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Barbara Acquaviti per “il Messaggero”
Non la considerano né una crociata, né una sorta di sovranismo a tavola. «Si tratta solo di rispetto dell' animale in quanto essere senziente», spiegano. La Lega è pronta a far approvare una legge che impone un cambio di regole alla macellazione kosher e halal, ovvero a quelle eseguite secondo i precetti della religione ebraica e musulmana.
A presentarla, lo scorso 31 agosto, è stata la senatrice ligure Stefania Pucciarelli. Ma un testo identico è stato depositato anche alla Camera dal suo collega di partito, Alex Bazzaro. Segno di una precisa volontà che la legge abbia il via libera.
Di fatto, si cancellano tutte le deroghe finora concesse per le macellazioni rituali: il che vuol dire che nulla, neanche questioni religiose, potranno evitare che l' animale venga prima stordito per evitargli sofferenze. È questo, infatti, quello che prevede la legge italiana, in linea con l' Unione europea.
LA DIRETTIVA
Nel 2013 è entrata in vigore una direttiva relativa alla protezione degli animali durante l' abbattimento. Viene tuttavia concesso il diritto agli Stati membri di stabilire delle eccezioni per motivi religiosi.
Ci sono per scempio Paesi in cui la macellazione rituale è proibita come Polonia, Danimarca, Norvegia, Svezia, Islanda, Lituania, Belgio e Svizzera. Se una mediazione è stata trovata altrove - è il ragionamento della Lega - allora può essere trovato anche qui da noi.
Come a dire: non è una questione di rispetto della cultura altrui ma di volontà politica.
Sia per la religione ebraica che per quella islamica, tuttavia, perché la carne possa essere consumata deve essere osservata una precisa tecnica, che non prevede, appunto, lo stordimento dell' animale.
Va anche detto che la legge alimentare ebraica richiede che gli animali destinati al macello, oltre a dover essere perfettamente sani, debbano essere trattati con rispetto e compassione, dunque che vengano evitati atti finalizzati a maltrattarli o a spaventarli.
Il disegno di legge targato Lega prevede quindi l' applicazione delle norme della legge e del regolamento anche alle cosiddette macellazioni rituali'. Nella relazione introduttiva la senatrice Pucciarelli spiega che senza dubbio le differenti tradizioni culturali devono avere adeguato riconoscimento ma che allo stesso tempo le tradizioni culturali non possono prevaricare il rispetto dei valori fondamentali riconosciuti dalle norme europee primarie e condivise dalla cultura comune.
Un articolo della legge mira poi a tutelare il diritto alla libertà di scelta del consumatore e a garantire la trasparenza e per questo viene stabilito l' obbligo di etichettare la carne in base alla tipologia di macellazione.
IN LIGURIA
La battaglia della senatrice Pucciarelli ha per la verità origine qualche anno fa, quando da consigliera regionale in Liguria presentò un ordine del giorno per chiedere maggiori controlli in occasione della festa del Sacrificio.
Contro il rituale islamico, che si celebra sacrificando un ovino, un caprino, un bovino o un camelide rievocando le gesta di Abramo, bloccato mentre cercava di sacrificare il figlio Ismaele, si è schierato più volte il leader della Lega, Matteo Salvini.
Centinaia di migliaia di bestie sono macellate senza pietà, ha twittato quest' anno in occasione delle celebrazioni. Anche per questo la senatrice Pucciarelli è sicura di avere dalla sua parte i vertici della Lega.
Tuttavia, la legge vigente già impone - anche per queste occasioni - il rispetto di una serie norme igienico-sanitarie per cui non è previsto alcun tipo di deroga.
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