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    ''CONFLITTO D'INTERESSI? BEN VENGA, MA PER TUTTI'' - PIER SILVIO ERA RINGALLUZZITO IERI MENTRE LANCIAVA IL MONDIALE DI MEDIASET, CON UN DISCRETO LOGO ALLE SUE SPALLE: ''UN TRAGUARDO SPORTIVO INIZIATO DA MIO PADRE NEL 1981, CON IL MUNDIALITO'' - NON ESCLUDE UN ACCORDO CON MEDIAPRO E DI TRASMETTERE QUALCHE PARTITA DI SERIE A: ''MA AL MOMENTO LA SITUAZIONE È PIUTTOSTO BLOCCATA''. E SUL RITORNO DEI CANALI MEDIASET IN CHIARO SU SKY…


     
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    Fabrizio Biasin per Libero Quotidiano

     

    PIER SILVIO BERLUSCONI PIER SILVIO BERLUSCONI

    Pier Silvio Berlusconi gongola e non potrebbe essere altrimenti: il Mondiale russo è il «traguardo sportivo» di un percorso iniziato addirittura nel 1981, da suo padre, con il Mundialito. L' ad e vice presidente Mediaset prende parola davanti a un mare di giornalisti ed è chiarissimo: «Questa è una giornata di festa. Per noi è una grande responsabilità, facciamo tanto calcio, ma il Mondiale è una prima volta. Lo tratteremo come non si è mai visto, in modo spettacolare, allegro e brillante».

     

    Non ci sono dubbi, le intenzioni sono chiare. Poi - come sempre in queste occasioni - i giornalisti «osano» e si parla di tutto, dei diritti tv per esempio: «Mediaset - dice Pier Silvio - tiene un approccio opportunistico sui diritti della Serie A. A poche ore dalla prevista uscita dei bandi, non posso e non devo dire nulla per correttezza. Vedremo come va. Conoscete la nostra posizione, la pay non è core business, ma ci piacerebbe proporre un' offerta per i nostri abbonati».

     

    MESSAGGIO IN SPAGNOLO

    PIER SILVIO BERLUSCONI PIER SILVIO BERLUSCONI

    Il senso è chiaro: i diritti sportivi non sono una ragione di vita o di morte, ma neppure verranno ignorati. «Come tv generalista - spiega - abbiamo sempre avuto diritti sportivi, coglieremo ogni opportunità per averne». Quindi il messaggio, chiaro, lanciato al gruppo spagnolo Mediapro, nei giorni caldi dei diritti «in bilico»: «Se sarà possibile una collaborazione con Mediapro per i diritti della Serie A? Siamo disposti a parlare con chiunque. Se ci sono possibilità di collaborazione che vanno nell' interesse di Mediaset e dei suoi telespettatori, sì. Ad oggi la situazione è abbastanza bloccata. Siamo disponibili, ma non vedo al momento come».

     

    silvio berlusconi sylvester stallone pier silvio silvio berlusconi sylvester stallone pier silvio

    Insomma, Pier Silvio studia la situazione «a distanza», ma non chiude a possibili accordi per trasmettere le partite. Accordi che con Sky, invece, sono già «avanti»: «C' è un' ottima possibilità per la trasmissione dei canali in chiaro di Mediaset sulla piattaforma satellitare. L' accordo commerciale fatto con loro ha disteso molto i rapporti: abbiamo alcune visioni che coincidono». E su possibili alleanze con altri broadcaster esteri: «Un' unione internazionale sulla tv free non l' ha fatta nessuno, noi con Italia e Spagna siamo gli unici che lo possiamo fare».

     

    I discorsi si spostano e si finisce a parlare di «conflitto di interesse» e del discorso di mercoledì del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Anche in questo caso l' ad Mediaset è chiarissimo: «Ben venga una legge se riguarda tutti i conflitti di interesse». E sul governo: «Il fatto che l' Italia abbia un governo è fondamentale: faccio impresa in Italia e la stabilità è la cosa più giusta».

     

    ...E SUL MILAN

    berlusconi milan berlusconi milan

    Infine, spazio al calcio, al Milan e alle voci secondo le quali dietro al Fondo americano Elliott ci sarebbe proprio Silvio Berlusconi: «È una barzelletta - dice Pier Silvio - fa ridere per non dire altro, se non peggio. Fininvest ha già risposto, sono cose ridicole». E riguardo «al campo»: «La possibile esclusione delle coppe? È una situazione difficile per il Milan come per altri ambiti del nostro Paese. Gattuso? Il Milan deve ripartire da lui, ha fatto un ottimo lavoro oltre ad essere una grandissima persona».

     

     

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