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    DAGO-FIXER - C'È O NON C'È? IL CONTROLLO DI VIVENDI SU TELECOM? VIVENDI È STATA AUTORIZZATA (CON ALCUNI OBBLIGHI) DALLA COMMISSIONE EUROPEA AL CONTROLLO DI TELECOM - VIVENDI NON È STATA AUTORIZZATA INVECE DALLA AGCOM ITALIANA E QUINDI DEVE (DOVREBBE) SCENDERE SOTTO IL 10% DI MEDIASET - SINTESI FINALE: IL "CONTROLLO" DI VIVENDI SU TELECOM CI SARÀ O MENO A SECONDO DI COME L'ACCORDO POLITICO (E INDUSTRIALE) SI CHIUDERÀ IN QUESTO PAESE NEI PROSSIMI MESI


     
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    1. C'È O NON C'È? IL CONTROLLO DI VIVENDI SU TELECOM?

    InterFax per Dagospia

     

    DE PUYFONTAINE BOLLORE DE PUYFONTAINE BOLLORE

    C'è o non c'è? il controllo di Vivendi su Telecom? Ogni tanto c'è, ogni tanto non c'è…. alcuni spunti per una riflessione da affidare agli esperti giuristi di ogni specie e settore amanti del "diritto" ma soprattutto del "rovescio". Sintesi finale: il "controllo" di Vivendi su Telecom ci sarà o meno a secondo di come l'accordo politico (e industriale) si chiuderà in questo Paese nei prossimi mesi:

     

    - Vivendi è stata autorizzata (con alcuni obblighi) dalla Commissione Europea al controllo di Telecom 

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    - Vivendi non è stata autorizzata invece dalla Agcom italiana e quindi deve (dovrebbe) scendere sotto il 10% di Mediaset

     

    - Vivendi/Telecom sembra essere sotto l'obbligo di Golden Share da parte del Governo che, forse, ritiene che il gruppo francese sia il controllante di Telecom Italia. Ma qui Vivendi nega.

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    - Vivendi, per altro verso, è sotto la verifica della CONSOB per il controllo della Governance della TIM

     

    - Vivendi infine (ma siamo solo all'inizio della ambigua questione da affidare al "rovescio del diritto"…) rimane sotto "controllo" ai fini degli International Accounting Standards (sono i principi contabili internazionali stabiliti a Londra nel 1973 da un gruppo di professionisti contabili per cercare di armonizzare i principi contabili della chiusura dei conti delle aziende) per il consolidamento o meno del debito di Tim in Vivendi.

     

     

    2. I FRANCESI DI VIVENDI INSISTONO: «NON ABBIAMO IL CONTROLLO DI TIM»

    Mario Sensini per il Corriere della Sera

    macron bollore macron bollore

     

    Vivendi «conferma di non esercitare alcun controllo di fatto su Telecom Italia». Il gruppo francese replica così alla nuova richiesta della Consob, da giorni in pressing sulla società che possiede il 23,9% di Tim, e indirettamente anche al governo italiano, che sta verificando il possibile uso dei «poteri speciali», incluso quello di veto, sul passaggio del controllo di Tim nelle mani dei francesi.

     

    Venerdì il comitato di coordinamento di Palazzo Chigi ha avviato un' istruttoria per accertare se Vivendi, come ritiene il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, avesse l' obbligo di notificare l' acquisizione del controllo di Tim, proprietaria di attività strategiche ai fini della sicurezza e della difesa nazionale. La verifica era scattata subito dopo il consiglio di amministrazione di Tim, che il 27 luglio scorso aveva preso atto «dell' assunzione dell' attività di direzione e di coordinamento» da parte dei nuovi azionisti.

     

    bollore sarkozy bollore sarkozy

    L' esercizio della direzione e del coordinamento, spiega però Vivendi in una nota, «non può essere considerata, in forza degli applicabili principi dell' ordinamento italiano, quale evidenza della sussistenza di una posizione di controllo di fatto ai sensi del codice civile». Queste norme «sono finalizzate a definire e assicurare adeguata evidenza dei doveri e delle responsabilità derivanti dall' esercizio fattuale da parte di un socio di un' attività imprenditoriale e di direzione a livello manageriale.

     

    Al contrario le norme sul controllo di fatto, ai sensi del codice civile, sono applicabili solo in caso di una stabile posizione di controllo esercitato a livello assembleare. Insussistente nel caso di specie» scrive Vivendi in risposta alle nuove richieste della Consob, che venerdì aveva già chiesto spiegazioni su quella «presa d' atto», e sulla liquidazione dell' ex amministratore delegato.

    BOLLORE BERLUSCONI BOLLORE BERLUSCONI

     

    Quanto all' assemblea, prosegue Vivendi, da tutti i dati empirici, comprese le presenze alle assise ordinari, dal giugno 2015 al maggio 2017, «emerge univocamente che Vivendi non detiene una posizione di controllo». E questo anche alla luce delle norme contabili internazionali sui bilanci consolidati (Ifrs).

     

    Nell' ultima relazione finanziaria, quella relativa al primo trimestre, Vivendi aveva escluso di «avere il potere di governare le politiche finanziarie e operative di Telecom Italia» secondo gli standard Ifrs. «A seguito della pubblicazione della relazione semestrale il mercato francese e quello italiano saranno debitamente informati nell' ipotesi in cui dovesse essere assunta da Vivendi una valutazione diversa», comunque «non attesa al momento».

    Anais Jeanneret Bollore Anais Jeanneret Bollore

     

    Ammesso che Consob sia soddisfatta, la parola passa al governo. L' istruttoria si è aperta venerdì ed è probabile che ci siano stati contatti con il gruppo francese, che ha una linea molto netta: niente controllo, niente notifica. Il governo continua ad avere dei dubbi. Del resto l' assunzione del coordinamento di Vivendi è coincisa con l' arrivo di un nuovo capoazienda, proveniente dal gruppo francese, e dal progetto di alleanza con Canal Plus, sempre controllata da Vivendi.

     

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