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    BOLLORÉ, L’UOMO PIÙ DESIDERATO (DAI MAGISTRATI) - OLTRE ALLE TRE INCHIESTE FRANCESI E QUELLA ITALIANA PER AGGIOTAGGIO, LA PROCURA DI MILANO HA RIACCESO IL FARO SUL CASO PREMAFIN, E SE LE STESSE CONDOTTE CHE PORTARONO A 3 MILIONI DI EURO DI SANZIONE SIANO STATE RIPETUTE NELLA SCALATA A MEDIASET - UN PESANTE J’ACCUSE DI DECINE DI TESTATE E GIORNALISTI CONTRO IL FINANZIERE BRETONE: ‘SE SCRIVIAMO DI AFRICA CI IMBAVAGLIA’


     
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    YANNICK E VINCENT BOLLORE YANNICK E VINCENT BOLLORE

    1. TRE INCHIESTE PESANO SUL CAPOCCIONE DI BOLLORÉ

    DAGONEWS - Tre è il numero perfetto, ma forse non per Vincent Bollore. L'iscrizione nel registro degli indagati in Francia per sospetta corruzione in Africa è infatti il terzo dossier in cui il finanziere bretone, definito dall'ex presidente Hollande un "pirata", viene ufficialmente messo sotto inchiesta dai magistrati.

     

    In Francia, dove è rarissimo che un imprenditore di tale caratura finisca nelle sabbie mobili della magistratura, l'inchiesta è affidata a Serge Tournaire e Aude Buresi, gli stessi che seguono i presunti finanziamenti libici alla campagna di Sarkozy.

     

    vincent bollore vincent bollore

    In Italia la situazione giudiziaria di Bollò non è più serena. Vincenzino, come lo soprannominano alcuni suoi non amici, è infatti innanzitutto indagato per aggiotaggio per la tentata scalata a Mediaset. In questa inchiesta è in buona compagnia con Arnaud de Puyfontaine, amministratore delegato di Vivendi e candidato per la stessa a presidente di Tim dopo aver svolto questo ruolo da giugno 2017 a settimana scorsa.

     

    bollore sarkozy bollore sarkozy

    Ma l'inchiesta Mediaset-Vivendi ha riacceso il faro della procura di Milano sull'indagine Premafin - holding della famiglia Ligresti poi finita nella galassia Unipol - e su nuove presunte responsabilità penali del finanziere bretone. Si sta indagando per capire se certe modalità d'acquisto sospette siano state replicate per salire nel capitale sociale del gruppo televisivo della famiglia Berlusconi.

     

    ligresti ligresti

    Civilmente, la vicenda Premafin costò a Bollorè e a due sue holding una sanzione di 3 milioni di euro - più l'interdizione per 18 mesi da cariche in società quotate italiane - per manipolazione del mercato. Ora è aperto il fronte penale. Il fascicolo, da quanto trapela, è nelle mani del pm Silvia Bonardi - la stessa che si é occupata insieme al collega Fabio De Pasquale della vicenda Mediaset-Vivendi - e potrebbe tornare presto d'attualità e 'incidere' sul futuro giudiziario di Bolloré.

     

    ARNAUD DE PUYFONTAINE ARNAUD DE PUYFONTAINE

    In tutto questo, chi è molto nervoso per la bufera giudiziaria attorno a Bollore e Vivendi è Franco Bernabè, vice presidente di Tim che si è caricato sulle spalle l'onere di traghettare l'azienda alla sfida finale con Elliott per il controllo della ex Sip. Bernabè, indicato in lista proprio da Bollore, è sempre stato paladino dell'integrità e dell'anticorruzione. Ora si trova nella lista presentata da un pluri-indagato (Bolloré) e a fianco di un indagato semplice (de Puyfontaine). Tutti sono innocenti fino a prova contraria, ma anche la reputazione conta.

     

     

    2. BOLLORE': GIORNALISTI, CI 'IMBAVAGLIA' SE SCRIVIAMO DI AFRICA

    DE PUYFONTAINE BOLLORE DE PUYFONTAINE BOLLORE

    (AGI) - In un pesante 'J'accuse', decine di testate, singoli giornalisti ed esponenti di organizzazioni non governative accusano il gruppo francese Bollore' di gravi violazioni alla liberta' di stampa ed espressione. "Di fronte alle azioni giudiziarie bavaglio di Bollore', noi non taceremo!" e' il titolo del testo pubblicato dai media francesi in pieno scandalo giudiziario a carico dell'imprenditore bretone Vincent Bollore', incriminato per sospetta corruzione in Africa, nell'ambito di un'indagine sulla concessione di porti in Africa.

     

    Edwy Plenel Fondatore di Mediapart Edwy Plenel Fondatore di Mediapart

    Inoltre l'appello-denuncia e' stato diffuso a poche ore dall'apertura, oggi, di un processo che oppone tre testate francesi (Mediapart, L'Obs, Le Point), due ong (Sherpa e ReAct), accusate di diffamazione dalla holding lussemburghese Socfin, societa' nella quale il gruppo Bollore' detiene il 38% del capitale, proprietaria di piantagioni in Africa e in Asia, accusata di acquisizione poco trasparente di terreni su vasta scala.

     

    Il testo firmato da una trentina di media e organizzazioni, tra cui Me'diapart, Survie, Reporters sans frontie'res, GreenPeace, da giornalisti di Afp, Le Monde, Bfm-Tv, Libe'ration, Radio France e diverse altre testate rivela l'apertura sistematica di azioni giudiziarie da parte del gruppo Bollore' "quando ci interessiamo alle sue attivita', in particolare in Africa".

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