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    CAPITALI DECAPITATI - DA MAGGIO AD AGOSTO GLI INVESTITORI ESTERI HANNO EFFETTUATO VENDITE NETTE DI TITOLI ITALIANI PER 82 MILIARDI, DI CUI 67 RELATIVI A TITOLI PUBBLICI - IL CEO DI INTESA CARLO MESSINA: “NON C'È UN VERO DEFLUSSO DI CAPITALI DALL'ITALIA, È UN MITO CHE NON HA RAGIONE DI ESSERE ALIMENTATO…”


     
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    Rosario Dimito per “il Messaggero”

     

    IGNAZIO VISCO IGNAZIO VISCO

    Un clima di fiducia reciproca è indispensabile per il rilancio del Paese, ma anche per interrompere il lento ma costante rivolo di capitali diretti all' estero. Chiudendo l' intervento alla Giornata del risparmio, il governatore Visco non ha mancato di esprimere le sue preoccupazioni perché «da maggio ad agosto gli investitori esteri hanno effettuato vendite nette di titoli italiani per 82 miliardi, di cui 67 relativi a titoli pubblici».

     

    Le incertezze della politica economica del governo hanno alimentato instabilità nei mercati, sicché lo spread si è impennato accrescendo di fatto il rischio-Italia: i rendimenti dei titoli pubblici per le scadenze decennali hanno in tal modo toccato il 3,7%, mentre il differenziale rispetto al Bund è oggi di 300 punti contro una media di 130 nei primi quattro mesi dell' anno.

     

    BTP BTP

    Il fatto che si tratti di una situazione non ordinaria è provato dalla circostanza che le vendite di BoT e Btp risultano elevate anche quando si tiene conto che le emissioni nette del Tesoro sono state negative in giugno ed agosto (per 17 miliardi). Inoltre, secondo Visco «al deflusso di capitali hanno contribuito gli acquisti netti di titoli esteri da parte dei residenti (18 miliardi), anche questi avvenuti in gran parte nel mese di agosto».

     

    Il governatore ha comunque tenuto a precisare che «questi andamenti non riflettono un peggioramento dei fondamentali della nostra economia, anche se è in atto un rallentamento congiunturale più marcato che nel resto dell'area euro». Una percezione peraltro condivisa dai principali banchieri, tra i quali non c'è apprensione né timore che eventuali fughe dai depositi possano compromettere il livello della liquidità: una circostanza confermata dai monitoraggi periodici attuati da Bce e Bankitalia, dai quali emerge che per il momento non vi sono situazioni critiche.

    carlo messina carlo messina

     

    In realtà, ciò cui stiamo assistendo è un fenomeno fisiologico in fasi di incertezze politiche così accentuate, purché calate in situazioni di sostanziale solidità. Addirittura c' è chi si spinge ad affermare, come il ceo di Intesa Carlo Messina, che non c' è un vero «deflusso di capitali dall'Italia, è un mito che non ha ragione di essere alimentato».

     

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