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    OCCHI DA FAVOLA - PIU' DI CENTOMILA BATTITI DI CIGLIA PER SCRIVERE UN LIBRO DI FAVOLE: L’IMPRESA DI UNA MAMMA DI BRA, OGGI 47ENNE,  PARALIZZATA DA 12 ANNI – ERA ENTRATA IN COMA POCO DOPO IL PARTO A CAUSA DI UN’EMORRAGIA CEREBRALE – POCHI MESI DOPO I FAMILIARI SI ACCORSERO CHE LA DONNA ERA VIGILE E POTEVA COMUNICARE SBATTENDO LE PALPEBRE


     
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    Erica Asselle e Valter Manzone per la Stampa

     

     

    Ci sono voluti 109.208 battiti di ciglia per scrivere il nuovo libro di Daniela Gazzano, la mamma di Bra che, da dodici anni, «parla» con gli occhi.

     

    daniela gazzano mamma di bra daniela gazzano mamma di bra

    Perché sono l' unica parte del corpo che riesce a muovere da quando fu colpita da un' emorragia cerebrale. Dopo mesi di coma, i familiari si accorsero però che Daniela era «vigile» e poteva comunicare sbattendo le palpebre. È, come dice il vocabolario medico, «locked-in»: la mente lucidissima, ma chiusa in un corpo immobile. È questa l' esperienza che racconta, con un linguaggio rivolto a bambini e ragazzi, tra realtà e fantasia, nel libro che sarà pubblicato a maggio da Salani: sei favole per un pubblico tra i 6 e i 9 anni.

     

    Non è la prima volta che Daniela scrive una storia per bambini: un' altra l' aveva dedicata, qualche anno fa, alla figlia secondogenita, Camilla, che aveva potuto tenere in braccio solo per poche ore. Daniela infatti, si era sentita male improvvisamente subito dopo il parto in ospedale nell' estate del 2005.

     

    Intorno a questa vicenda è nata un' associazione straordinaria: sono gli «Amici di Daniela», amici, non semplici volontari, che si sono prestati (a decine) anche a raccogliere per mesi frase dopo frase il racconto che la donna ha consegnato loro attraverso gli occhi: secondo uno schema preparato apposta suddividendo in gruppi le lettere dell' alfabeto, ad un determinato numero di battiti di ciglia corrisponde una vocale o una consonanti. Il risultato ha «conquistato» la prestigiosa casa editrice del gruppo editoriale Gems: il lancio del libro è previsto in primavera e in questo periodo si lavora all' editing e al piano marketing.

     

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    L' associazione Ma non è questo il solo traguardo verso cui Daniela e i suoi amici viaggiano. Spiega il marito, Luigi Ferraro, che con i figli Camilla e Leonardo è impegnato nell' associazione: «Alla fine della primavera saranno conclusi i lavori di Casa D mare: nel Savonese, all' interno della colonia marina di Laigueglia, del Comune di Bra, stiamo realizzando un appartamento in grado di accogliere disabili al 100 % con alcuni familiari. Una delle difficoltà maggiori dei pazienti in coma o simili è proprio quella di trovare strutture adeguate per trascorrere periodi fuori casa».

     

    A fine maggio è in programma anche la seconda edizione della corsa «Run for Brain» che, insieme ad altre iniziative del fundraising «Brainfood», nato in seno agli Amici di Daniela, sensibilizza la popolazione sana e di ogni età a prendersi cura e a «nutrire adeguatamente» il proprio cervello. Obiettivo finale della raccolta fondi è costruire una struttura domiciliare che possa ospitare, con l' assistenza necessaria, persone in coma, disabili gravi o in stato vegetativo. «Un progetto pensato anche per il "dopo di noi" - spiegano i promotori - e per chi ha difficoltà economiche o è solo». La quotidianità di Daniela e della sua famiglia è stata raccontata insieme alle esperienze di altri tre disabili gravi anche in un docu-film uscito nel 2016 per la regia di Nicola Abbatangelo, che ne ha scritto anche la sceneggiatura insieme allo scrittore Fabio Cavallari. Si intitola If e il dvd è attualmente distribuito dalle Edizioni San Paolo.

     

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