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    CLAMOROSO A WIMBLEDON: FEDERER KO 13-11 AL QUINTO SET – RE ROGER SPRECA UNA PALLA MATCH NEL TERZO SET POI SUBISCE IL RITORNO DI ANDERSON – AVANZANO IN SEMIFINALE ANCHE ISNER, DJOKOVIC E NADAL CHE VINCE AL QUINTO SET SU DEL POTRO


     
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    Luca Marianantoni per gazzetta.it

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    Clamoroso a Wimbledon. Roger Federer, otto volte campione, perde in 5 set contro Kevin Anderson dopo aver mancato un match point sul 5-4 del terzo set. Il sudafricano s’impone in 4 ore e 14 minuti per 2-6 6-7 7-5 6-4 13-11 e ora attende in semifinale il vincente della sfida tra John Isner e Milos Raonic. Per Federer è la quinta volta che perde dopo aver vinto i primi due set: l’ultima in assoluto contro Novak Djokovic in semifinale all’US Open del 2011 (6-7 4-6 6-3 6-2 7-5 con 2 match point sciupati sul 5-3 del quinto), l’ultima a Wimbledon sempre nel 2011 nei quarti contro Tsonga (3-6 6-7 6-4 6-4 6-4). In precedenza anche contro David Nalbandian nella finale del Masters 2005 (6-7 6-7 6-2 6-1 7-6) e contro Lleyton Hewitt in Coppa Davis nel 2003 (5-7 2-6 7-6 7-5 6-1).

     

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    PRIMO SET — Il sudafricano vince il sorteggio e sceglie di servire. Si dimostra una scelta pessima perchè va 0-40, annulla la prima palla break con un servizio vincente, ma poi stecca un rovescio e Federer è già avanti un break dopo appena 2 minuti di gioco. E’ un Federer che viaggia con il pilota automatico inserito; 71% di prime e un solo punto ceduto al servizio (errore di dritto). Sul 4-2 lo svizzero allunga ancora, legge bene le traiettorie del servizio di Anderson, fa un nuovo break e chiude il set per 6-2 con una spettacolare mezza volata di rovescio.

     

    SECONDO SET — Dopo aver tenuto 85 turni di battuta consecutivi (ultimo break subito nella semifinale dello scorso anno contro Berdych), Federer subisce il break nel secondo game del secondo set. Anderson risponde sulla riga e Federer va sotto 0-2. Il sudafricano è sempre spuntato (55% di prime), non fa male nè con il servizio, nè quando lo scambio si allunga e Federer lo riprende sul 3-2 quando Anderson affossa un dritto in rete. Federer rischia nuovamente di perdere la battuta, ma Anderson è ancora molto falloso; lo svizzero salva la palla break e sale 3-3.

     

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    Ora è il servizio di entrambi a dominare e il tie break è la logica conclusione del set. Anderson aggredisce con la risposta e fa il mini break per il 2-0. Poi però il sudafricano perde due punti consecutivi al servizio: sul primo mette ancora un dritto in rete su rovescio tagliatissimo di Federer e sul secondo mette fuori un dritto dal fondo. Federer sale rapido 5-2 poi attacca sul rovescio di Anderson procurandosi 3 set point consecutivi. Federer perde la misura del dritto e sbaglia per due volte mettendo abbondantemente fuori. Ma chiude per 7-5 quando è Anderson a sbagliare, ancora con il dritto.

     

    TERZO SET — La percentuale di prime di Federer è ancora altissima (78%), quella di Anderson si alza notevolmente dal 55% al 70% e Federer se risente subito. Ma sul 5-4 arriva al match point che però non riesce a trasformare steccando con il rovescio. Sul 5 pari lo svizzero accusa il colpo e offre al rivale una pericolosa palla break che annulla quando il passante di Anderson finisce largo. Lo svizzero però non è così preciso come a inizio match e con l’ennesimo dritto in rete offre ad Anderson il secondo break point che il sudafricano mettre a segno attaccando con la risposta. Federer però prova a reagire, va 0-40 per giocarsi per palle per arrivare al tie break. Ma non è il Federer dei giorni scorsi ed è ancora il dritto a tradirlo. Anderson non trema, mette cinque punti concutivi e chiude il set con l’ace numero 10.

     

    QUARTO SET — Federer fa sempre più fatica, ora gli scambi lunghi sono tutti per Anderson che tiene tutti i turni di battuta con estrema facilità. Lo svizzero ha bisogno dei vantaggio per salire 3-2, ma sul 3 pari va 15-40, smarrisce la prima e Anderson gli fa il break per il 4-3. Federer è sempre più spento e gioca male i punti importanti, come la palla che gli offre Anderson per il 5 pari. Il sudafricano si salva e pareggia il conto dei set.

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    QUINTO SET — All’inizio set quinto, Federer tentenna, va due volte sotto 0-30, ma si salva con il servizio. Sul 4-3 Federer arriva alla palla break ma Anderson mette un servizio vincente e poi tiene per il 4 pari. Sul 4-5 il sudafricano va a servire per la prima volta per rimanere nel match e tiene facile per il 5 pari. Sul 5-6 invece Anderson si aggrappa al servizio per recuperare da 0-30. Sul 6-7 ancora Anderson in sofferenza sul 15-30.

     

    Federer prende la riga sulla risposta, va a rete ma Anderson lo passa con il dritto. Sul 7 pari Federer sbaglia il primo punto mettendo lungo, ma con una seconda sulla riga recupera per il 15-15. Poi Roger mette in rete una facile volée di rovescio per il 15-30, poi servizio vincente per il 30 pari. Va a rete a prendersi il punto e poi chiude con uno Smash per l’8-7. Per 4 game chi serve non perde più di un punto e sul 9-10 Anderson va a servire per la sesta volta per rimanere nel match quando mancano 2 minuti allo scadere della quarto ora di gioco. Il sudafricano non trema e tiene a zero per il 10 pari.

     

    Qui Federer mette un dritto in rete, ma a forza di prime sale 11-10. Nei game di battuta di Anderson non si gioca, in quelli di Federer invece sì. Sull’11 pari Federer va sotto 15-30, poi becca la riga con un dritto anomalo per il 30 pari, ma commette dopio fallo, il primo del match, per la palla break Anderson. Federer serve una seconda al centro e poi sbaglia con il dritto. E’ il break per Anderson che va a servire per il match sul 12-11 dopo 4 ore e 9 minuti. A Federer va il primo punto del game, ad Anderson gli altri quattro, l’ultimo dei quali con un servizio vincente al centro non trattenuto in campo da una poco probabile risposta di rovescio di un Federer ai minimi termini.

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    SUPERJOHN — E Kevin Anderson venerdì troverà in semifinale lo statunitense John Isner che battuto in quattro set il canadese Milos Raonic: 6-7 7-6 6-4 6-3 lo score per l’americano che nel tie break del secondo set ha salvato una palla che lo avrebbe mandato sotto per due set a zero. Una prova ancora maiuscola di Isner che in tutto il torneo non ha mai perso la battuta: 95 turni di battuta tenuti (98 considerandi anche gli ultimi 3 del match del 2017 perso contro Dudi Sela) cancellando le 7 palle break offerte ai suoi avversari, compresa quella odierna a Raonic quando l’americano è andato a servire avanti 5-4 nel terzo set. Roanic ha giocato un grandissimo primo set piazzando 14 ace in 6 turni di battuta e vincendo il tie break per 7 punti a 5 dopo esere stato avanti 6-2. Anche nel secondo set non ci sono state palle break e Roanic, avanti 6-5 al tie break, ha avuto la chance per andare 2 set a zero, ma non è riuscito a trasformare il set point e Isner ha pareggiato il conto dei set conquistando il gioco decisivo per 9 punti a 7. La prima palla break del match è arrivata sul 2 pari del terzo set e Isner ha subito capitalizzato l’opportunità, salvando poi la palla del contro break sul 5-4. Infine nel quarto set Raonic si è scollato dal match andando sotto sul 2 pari e poi perdendo nuovamente la battuta sul 4-5. A Raonic la battaglia degli ace (31 a 25), a Isner la prima semifinale a Wimbledon.

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    RAFA STELLARE — Epica invece la sfida vinta da un grandissimo Rafael Nadal su un valoroso Juan Martin Del Potro che ha sputato sangue prima di arrendersi al maiorchino per 7-5 6-7 4-6 6-4 6-4 in 4h48’. Una sfida stellare, giocata tra due grandi campioni che non si sono risparmiati, deliziando il pubblico con recuperi impossibili, tuffi spettacolari e punti da circoletto rosso. L’avvio è stato tutto per Rafa che con una forza di fuoco incredibile ha fatto breccia proprio in vista del tie break, strappando la battuta a Delpo nel dodicesimo gioco del primo set. Ma Del Potro non si è fatto scoraggiare più di tanto e sul 4 pari del secondo set ha sfruttato la sua prima palla break. Ma non è stata sufficiente all’argentino per chiudere il set; Nadal ha immediatamente operato il contro break, ma ha perso il tie break per 9 punti a 7 dopo essere stato avanti 6-3 ed aver sciupato il quarto set point sul 7-6.

     

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    L’argentino ha giocato un grandissimo terzo set piazzando la stoccata vincente nel decimo gioco quando ha strappato a zero la battuta allo spagnolo. A questo punto però Del Potro è andato in debito di ossigeno e Nadal ha ripreso a martellare come all’inizio. Il break sul 2-2 ha consegnato di fatto il quarto set a Rafa che poi ha fatto il break anche sul 2 pari del quinto dopo un game stellare con una strepitosa volée in tuffo di Del Potro che ha spellato le mani agli spettatori e un fallito tentativo di recupero di Rafa, finito tra le braccia degli spettatori della prima fila. Lo spagnolo ha resistito cancellando 5 palle del contro break allo stremato Del Potro: 2 sul 3-2 e 3 sul 4-3. Superato il pericolo, Nadal è filato liscio alla sua sesta semifinale di Wimbledon, la prima dal 2011 quando perse in finale contro Novak Djokovic. Proprio il serbo sarà l’avversario di Rafa nella semifinale di venerdì.

     

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    NOVAK OK — Infatti nel primo quarto di finale della giornata Nole ha battuto in quattro set il giapponese Kei Nishikori (6-3 3-6 6-2 6-2 lo score per il serbo). Djokovic ha bisogno di fare il break due volte per tenere a bada Nishikori, bravo a recuparare il primo, ma impotente di fronte ai cross del serbo che pennella il campo come ai vecchi tempi. Nel secondo però Nishikori si fa più aggressivo, guadagna preziosi centimetri in campo, salva 4 palle break nel primi due turni di battuta e poi allunga per il 3-1. A dedicere la partita sono i primi game del terzo set: Nishikori manca tre palle break sul 2 pari e poi si spenge. L’ultimo sussulto del giapponese quando va avanti un break a inizio di quarto set, ma il serbo di queste due settimane ha 7 vite come i gatti. Recupera subito il break e poi allunga producendo il suo miglior tennis. Per il serbo 6 ace, 3 doppi falli, il 67% di prime, l’85% dei punti fatti con la prima, 40 vincenti, 21 errori gratuti, 7 break fatti e 19 punti in 21 discese a rete.

     

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