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    DAVIDE CASALEGGIO VUOLE PRESENTARE A SETTEMBRE  LA CANDIDATURA A PREMIER DI LUIGINO DI MAIO, SENZA ASPETTARE LA CONVENTION DI BOLOGNA, “ITALIA A 5 STELLE”, PREVISTA A OTTOBRE - NEL SUO VIAGGIO A ROMA BLINDA VIRGINIA RAGGI: “HA LA MIA PIENA FIDUCIA”


     
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    Monica Rubino e Giovanna Vitale per “la Repubblica”

     

    Archiviati i ballottaggi, Davide Casaleggio chiama a raccolta fedelissimi e parlamentari per pianificare la strategia in vista delle politiche. Sulla scia dell' appello a «fare squadra» lanciato sul blog da Beppe Grillo, il fondatore dell' Associazione Rousseau sbarca nella capitale, blinda Luigi Di Maio e accelera sulla sua candidatura a premier. Trovando il tempo anche per incontrare Virginia Raggi («Hai la mia piena fiducia», l' ha incoraggiata) e per delineare con i gruppi 5Stelle il programma di governo, che sarà presto presentato agli stakeholder.

     

    DAVIDE CASALEGGIO DAVIDE CASALEGGIO

    Il primo appuntamento è con Di Maio, a metà mattina, all'hotel Forum, l'albergo scelto per i soggiorni romani. Una riunione operativa per accorciare i tempi dell' investitura, approfittando dell' onda positiva delle amministrative.

     

    Lo dice chiaro il figlio del fondatore al delfino designato: occorre attrarre il "non voto" al Pd sancito dalle comunali, così da accentuare, per contrasto, le difficoltà interne del segretario Matteo Renzi. Mitigate le tensioni tra le diverse anime del Movimento, l' idea è quella di anticipare ai primi di settembre la presentazione ufficiale della candidatura di Di Maio, senza aspettare la convention "Italia a 5 stelle" in programma a ottobre a Bologna.

    LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI

     

    Nomination che, come da regolamento, sarà sottoposta al voto degli iscritti sulla piattaforma Rousseau, assieme a quella degli altri sfidanti in corsa per Palazzo Chigi. Ben sapendo però che il competitor più insidioso, Alessandro Di Battista, si è già sfilato.

    A pranzo, in una trattoria lontana dal centro, Casaleggio decide poi di vedere la sindaca Raggi, assieme ai deputati Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, tutor della giunta romana.

     

    Fa mille domande, cercando di capire come risollevare le sorti di un'amministrazione in affanno, il vero vulnus di un Movimento che aspira alla guida del Paese. Alla fine il manager milanese sembra tuttavia soddisfatto. «Vai avanti, ma esci dal palazzo, ritrova il contatto con la gente», la sprona.

     

    LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI

    «Ha il mio appoggio incondizionato», dirà poi alle tv. Il più è fatto. L' ultimo impegno è alla Camera con i parlamentari per fare il punto sulle linee di governo, in discussione da otto mesi online, in attesa di essere illustrate alle associazioni di categoria e al mondo delle imprese.

     

    È qui che Casaleggio ritorna alla sua vera passione, i numeri: più di un milione di persone ha votato i primi dieci blocchi del programma, «siamo a metà del percorso», spiega. Ma adesso occorre lasciare da parte le polemiche e far emergere i contenuti, per poi avviare il confronto con le parti sociali. «Stiamo facendo una rivoluzione, i cittadini per la prima volta indirizzano le scelte di una forza politica», esorta. Ricordando che da oggi saranno online anche i quesiti sull' Ambiente.

    luigi di maio luigi di maio

     

    Il monito di Grillo a restare uniti pena «l' annientamento» ha dunque colpito nel segno. Un avvertimento a non smarrire la via e non perdere la "purezza" delle origini: «Dobbiamo tornare alla perfezione del sogno collettivo del 2013, in cui non esistono i singoli ma si agisce come un corpo unico per portare a termine la nostra missione: salvare il Paese», rilancia Danilo Toninelli.

     

    Quelle di Grillo sono infatti le stesse parole utilizzate da Casaleggio padre quattro anni fa, in occasione del suo primo incontro con i parlamentari 5S: «Anche Gianroberto fece riferimento al film Ogni maledetta domenica», rammenta il senatore Vito Crimi. «E chiuse dicendo: "O vinciamo come squadra o perdiamo come singoli". Beppe rievoca il passato per non farci dimenticare chi siamo».

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