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    ‘QUERELARE SORRENTINO? GLI FAREMMO PUBBLICITÀ’: GLI AVVOCATI DI SILVIO SONO RASSEGNATI - RENATO FARINA: ‘I SUOI FILM SONO VILE ACCANIMENTO. SILVIO DA APPENDERE GOCCIOLANTE COME UN TROFEO DEGNO DI QUESTI INTELLETTUALI CANNIBALI, STIMATI ALL'ESTERO PERCHÉ CONFERMANO GLI STRANIERI NELLA LORO SUPERIORITÀ RAZZIALE VERSO L'ITALIANO CHE SI SCEGLIE PER LEADER L'OSCURITÀ E IL VIZIO E VI SOGGIACE CON VOLUTTÀ. UN’OPERAZIONE DA BECCHINO’


     
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    Il primo teaser di ''Loro'' di Paolo Sorrentino

     

     

    1. LEGALE CAV, QUERELA SORRENTINO? RISCHIO PIÙ PUBBLICITÀ

    loro veronica lario by paolo sorrentino loro veronica lario by paolo sorrentino

    (ANSA) -  "In alcuni casi iniziative di questo tipo danno maggiore pubblicità di quella che si dovrebbe dare". Così uno dei legali di Silvio Berlusconi, l'avvocato Federico Cecconi, ha commentato con l'ANSA l'eventualità di un'azione legale sul nuovo film di Paolo Sorrentino 'Loro', non ancora uscito e di cui è apparso ieri il 'teaser trailer'. "E' prematuro - ha chiarito - fare valutazioni ora, vedremo, ne riparleremo". Ad ogni modo, il legale ha ricordato che l'ex premier non prese alcuna iniziativa per 'Il Caimano' di Nanni Moretti.

     

    L'avvocato Cecconi - che assiste il leader di Forza Italia nel procedimento 'Ruby ter' che lo vede accusato di corruzione in atti giudiziari perché, secondo i pm, avrebbe pagato il silenzio delle giovani ospiti delle serate ad Arcore - ha spiegato, prima di tutto, che "è prematuro fare valutazioni, vedremo, ne riparleremo tra qualche settimana". E ha aggiunto, poi, che "in alcuni casi iniziative di questo tipo", riferendosi ad eventuali azioni legali, "danno maggiore pubblicità di quella che si dovrebbe".

     

    loro berlusconi by paolo sorrentino loro berlusconi by paolo sorrentino

    Nelle prime immagini del film mostrate ieri ci sono party scatenati a bordo piscina, scene di sesso, una folla di ragazze che ancheggiano mentre Berlusconi (interpretato da Toni Servillo) fa il voyeur, una riunione istituzionale, le coppe sportive in bella vista in salotto, Veronica Lario (interpretata da Elena Sofia Ricci) triste e persino il barboncino Dudù.

     

    L'avvocato Cecconi, comunque, fa presente qual è sempre stata "tendenzialmente la linea" dell'ex Cavaliere, che non prese alcuna iniziativa legale quando uscì il film di Moretti che trattava sempre di Berlusconi. Dal punto vista teorico, poi, come è stato chiarito dal difensore, una volta che il film sarà uscito nelle sale si tratterà di valutare se il regista si è mantenuto nell'ambito del diritto di critica e della libertà di espressione artistica o se emergeranno profili diffamatori.

    loro berlusconi e il bunga bunga by paolo sorrentino loro berlusconi e il bunga bunga by paolo sorrentino

     

     

    2 - IL FILM SU BERLUSCONI È VILE ACCANIMENTO

    Renato Farina per “Libero quotidiano

     

    Trenta secondi di precipizio, giù giù nell' abisso, dove osservare il diavolo in bottiglia.

    Pura pornografia da scannatoio delle anime. Il porno toglie le mutande ai corpi. Qui si strappa con finta eleganza il velo alle coscienze, pretendendo di guardarne come Dio i recessi, ovviamente schifosi.

     

    loro il bunga bunga by paolo sorrentino loro il bunga bunga by paolo sorrentino

    In dettaglio. La nuca presa di sguincio, mentre osserva in una luce unta le donnine discinte che si agitano per esserne scelte, Dudù nel letto come Pasqualino marajà, Veronica in gabbia, vittima di un mostro. Si tratta del «teaser», l' unico ritaglio reso pubblico, con grancassa per far cassa, del nuovo film di Paolo Sorrentino intitolato «Loro». È imperniato su chi avete capito, conterrà il racconto del mondo interiore suo e della gente intorno a lui, per lo più tetramente sculettante.

    renato farina renato farina

     

    Insomma: Silvio Berlusconi nel tipico repertorio delle opere cinematografiche squartatrici del suo «io», da appendere gocciolante come un trofeo degno di questi cannibali che passano per intellettuali italici di rango internazionale. Cioè stimati all' estero, e tra essi primeggia Sorrentino. Ma perché? Perché conferma gli stranieri nella loro superiorità razziale verso l' italiano che si sceglie per leader politici l' oscurità e il vizio e vi soggiace con voluttà.

     

    TRENTA SECONDI

    sorrentino e scamarcio girano il film su berlusconi 7 sorrentino e scamarcio girano il film su berlusconi 7

    «Teaser» sarebbe quello che una volta si chiamava provino: è costituito da una sola scena, in cui si condensa l' opera. Trenta secondi, bastano e avanzano. Non servono a conoscere di più Berlusconi, neanche un po', ma sono utilissimi a capire chi sia e che sguardo abbia sugli altri il nostro osannatissimo cineasta da Oscar, Sorrentino appunto. Di lui sono noti, quanto a ritratti che ci riguardano, il film «Il Divo» (dedicato a Giulio Andreotti, 2008) e «La Grande Bellezza» (dedicato alla decadenza di Roma, della Chiesa, di tutto, meno che di lui stesso).

     

    sorrentino e scamarcio girano il film su berlusconi 6 sorrentino e scamarcio girano il film su berlusconi 6

    Le immagini hanno il loro fascino, il ritmo da calesse nelle dune al tramonto, ha una qualità che qui non osiamo discutere, non siamo del club di chi assegna le stelline ai film. Ma l' ammirazione è quella che si riserva a un serial killer, che bravo ad ammazzare la gente, che fascino quel punteruolo che scotenna i moribondi. Mi viene da inchinarmi alla superba arte della viltà, fatta di ghirigori perfetti dentro l' anima degli altri.

     

    sorrentino e scamarcio girano il film su berlusconi 3 sorrentino e scamarcio girano il film su berlusconi 3

    È come se Sorrentino iniettasse inchiostro purulento nella vita di questa Italia e dei suoi protagonisti, e poi volesse porgere a tutti l' occasione per riabilitarci schifando chi abbiamo voluto a governarci. In realtà più che altro ci schifiamo di questa operazione da becchino incravattato.

     

    BERLUSCONI SORRENTINO BERLUSCONI SORRENTINO

    Non discuto il diritto di farlo, guai. Mi limito a constatare - riguardo ad Andreotti e a Berlusconi - che questi ritratti sono scorticamenti di personalità che non possono difendersi. Immortalate nella cassa da morto di uno sguardo meschino, compiaciuto di sé, con una grammatica poetica che ignora il riguardo che si deve alla vita e soprattutto all' intimo degli altri, fosse pure per te il nemico, o addirittura Belzebù. Vale qualcosa la mia testimonianza?

     

    Non credo, al di là di casa mia. Ma permettetemi di fidarmi di me stesso: ho frequentato il Divo Giulio, vivendo con lui i dieci anni del processo e oltre: non era quello lì del «Divo». Sorrentino aveva usato ore e ore di colloquio con Cirino Pomicino, con altri che lo avevano frequentato, amato e odiato.

     

    sorrentino e scamarcio girano il film su berlusconi 11 sorrentino e scamarcio girano il film su berlusconi 11

    ANDREOTTI

    Ha estratto cose vere, dandole un senso opposto, in realtà ovvio rispetto alla vulgata corrente. Così Andreotti è un torvo e acutissimo corvo del potere, capace di tutto. E Berlusconi è un vizioso narcisista, erotomane egolatra, come nei peggiori articoli di Giuseppe D' Avanzo. Sorrentino dedica nel «teaser» questo dialogo. Voce di un ministro del Nord «Ma tu che cosa ti aspettavi? Di poter essere l' uomo più ricco del Paese, fare il premier, e che anche tutti ti amassero alla follia?».

     

    toni servillo nel ruolo di giulio andreotti in una scena del film il divo toni servillo nel ruolo di giulio andreotti in una scena del film il divo

    Voce di Berlusconi-Servillo (non ha nulla peraltro di lombardo) «Sì: io mi aspettavo proprio questo». L' io non difetta a Berlusconi, ma non è gonfio di gas esilarante, per favore.

    Noto questo: Sorrentino sguazza nella vecchiaia del prossimo, è come se ne odorasse-adorasse la morte. È ozioso il dilemma querela-non-querela che propongono agli avvocati di Berlusconi.

     

    Che querela a fare: tanto la perde. Con le mascalzonate è impossibile difendersi in questa Italia. Mi viene in mente una bella canzone di Francesco De Gregori, una risposta semplice da dargli: «Se credi di conoscermi non è un problema mio, guarda che ti stai sbagliando, guarda che non sono io». Il problema è che Sorrentino è Sorrentino.

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