• Dagospia

    C’E’ QUALCOSA CHE NON TORNA NEL RACCONTO DELLE STUDENTESSE AMERICANE CHE, A FIRENZE, HANNO ACCUSATO DI STUPRO DUE CARABINIERI - LE RAGAZZE E I MILITARI AVEVANO IN MEMORIA I RISPETTIVI NUMERI DI TELEFONO: LE DUE GLIELI HANNO DATI SPONTANEAMENTE - POI CI SONO LE IMMAGINI REGISTRATE DALLE TELECAMERE DELLA DISCOTECA “FLÒ” IN CUI SI VEDONO LE DUE MENTRE…


     
    Guarda la fotogallery

    stupro firenze stupro firenze

    Cristiana Mangani per “il Messaggero”

     

    Una giornata difficile, chiuse dentro un'aula bunker a ricordare quella notte di violenza. Sono tornate a Firenze le studentesse americane che hanno accusato due carabinieri di averle stuprate, approfittando del fatto che avessero bevuto troppo e non fossero in grado di reagire. Hanno affrontato una udienza infinita dell'incidente probatorio richiesto dalla procura per evitare di doverle fare ritornare in Italia per il processo.

    commenti su stupro firenze commenti su stupro firenze

     

    LE TESTIMONIANZE

    È stato il pm Ornella Galeotti a insistere affinché le loro deposizioni venissero cristallizzate, e il gip Mario Profeta ha accolto la richiesta. Ma si sapeva che non sarebbe stato facile ricordare, riportare alla memoria i particolari di quella notte tra il 6 e il 7 settembre, quando nell'accompagnarle a casa i due militari avrebbero approfittato di loro. Era chiaro che gli avvocati difensori dell'appuntato e capopattuglia del radiomobile Marco Camuffo e del carabiniere scelto Pietro Costa, avrebbero giocato il tutto per tutto.

    STUPRO FIRENZE STUPRO FIRENZE

     

    E così è stato: la prima delle giovani, quella che ha raccontato di aver subito violenza da Camuffo, ha risposto alle domande per quasi sette ore. Subito dopo è toccato all'altra. Non si è trattato di un contraddittorio tra le parti. L'interrogatorio è stato condotto unicamente dal gip, ma a lui sono state consegnate oltre 250 domande dai legali degli indagati, e probabilmente buona parte di queste sono state accolte e formulate.

    RACCONTO RAGAZZE 5 - STUPRO FIRENZE RACCONTO RAGAZZE 5 - STUPRO FIRENZE

     

    Un'udienza lunghissima (durata 12 ore e mezza), tradotta in simultanea, che ha avuto momenti di tensione, tanti di commozione da parte delle ragazze (una è scoppiata in lacrime), quando hanno raccontato in che modo quella notte abbia condizionato la loro vita. Indagati e vittime non si sono incontrati, tutto si è svolto in videoconferenza. Camuffo ha scelto di non essere in aula, mentre Costa era presente. Ma la battaglia annunciata dagli avvocati Cristina Menichetti, Giorgio Carta e Andrea Gallori, alla fine c'è stata.

     

    Il punto fondamentale, per la difesa, è stato quello di far emergere incongruenze e omissioni nel loro racconto. Le giovani americane hanno sempre parlato di violenza sessuale, i due indagati di rapporto consenziente. Portavano una divisa, erano in servizio, le studentesse avevano un tasso alcolemico molto elevato: tutti elementi che costeranno comunque una condanna ai militari.

    RACCONTO RAGAZZE PASSAGGIO - STUPRO FIRENZE RACCONTO RAGAZZE PASSAGGIO - STUPRO FIRENZE

     

    Tenuto conto, però, di alcuni particolari emersi durante le indagini, e sui quali i legali hanno molto insistito. Innanzitutto le rubriche dei telefoni cellulari: sia le vittime che i carabinieri avevano in memoria i numeri l'uno dell'altra. Quindi - sostengono i difensori - le ragazze glieli hanno dati spontaneamente.

     

    E poi ci sono le immagini registrate dalle sette telecamere della discoteca Flo' che riprendono le vittime mentre sono al bar e si avvicinano ai due indagati per parlare. «Si dirà - chiarisce l'avvocato Menichetti - che le giovani si fidavano perché quelli erano carabinieri. E questo è vero. Nelle loro testimonianze, però, hanno omesso particolari importanti, che il mio assistito e il suo collega hanno riferito sin dal primo momento».

    RACCONTO RAGAZZE 3 - STUPRO FIRENZE RACCONTO RAGAZZE 3 - STUPRO FIRENZE

     

    REATI MILITARI

    In attesa che il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo e il pm Ornella Galeotti concludano tutti gli accertamenti, nel frattempo verrà chiusa la parte di indagine avviata della procura militare di Roma. Il capo dell'ufficio, Marco De Paolis, e la sostituta Antonella Masala, stanno per firmare la chiusura di inchiesta per Camuffo e Costa. I reati contestati: violata consegna e peculato.

    RACCONTO RAGAZZE LA CHIAMATA - STUPRO FIRENZE RACCONTO RAGAZZE LA CHIAMATA - STUPRO FIRENZE

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport