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Da gazzetta.it

Prove di fuga. Con l'1-0 dell'Olimpico il Napoli allunga a +5 sulla Juventus e mette pressione all'Inter, chiamata a vincere nel derby per riaccorciare le distanze dalla capolista. Intanto gli azzurri si godono la vetta e un super Lorenzo Insigne, capace di siglare il centesimo gol in carriera, ma utilissimo anche in fase di copertura, con ripiegamenti profondi a supporto dei compagni. "Se c'è bisogno faccio anche il terzino - spiega il numero 24 azzurro a Premium Sport - Siamo felici di questa vittoria, il merito è di tutto il gruppo".

"non molliamo mai" — Disponibilità al sacrificio, attenzione tattica, mentalità. Questi i segreti del Napoli secondo Insigne: "Lottiamo fino alla fine, non molliamo mai. Adesso spostiamo subito l'attenzione sulla sfida di martedì contro il City, cercheremo di imporre il nostro gioco e proveremo a fare risultato. Affronteremo un avversario forte e se ci sarà bisogno sono pronto a fare il terzino". Le ambizioni non mancano: "Il campionato è ancora lungo, dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Ci siamo parlati a inizio stagione e ci siamo detti che quest'anno ci sono buona possibilità per fare un grande campionato. I tifosi sanno come funziona, ci saranno anche momenti difficili, ma sicuramente saranno al nostro fianco come sempre".

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cento in carriera — Cifra tonda e importante. Di quelle da celebrare con il sorriso, in una serata speciale, proprio come è stata quella dell'Olimpico. "Sono molto orgoglioso di aver segnato 100 gol in carriera, ma la cosa più importante è che la squadra abbia vinto". Poi una dedica speciale: "Il gol è per mia moglie, mi aveva chiesto di fargli il cuore e così l'ho accontentata". Già, un cuore che pulsa, avvolge tutta Napoli e fa sognare i tifosi.

 

2. INSIGNE: LO SCUDETTO? PUO’ ESSERE L’ANNO BUONO

Matteo De Santis per la Stampa

Sulla ruota del Napoli escono numeri da scudetto. Dall’estrazione dell’Olimpico vengono fuori il 13 (vittorie consecutive comprese le cinque del finale della scorsa stagione), l’8 (quelle del percorso netto da inizio campionato), il 26 (reti segnate) e il 100 (gol in A di Insigne e risultati utili nella massima serie di Sarri). «Quest’anno può essere quello buono», scappa di bocca a Lorenzo Insigne. «Soffrire contro la Roma all’Olimpico ci sta, ma la felicità è doppia con la sconfitta della Juve. Siamo consapevoli di essere un grande gruppo e di essere migliorati in fase difensiva». 

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Un ringraziamento interessato Insigne lo riserva a Immobile, vecchio compagno di scorribande offensive nel Pescara di Zeman: «Ancora non ho mandato nessun messaggio a Ciro, ma lo ringrazio. Gliel’avevo detto in Nazionale che doveva fare gol contro la Juventus». Poi tutti i pensieri tornano solo a una cosa: lo scudetto. Un sogno non più mostruosamente proibito per questo Napoli. «Ne parliamo poco nello spogliatoio - confessa Insigne - ma siamo consapevoli che quest’anno può essere quello buono. Quest’estate siamo rimasti tutti uniti con l’obiettivo di fare un grande campionato. Vincere due gare all’Olimpico, con la Lazio e con la Roma, segna una crescita importante». 

 

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Ora il destino del Napoli è tutto nelle sue mani. «Dobbiamo lasciar perdere i 5 punti di vantaggio sulla Juventus - sentenzia lo scugnizzo della fuga per lo scudetto - e pensare solo a noi stessi. Adesso testa alla grandissima sfida di martedì con il Manchester City: cercheremo di imporre il nostro calcio». 

 

CASO INSIGNE, BORDATE A VENTURA

Da www.napolitoday.it

L'Italia pareggia tra i fischi 1-1 in casa con la Macedonia, e per Gian Piero Ventura è pioggia di critiche. In particolare, al Commissario Tecnico della Nazionale viene imputato un utilizzo di Lorenzo Insigne che svilisce il talento del fuoriclasse di Frattamaggiore in forza al Napoli.

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È, in particolare, la Gazzetta dello Sport che nel suo voto all'azzurro stronca Ventura. Secondo la rosea – che ad Insigne da un 6 – il tecnico sarebbe reo di non saper valorizzare il suo talento. “Distilla gocce di talento il duetto con Immobile da cui il gol sbagliato, la palla che avvia l'1-0. Come sprecare Insigne e vivere felici”.

 

 

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