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    CALENDA GRECA – ''DI BATTISTA BUFFONE, CRETINO, PUOI ESSERE ANCHE UNO CHE NELLA VITA HA FATTO SOLO L’ANIMATORE CON IL SOPRANNOME DI CUORE DI PANNA, MA QUANDO PARLI DI COSE SERIE NE PARLI SERIAMENTE” – IL SONDAGGIO: IL MOVIMENTO “SIAMO EUROPEI” POTREBBE OTTENERE FINO AL 24% (CIAO CORE), MA IL PD È SPACCATO E IL CONTENITORE UNICO FORSE NON SI FARA' - LUI PIAGNUCOLA SU TWITTER: ''SONO STANCO DI CHI GRIDA AL FASCISMO MA NON FIRMA E VOTA LEGA. ANIME MORTE''


     
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    1 – CALENDA PIAGNUCOLA PERCHÉ NESSUNO FIRMA IL SUO APPELLO

    Carlo Calenda

    carlo calenda carlo calenda

    ‏@CarloCalenda

    Altro Carlo Calenda ha ritwittato Riccardo Maggiolo

    Sono stanco di chi su Twitter grida al fascismo ma non firma il manifesto perché “ho una consulenza”, “ti aiuto ma da dietro”, degli editorialisti che non propongono ma dileggiano, degli imprenditori che “stiamo andando a sbattere” ma votano Lega. Anime morte.

     

    2 – ALESSANDRO DI BATTISTA, UN CARLO CALENDA TUTTO DA GODERE: "BUFFONE, IMBECILLE, CRETINO"

    CARLO CALENDA CARLO CALENDA

    Da www.liberoquotidiano.it

     

    "Alessandro Di Battista è un gran buffone" e "un cretino". Non usa mezzi termini Carlo Calenda che, ospite del forum #PoliticaPresse, a proposito dell'ex deputato 5 stelle, dice: "Vedere un grande Paese che è in balia di uno che dice cose enormi, tu puoi essere anche uno che nella vita ha fatto solo l'animatore con il soprannome di cuore di panna, può succedere, ma quando parli di cose serie ne parli seriamente".

     

    L'ex ministro dello Sviluppo economico aggiunge: "Cerca l'incidente diplomatico sulla Francia, e su che? Io l'ho fatto, su Fincantieri e Stx. Il punto non è farlo, lo può fare anche un imbecille, ma un grande paese vi ricorre come ultima istanza, perché lui lo usa così? Fai solo la figura del cretino, ma così fai fare la figura del cretino agli italiani".

     

    alessandro di battista a porta a porta 18 alessandro di battista a porta a porta 18

    3 – CALENDA SUPERA IL 20 PER CENTO, SCENDE M5S

    Da www.tpi.it

     

    Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Swg per il TgLa7 la Lega torna a salire dopo aver perso consensi nelle ultime settimane a tutto discapito di Movimento 5 Stelle e delle opposizioni. Il partito di Matteo Salvini si attesta nuovamente intorno al 32,6 per cento, guadagnando 1 punto percentuale in più rispetto ai sondaggi precedenti.

     

    carlo calenda carlo calenda

    Negativo invece il saldo di M5S, che segna un calo dello 0,8 per cento nelle preferenze arrivando al 24,9 per cento. Non va meglio per le opposizioni: il Partito democratico perde lo 0,7 per cento tornando al 17,2 per cento, mentre Forza Italia cala all’8,1 per cento nonostante il ritorno di Silvio Berlusconi alle europee.

     

    Restano quasi del tutto invariate le preferenze di +Europa, ferma al 2,9 per cento, e Potere al popolo (2,4 per cento). A colpire è invece il risultato del sondaggio in merito al progetto lanciato dall’ex ministro Carlo Calenda: secondo Swg, “Siamo europei” otterrebbe alle prossime elezioni europee tra il 20 e il 24 per cento dei consensi.

    carlo calenda tessera pd con maurizio martina carlo calenda tessera pd con maurizio martina

     

    Secondo il sondaggio realizzato da Quorum/YouTrend e commissionato da SkyTg24 la maggioranza degli italiani (il 59 per cento) non è soddisfatto di quanto fatto fino ad oggi dal governo. A questo dato si contrappone il largo consenso su cui possono ancora contare Lega e M5S.

     

    ALESSANDRO DI BATTISTA OSPITE DI BARBARA DURSO ALESSANDRO DI BATTISTA OSPITE DI BARBARA DURSO

    Per quanto riguarda le ultime misure approvate dal governo, il sondaggio rileva che il 60,8 per cento degli intervistati è a favore di quota 100 (il 39 per cento è contrario), mentre il 45,3 per cento apprezza il reddito di cittadinanza.

     

    Sempre sul reddito di cittadinanza, il 90,4 per cento degli elettori del Movimento e l’89,9 per cento dei sostenitori della Lega approvano la misura, mentre a favore di quota 100 si sono espressi il 97,2 per cento dei leghisti e il 90,4 per cento dei pentastellati.

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