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    IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – SE NE VA A 94 ANNI, FRANCESCO MAURIZIO GUIDO, IN ARTE “GIBBA”, DECANO DEL CINEMA ANIMATO ITALIANO - REGISTA DELL’UNICO CARTOON NEOREALISTA MAI FATTO, 'L’ULTIMO SCIUSCIÀ', MA ANCHE AUTORE DEL PRIMO LUNGOMETRAGGIO ANIMATO PORNO, 'IL NANO E LA STREGA', E DEGLI INSERTI ALQUANTO SCANDALOSI DI 'SCANDALOSA GILDA', CI LASCIA ANCHE UNA VALANGA DI DISEGNI…- VIDEO


     
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    'gibba' 'gibba'

    Marco Giusti per Dagospia

    Se ne va nella sua Alassio Francesco Maurizio Guido, in arte “Gibba”, 94 anni, decano del cinema animato italiano. Regista del primo cortometraggio animato del dopoguerra e anche dell’unico cartoon neorealista mai fatto, L’ultimo sciuscià, ma anche autore del primo lungometraggio animato porno, Il nano e la strega, 1974, e degli inserti alquanto scandalosi di Scandalosa Gilda, omini-fallo che girano attorno a una gigantesca Gilda.

     

    Gibba a soli 18 anni aveva iniziato a lavorare nel mondo dell’animazione italiano partecipando a cartoni mitici, prima nello studio della Macco Film dei fratelli Cossio a Roma, per un Pulcinella mai finito, a causa di un incendio, poi per Antonio Rubino alla Incom, quando stava completando Nel paese dei ranocchi.

     

    E’ lì che lavora con Niso Ramponi, arte Kremos, a La trombetta d’oro. Sempre con Niso Ramponi e un giovanissimo Federico Fellini in cerca di soldi lo vediamo lavorare a un progetto che non vedrà mai la luce, Hello jeep, storia di una camionetta americana nella Roma appena liberata. L’idea era dello stesso Felini, ma la mancanza di soldi e un po’ di sfortuna frenarono il progetto.

    'gibba' 'gibba'

     

    A Milano collabora alla lavorazione del primo lungometraggio italiano del dopoguerra, La rosa di Bagdad di Anton Gino Domenighini. Ma poi nella sua Alassio, con un gruppo di amici, si autoprodusse, disegnò e diresse L’ultimo sciuscià, piccolo capolavoro del neorealismo di cartone che entrò giustamente nella storia del cinema italiano. Malgrado un esordio così personale, non riuscì negli anni a lavorare sempre a propri progetti. Si dovette arrangiare, come tanti animatori italiani. Sigle, pubblicità, lavori per conto terzi. Animò molti titoli di testa, da Tipi da spiaggia a Ti ho sposato per allegria a Little Rita nel West, disegno un inserto animato meravigliosa per il varietà di Renato Rascel Attanasio cavallo vanesio, lavorò a molti Caroselli per la Incom e la Recta Film.

     

    giusti e 'gibba' giusti e 'gibba'

    Per la rubrica Intermezzo, contenitore pubblicitario di Rai 2 ricordiamo la bellissima serie di Motorino. Infaticabile, collaborò a molte produzioni della Corona Cinematografica e dello studio Lodolo. Non fu fortunato con il lungometraggio, né con Il nano e la strega, che non firmò, né con altri progetti. Ma le animazioni erotiche di Scandalosa Gilda ne rivelano una mano di grande talento e di grande sperimentazione. Modesto come molti animatori, era uno dei pochi a poter raccontare la storia del nostro cinema che aveva vissuto in prima persona.

     

    Premiato lo scorso agosto dalla Scuola di Animazione del Centro Sperimentale a Torino, lo andai a trovare a Alassio e mi stupì la lucidità nel ricordare persone e progetti del nostro cinema a cavallo della guerra, un Pinocchio mai fatto a cui aveva collaborato, ad esempio, gli anni di Rubino. Lucidità che, purtroppo, non aveva più nella vita di tutti i giorni. Devo dire che Gibba per me è stato come un padre e molto mi ha insegnato nel corso degli anni. Soprattutto a quanto difficile fosse stato per i ragazzi della sua generazione, cresciuti nel sogno del disegno e dell’animazione, cercare degli spazi per esprimersi. Gibba lo fece con grazia e eleganza, non illudendosi troppo dei riconoscimenti da parte della nostra industria. Ci lascia una valanga di disegni che spero il Comune di Alassio o qualche museo del cinema non vorranno disperdere.    

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