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    CAPODANNO CON IL BOTTO? E’ UN GIOCO DA RAGAZZI - SU YOUTUBE DECINE DI MINORENNI CARICANO VIDEO IN CUI MOSTRANO I PETARDI ACQUISTATI ONLINE IN BARBA A NORME E DIVIETI - CHILI DI ESPLOSIVI PERICOLOSISSIMI ACCESSIBILI SU PORTALI ITALIANI E STRANIERI E NESSUNO CONTROLLA L'ETÀ DI CHI EFFETTUA L'ORDINE...


     
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    Patrizia Floder Reitter per “la Verità”

     

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    Il Capodanno con botto ha per testimonial dei bambini. Video amatoriali, caricati su Youtube, mostrano minorenni che ordinano e ricevono pacchi esplosivi, in spregio a norme e divieti. Non basta la frenesia dei fuochisti autorizzati, bombardati da richieste di razzi, bengala, batterie di tubi di lancio e altre diavolerie da accendere per bruciare l' anno ormai terminato.

     

    Ci sono anche dei piccoletti che fanno acquisti online e mostrano compiaciuti la loro mercanzia. Un quattordicenne, con l' account I3 Ultra gamers, poche settimane fa ha caricato un video (youtube.com/watch?v=bApPPybi3-0) dove mostra i 17 chilogrammi di fuochi d' artificio ordinati con l' amico (o fratello), dichiarando di aver «speso tantissimo».

     

    «Sette scatole di Dum bum che fanno un botto della Madonna», esclama raggiante, mostrando materiale catalogato come F3 Ce «abilitato unicamente a tutti i clienti maggiorenni in possesso di porto d' armi o patentino di pirotecnico», fanno sapere sulla napoletana pyropartenope.it, una delle aziende che li fornisce via Internet.

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    bombe carta e trackEppure, originali o falsi che siano, arrivano anche nelle mani di un minorenne.

     

    Dalla scatola, assieme a track e «mezza botta» escono delle bombe carta, chiamate anche cipolle, ordigni proibiti e che la polizia raccomanda «di non usare mai» perché «possono causare danni irreparabili agli arti, alla vista all' udito e al corpo in generale». Il bottino per i festini di fine anno esibito nel video include quattro Black thunder, grossi petardi pericolosi con 33 grammi di esplosivo, e petardi Horror 1 da 6 grammi.

    A un utente che gli ricorda di prestare attenzione perché non è un pirotecnico ed è anche minorenne, il ragazzino risponde spavaldo di essere «a conoscenza della pericolosità dei prodotti di questo genere e abbiamo rischiato che succedesse qualcosa di pericoloso molte volte».

     

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    Giovanni da Palermo, altro minorenne, pubblica un video (Bit.ly/2RSHppb) nel quale prova i petardi per il prossimo Capodanno. Ha per le mani un Magnum jupiter, la cui vendita è vietata sotto i 18 anni, si innervosisce, pensa che sia una bidonata e incurante di un amico che gli dice di buttarlo continua a tenerlo acceso in mano. Quando lo lancia, il mortaretto scoppia. Gli poteva esplodere in mano, forse nessuno gli ha mai detto che se un prodotto pirotecnico dopo l' accensione non funziona, bisogna evitare di avvicinarsi perché potrebbe innescarsi anche in un momento successivo. Ma dove stanno i genitori di questi bimbetti che si aprono canali Youtube? Quali controlli vengono fatti sulla piattaforma? Dopo il Capodanno dello scorso anno, il dipartimento della Pubblica sicurezza segnalava un aumento dei minorenni coinvolti in incidenti con i botti, rispetto all' anno precedente i piccoli sotto i 12 anni rimasti feriti erano passati da 22 a 35.

     

    Non è un minorenne, ma chi si nasconde dietro la sigla Damaged brain 99 fa bella mostra di fuochi d' artificio pericolosi su Youtube, e il contenuto è visibile a tutti.

    Petardi polacchi da 5 grammi di esplosivo ciascuno, o i Cobra 7 con 50 grammi di polvere, i Lupo 26 (25 grammi), i Cobra 17, i Rambo K33.

     

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    Frapy pintus ha da poco caricato un video dal titolo Carico botti Capodanno 2019 (Bit.ly/2EhQSTb) con in bella mostra petardi caramella (proibiti), Dum bum fp3, Colour salute e altre diavolerie che arrivano dalla Polonia, con spoletta e botto «belli pesanti, con tanta polvere, veramente potenti», illustra orgoglioso. Come pezzo finale, un Black tunder da 33 grammi, ci vuole il porto d' armi ma come altri prodotti si acquista online senza problemi su portali cinesi o polacchi, dove spesso non viene indicata la limitazione alla vendita relativa all' età, né il contenuto netto di esplosivo (Nec). Sono fuochi proibiti, non è garantita né la loro provenienza né le caratteristiche costruttive e di funzionamento.

     

    documento d' identitàLa Friscira fireworks, alias Pirotecnica jonica, vende fuochi d' artificio di tutte le specie, all' ingrosso e al dettaglio.

     

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    Dalla sede di Faggiano, provincia di Taranto, fa concorrenza alle aziende salernitane e napoletane e assicura che i prodotti presenti suo sito fuochionline.it possono essere acquistati «solo da soggetti privati maggiorenni», mostrando un documento di identità valido. In ogni caso, la legge parla chiaro: «È vietata la compravendita per corrispondenza di articoli pirotecnici di categoria F4», recita chiaro un decreto legislativo del 2015 di attuazione della direttiva comunitaria per la tracciabilità di tutti gli articoli pirotecnici, al fine di garantire una più sicura circolazione nel mercato dell' Ue.

     

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    Tra i petardi considerati fuochi di categoria F4, prodotti professionali destinati «ad essere usati solo da persone con conoscenze specialistiche e previa autorizzazione da parte delle autorità competenti» ci sono i vari Cobra dell' abruzzese diblasioeliofireworks.it proprietaria del marchio comunitario. L' avviso della restrizione negli acquisti sulla piattaforma è ben chiaro, ma «molti falsificano mettendo sul mercato prodotti non certificati», mette in guardia l' azienda.

     

    Così nel carrello della spesa online di ragazzini finiscono fuochi d' artificio pericolosi e illegali, per di più senza istruzioni per l' uso o indicazioni della distanza minima di sicurezza.

     

    l' iniziativa a scuolaPochi giorni fa, Domenico Cerullo che insegna nell' Istituto scolastico San Giovanni 1 di Roccarainola, paese dell' Alto Nolano dove non si contano i sequestri di botti fabbricati illegalmente, ha organizzato un incontro dal titolo La tragica festa: l' uso incauto dei petardi, per informare e sensibilizzare gli alunni delle classi di scuola primaria e secondaria di primo grado. Ottima iniziativa, peccato che il Web offra per i bambini altri esempi da seguire.

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