttura. Benjamin Netanyahu, il premier israeliano, vuole calmare la situazione e annuncia subito che le regole non verranno cambiate: «L' accesso resta chiuso almeno fino a domani per verificare che non siano nascoste altre armi». Abu Mazen, il presidente palestinese, gli telefona per condannare l' attacco e chiede che i cancelli vengano riaperti al più presto.

     

    GERUSALEMME GERUSALEMME

    Hamas dalla Striscia di Gaza celebra l' attentato, spera - com' è successo in passato - che possa ispirare altra violenza. «La polizia israeliana - commenta Amos Harel sul quotidiano Haaretz - è consapevole di quanto siano pericolosi i prossimi giorni. L' attacco al Monte del Tempio è un incubo che diventa realtà. Adesso i comandanti devono dimostrare la saggezza necessaria per evitare che le fiamme divampino».

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