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    BITCOIN ALL’ITALIANA - ARTOM RADUNA IMPRESE E TECNICI PER PARLARE DI ‘BLOCKCHAIN’. COME SI INVESTE? ‘SI COMINCIA CON APRIRE UN WALLET, IL PORTAFOGLIO PER FARE TRANSAZIONI AD ESEMPIO IN BITCOIN. IL PASSO SUCCESSIVO, QUELLO PIÙ AMBIZIOSO, È FARE UNA ICO, INITIAL COIN OFFERINGS, EMETTERE UN TOKEN, PRESENTARE IL PROPRIO PROGETTO ATTRAVERSO UN WHITE PAPER E SCHIACCIARE UN TASTO…’


     
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    Filomena Greco per Il Sole 24 Ore

     

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    La formula scelta è quella del cenacolo. Ai tavoli un un pezzo di manifattura piemontese, mix tra multinazionali e Pmi, riuniti da Arturo Artom per parlare di Blockchain. La “old economy”, dall’aerospazio all’automotive, spruzzata di industria 4.0, con un lista lunga così di domande e curiosità sul sistema delle criptovalute e delle Ico (Initial Coin Offerings). Ma cosa mette insieme una delle punte del triangolo industriale italiano con la frontiera più frontiera della economia immateriale?

     

    «Il business, o meglio, la possibilità di business anche per  le Pmi» è la risposta in chiaro  di Artom, animatore di cenacoli in mezza italia, tra industria, banche e mondo della finanza, a caccia dei  trend del momento. È stato così per Industria 4.0, racconta Artom, ora tocca all’invenzione della «catena dei blocchi» descritta da Giuseppe Perrone, Blockchain Hub Mediterranean leader di EY.

     

    Marco Boglione, fondatore di Basicnet e appassionato da sempre di community e di  tecnologie post-Jobs non si scompone, ma sta al gioco: «Faremo qualcosa del genere quando sarà utile farlo, ne stiamo parlando e sembra qualcosa fatto apposta per noi, un marketplace composto da oltre 800 aziende nel mondo». Lamberto Vallarino Gancia, oggi presidente del teatro Stabile di Torino vuole sapere come fare, «da dove si comincia concretamente?». Bene, le tappe descritte da Alfio Bardolla, secondo relatore della serata, sono chiare: «si comincia con aprire un wallet, il portafoglio per fare transazioni ad esempio in bitcoin. Il passo successivo, quello più ambizioso, è fare una Ico, Initial Coin Offerings, emettere un token, presentare alla community il proprio progetto attraverso un white paper e schiacciare un tasto».

    la blockchain la blockchain

     

    Lui, Bardolla, un’azienda l’ha fatta sul serio utilizzando la «tridimensionale» Blockchain: si chiama Skillchain.io, lavora sulla certificazione delle competenze e  la sua moneta si chiama ski. «Alfio ha raccolto mille Ethereum nelle prime ore» racconta Amedeo Guffanti, ad e partner della 77Agency, agenzia specializzata nel digital mareting e nel community management che da sei mesi ha aperto una linea di business a supporto delle Ico. «Ci sono grandi protagonisti ad esempio del settore alimentare che guardano alla Blockchain come strumento per certificare le filiere».

     

    bitcoin e ripple bitcoin e ripple

    Certificare, transare ma disintermediando rispetto ai canali tradizionali. Lo sottolinea Dario Gallina, alla guida degli industriali torinesi. «E la sicurezza?» chiede  Fabio Massimo Grimaldi, ad della Altec. «Ma io finanzio qualcosa in cambio di quali asset?» domanda Marzio Raveggi, presidente e ceo del ramo italiano della Adient. Rinaldo Ocleppo fondatore di Dylog-Buffetti vuole saper cosa potrebbe accadere una volta raggiunti i  21 milioni di bitcoin.«Chi ha un Wallet con criptovalute?» chiede Artom.  Sei su 46. Anzi sette: Benedetto Camerana ne apre uno durante la serata.

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