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ritmo circadiano
Conta più quando si mangia o quanto si mangia? I ricercatori del “Salk Institute for Biological Studies” in California non hanno dubbi: il ritmo circadiano ha un impatto maggiore sul metabolismo della quantità di cibo ingerito.
Secondo il nuovo studio per migliorare la salute sarebbe bene effettuare una sorta di digiuno intermittente. O meglio, sarebbe opportuno ridurre le ore tra la prima e l’ultima caloria assunta ogni giorno.
Lo studio è stato effettuato sui topi: limitare il lasso di tempo tra primo e ultimo pasto negli animali con schemi sonno-veglia scorretti ha permesso di correggere l’obesità e altri problemi di salute metabolica.
CIBO E RITMO CIRCADIANO
Già altri studi in passato avevano scoperto la correlazione tra ritmo circadiano e metabolismo. La novità nella ricerca dell’istituto californiano sta nella dimostrazione che l’orologio biologico aiuta a migliorare e produrre sane abitudini alimentari.
orologio biologico
Il ritmo circadiano è legato al ciclo luce buio, in pratica alle ore del giorno e della notte. Il nostro corpo sa da solo quando deve mangiare e quando deve dormire. Se però riceve i segnali sbagliati c’è uno sfasamento.
sonno
Le persone che interrompono la loro routine hanno una vita più breve e sono più inclini al cancro, oltre ovviamente a soffrire d’insonnia. Coloro che invece hanno un orologio biologico normale e quindi schemi mentali regolari, mangiano soltanto in determinati orari. Ma cosa succede a chi ha una disfunzione?
orologio biologico 2
“Con questa ricerca – ha detto uno dei ricercatori, Satchidananda Panda – la nostra domanda era: ‘se non abbiamo un orologio interno che ci dice quando mangiare, come possiamo imparare a saperlo da soli?”. La soluzione è appunto il digiuno intermittente. Altro che diete, per risolvere il vostro metabolismo potreste solo aver bisogno di spostare le lancette.