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    LA LADY DI FERRO - "HO NUOTATO PER 4 KM, CORSO LA DISTANZA DELLA MARATONA, PEDALATO PER ALTRI 180 KM FINO A NON SENTIRE NIENTE MA HO RESISTITO E ALLA FINE HO VINTO” - FEDERICA DE NICOLA, 24 ANNI, NEO CAMPIONESSA DI IRONMAN, SI RACCONTA - “MI ISPIRO AD ALEX ZANARDI MA IL MIO VERO PUNTO DI FORZA È LA TESTA”


     
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    Caterina Pasolini per La Repubblica

     

    federica de nicola federica de nicola

    "Ho nuotato per 4 chilometri, corso per 42,195, la distanza della maratona, pedalato per altri 180 fino a non sentire più i muscoli, a non avere più fiato. Ho pensato mille volte di mollare, di non farcela, ma ho resistito e alla fine ho vinto.

     

    Nella mia categoria ora sono campionessa mondiale di triathlon dilettanti. E pensare che l'avventura alle Hawaii era iniziata proprio male: con un volo di 50 ore perché si era rotto il motore delll'aereo e ci avevano dirottato in Canada".

     

    Federica De Nicola, milanese dagli occhi azzurri e i capelli biondi, ha 24 anni di testardaggine, disciplina e passione alle spalle che le consentono di barcamenarsi tra università, ospedale e sport. Ha ancora fiato da vendere quando nelle isole del Pacifico sono le sei di mattina e poche ore prima ha tagliato il traguardo.

     

    federica de nicola 4 federica de nicola 4

    Ha già festeggiato?

    "Dopo aver bruciato in gara diecimila calorie ero a terra, ho dormito quattro ore. Mi ha svegliato la fame.

     

    Per cui adesso penso a mangiare, i premi e i festeggiamenti li rimandiamo per un po': mi regaleranno una coppa di legno perché qui alle Hawaii il segno di maggior rispetto è lavare i piedi all'invitato. Ma per oggi solo la coppa".

     

    Come è cominciata la sua avventura con il triathlon?

    "Per caso, tre anni fa. Una sera si parlava con amici di questa sfida estrema che bisognava fare almeno una volta nella vita, di questo misterioso ironman, di una gara a piedi, in bicicletta, a nuoto.

     

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    Qualcosa di mitico. Io non ne sapevo proprio nulla, mi sono iscritta col mio ex fidanzato alla 'mezza ironman' (metà chilometri) e poi lui non l'ha fatta. Io invece l'ho finita".

     

    Senza allenamenti?

    "Non quelli specifici, ma io sono una sportiva. Ho sempre fatto di tutto: dal calcio al tennis, dallo sci alla pallavolo perché da studentessa ci tenevo a finire nell'albo della scuola come migliore sportiva".

     

    Competitiva?

    "Totalmente. Lo sono sempre stata. Con me stessa e con gli altri. Mi piace misurarmi, non importa in che settore. Ho sempre amato le sfide: non solo sportive, ma anche letterarie".

     

    Gare letterarie?

    "Sì, al liceo ho fatto competizioni di traduzioni di latino e greco, sono arrivata seconda e terza alle sfide nazionali".

     

    E le resta tempo per vivere?

    "Questa per me è vita. E mi piace. Sono mattiniera e trovo il tempo per quasi tutto anche perché vivo con i miei genitori, che mi aiutano.

     

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    Mi alzo alle cinque e mezzo, studio Medicina, sono al sesto anno e faccio il tirocinio all'ospedale San Raffaele. Mi alleno mattina e pomeriggio con esercizi combinati, ho il mio trainer che studia gli esercizi per durata, resistenza, scatto. Alle dieci di sera crollo come un sasso".

     

    E gli amici?

    "Fortunatamente molti fanno parte del mio giro sportivo ed è bello vedersi in allenamento o durante le gare in giro per il mondo.

     

    Gli altri, gli amici milanesi, si sono arresi all'idea di vedermi al massimo per cena. Ma grazie a questi ritmi di vita ho riconosciuto gli amici veri, quelli che ti accettano con difetti e passioni".

    IRONMAN IRONMAN

     

    La sua arma segreta?

    "La forza di volontà e il carattere, perché in questo sport c'è sempre l'imprevisto, una gomma bucata come in Sudafrica, la perdita della borraccia che ti lascia senza acqua per 40 chilometri.

     

    Ma io fortunatamente sono una quadrata, equilibrata. Il mio punto di forza è la testa. Per ora non ho mental coach, anche se molti colleghi li usano".

     

    alex zanardi alex zanardi

    Prossimo obiettivo?

    "Vorrei laurearmi e fare un master, una specializzazione all'estero in qualcosa connesso allo sport, al miglioramento delle prestazioni. E poi vorrei passare al professionismo".

     

    Qualche difetto?

    "Vedo tutto bianco o nero, senza sfumature. E poi, anche se non sembra, sono veramente molto timida".

     

    Libro preferito?

    "Qualcuno con cui correre di Grossman ".

     

    Il suo modello?

    "Alex Zanardi. Un vero ironman, un uomo di ferro, un grande sportivo ma soprattutto una persona straordinaria".

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