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    “VIRGINIA, TI SOSTENIAMO, MA ORA SERVONO I RISULTATI” - CASALEGGIO VEDE DI MAIO E POI A PRANZO PARTE IN PRESSING SULLA RAGGI: “ROMA E’ CENTRALE DA QUI ALLA CAMPAGNA ELETTORALE” - L'IPOTESI LOMBARDI ALLA REGIONE LAZIO - IL CANDIDATO PREMIER DEL M5S SARÀ VOTATO IN RETE A FINE SETTEMBRE: CON DI MAIO CI SARA' ANCHE UN "PAPA STRANIERO"?


     
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    Alessandro Trocino per il Corriere della Sera

     

    raggi casaleggio raggi casaleggio

    A pranzo con la sindaca, Virginia Raggi, e con due convitati di pietra, l' assessore Massimo Colomban e la deputata Roberta Lombardi. Davide Casaleggio arriva a sorpresa nella Capitale e affronta di petto la questione Roma, convocando la sindaca, accompagnato dai due deputati tutor, Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro. Il pranzo di lavoro viene preceduto da un lungo incontro con il candidato premier in pectore, Luigi Di Maio.

     

    E seguito da una riunione con i deputati per mettere a punto le nuove strategie di comunicazione del programma, ormai quasi licenziato sulla Rete con «un milione e 200 mila voti». E qui Casaleggio lascia da parte per un attimo il suo stile compassato e fa proiettare sul maxi schermo il monologo di Al Pacino in Ogni maledetta domenica , già citato da Beppe Grillo («O risorgiamo adesso come collettivo o saremo annientati individualmente»).

    Roberta Lombardi Roberta Lombardi

     

    Su Roma, con la stampa, Casaleggio è netto: «Il mio appoggio alla Raggi è incondizionato». Il leader, con la sindaca, ha affrontato con schiettezza il tema: «Virginia, tu sai che Roma sarà centrale da qui fino alla campagna elettorale. Per questo ti sosteniamo, ma abbiamo anche bisogno che arrivino risultati concreti, in questi mesi». La Raggi ha rassicurato Casaleggio. Ed è uscito fuori un sondaggio Ixè che darebbe la maggioranza dei romani ancora dalla parte della sindaca.

     

    Ma i problemi non mancano. Colomban lunedì ha avuto un colloquio con Casaleggio all' Hotel Forum. La sua decisione di lasciare l' assessorato è presa, anche se forse sarà dopo settembre. Considerando che Colomban è stato messo lì anche per i suoi rapporti stretti con Milano, la defezione annunciata è un colpo. Impossibile convincerlo a rimanere perché, oltre ai dissidi con l' assessore fedelissimo di Raggi Andrea Mazzillo, c' è anche una questione personale.

     

    Difficile anche che venga sostituito: più probabile che il suo ruolo si esaurisca. Nel pranzo si è parlato anche di Luca Bergamo, vicesindaco che alcuni vorrebbero ridimensionare.

     

    CASALEGGIO RAGGI CASALEGGIO RAGGI

    L' altro tema, non meno spinoso, riguarda Roberta Lombardi. La deputata romana ha gioito per le vittorie di Guidonia e Ardea. E con i suoi non fa mistero di ambire a candidarsi alla presidenza del Lazio, anche se ufficialmente non conferma. Ipotesi che non rassicura Raggi, visto che negli scorsi mesi gli scontri non sono mancati. Il clima non è migliorato, come si capiva dalla risposta della sindaca alla conferenza stampa del bilancio di un anno sulla possibile candidatura: «Lombardi in Regione? Ha fatto bene alla Camera, lì può continuare».

     

    Ma non sarà così. Anche perché la Lombardi ha un ottimo rapporto con Casaleggio, che di certo non le metterà i bastoni tra le ruote se deciderà di candidarsi (a pranzo, però, non ne avrebbero parlato).

     

    Fu lui a difenderla quando si sparse la voce che la deputata era la gola profonda dell' inchiesta sulle polizze di Romeo (ma lei negò). E ora lo scenario laziale sembra in movimento: Nicola Zingaretti potrebbe essere in transito verso il Parlamento, a destra si avanza l' ipotesi di una candidatura del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Lombardi potrebbe far fruttare la solida rete costruita sul territorio. In caso di elezioni, si creerebbe una sorta di coabitazione tra le due.

     

    DI MAIO DI MAIO

    Naturalmente, l' obiettivo principale di Casaleggio e Grillo resta marciare trionfalmente su Palazzo Chigi. Il candidato premier sarà votato in Rete a ridosso della festa Italia 5 Stelle, che si terrà a fine settembre forse a Bologna. E si vedrà se Luigi Di Maio, a lungo a colloquio con Casaleggio, sarà davvero «il Candidato» o se ci sarà anche un «papa straniero».

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