• Dagospia

    BANCHE VENETE: PADOAN VUOLE LA PELLE DI MUSTIER – IL FORFAIT DI UNICREDIT HA INDEBOLITO LA TRATTATIVA CON INTESA. CHE HA POTUTO SPADRONEGGIARE FINO AL PUNTO DI PUBBLICARE UNA NOTA NON CONCORDATA CON IL MINISTERO - A CHE SERVE GENTILONI: CON IL CAZZARO RENZI A PALAZZO CHIGI L'UE NON AVREBBE CONCESSO L'AUTORIZZAZIONE


     
    Guarda la fotogallery

     

    DAGOREPORT

     

    renzi padoan renzi padoan

    Piercarlo Padoan è soddisfatto per come ha portato in porto le Banche Venete. Per lui è stato come segnare un gol in trasferta. Vuoi perché riesce a dare il meglio sui temi macroeconomici e la finanza non è proprio il suo terreno abituale (per Etruria sono serviti 4 decreti, qui sembra che uno sia più che sufficiente). Vuoi perché da quando si è affrancato da Renzi riesce ad avere una maggiore credibilità europea.

     

    piercarlo padoan margrethe vestager piercarlo padoan margrethe vestager

    A Bruxelles raccontano che la Vestager abbia dato luce verde all’operazione proprio in virtù della credibilità personale conquistata da Piercarlo. E c’è chi aggiunge: se ci fosse stato Renzi a Palazzo Chigi il via libera Ue non sarebbe arrivato. Non è un mistero per nessuno che nelle istituzioni europee vedono il Ducetto peggio di Berlusconi. Ed è tutto dire…

     

    BANCHE VENETE BANCHE VENETE

    Il capitolo delle Banche Venete, poi, avrebbe anche messo in mostra una componente caratteriale nascosta di Padoan: è capace d’incazzarsi. Ne sa qualcosa Carlo Messina. Con l’ad di Intesa il ministro avrebbe abbandonato lo stile anglosassone che lo distingue in merito alla  nota diffusa dalla banca.

    gian maria gros pietro carlo messina giovanni bazoli gian maria gros pietro carlo messina giovanni bazoli

     

    Motivo? Indicava esclusivamente i vantaggi a beneficio dell’istituto e faceva palesemente capire il costo per i contribuenti. Nelle banche sono abituati a fornire informazioni al mercato, a vantaggio dei propri azionisti. La comunicazione del governo, invece, è sempre meno tranchant.

     

    Ma ciò che ha fatto davvero incazzare Padoan e Gentiloni è stato l’atteggiamento di Mustier. La scelta del francese di non partecipare all’operazione Banche Venete li ha condannati ad accettare le condizioni dell’unico altro interlocutore, Messina. Insomma, ha messo il governo in un cul de sac costringendolo ad accogliere tutte le richieste dell’unico giocatore rimasto al tavolo.

    mustier mustier

     

    E per queste ragioni Mustier sa di essere entrato nel mirino del governo. E si aspetta, prima o poi, una reazione. Gentiloni e Padoan se la sono legata al dito…

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport