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    ORO, INCENSO E MIRREN - L’ATTRICE PREMIO OSCAR, HELEN MIRREN, INDAGATA DALLA PROCURA DI LECCE PER PER ABUSI EDILIZI NELLA SUA MASSERIA IN SALENTO - LA POLIZIA PROVINCIALE AVREBBE RILEVATO LA DEMOLIZIONE DI ALCUNI MURETTI CHE, SECONDO IL PROGETTO, SI SAREBBERO DOVUTI RISTRUTTURARE E NON RICOSTRUIRE


     
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    Giuseppe D. Vernaleone per www.ilgiornale.it

     

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    Il relax, la “regina” Helen Mirren, da anni se lo gode nel Sud d’Italia. Tra un film ed un Oscar la coltivazione di melograni e le battaglie anti xylella ma ora dovrà dedicarsi alle tesi difensive per provare di non aver commesso gli abusi edilizi che le vengono contestati.

     

    Dal mondo del cinema alle bellezze del Salento da lei apprezzate, tanto da indurla ad acquistare una masseria cinquecentesca a Torre Nasparo, agro del comune di Tiggiano in provincia di Lecce ed uno dei posti più suggestivi della parte orientale della costiera. Un esposto in Procura hanno determinato l’iscrizione nel registro degli indagati dell’attrice settantatreenne e del marito, regista americano, Taylor Edwin Hackford.

     

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    Si dovranno difendere dalle ipotesi di non aver commesso alcun abusi edilizi nella propria dimora salentina, non aver deturpato bellezze naturali e di non aver iniziato i lavori in difformità, od in assenza, delle autorizzazioni in aree sottoposte a vincolo paesaggistico ed idrogeologico.

     

    La masseria acquistata anni fa si trova in una zona particolarmente nota per la bellezza delle scogliere sul mare ed all’interno del Parco Naturale della costa Otranto-Santa Maria di Leuca. Indagati assieme all’attrice inglese ed al marito/regista americano, il titolare dell’impresa per la ristrutturazione ed il direttore dei lavori.

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    La polizia provinciale avrebbe rilevato la demolizione di alcuni muretti che, secondo il progetto, si sarebbero dovuti semplicemente ristrutturare e non ricostruire. Gli agenti evidenzierebbero che, il metro e venti dell’altezza originale, sarebbe diventato pari a tre così come, i coniugi Mirren/Hackford, avrebbero effettuato una non prevista modifica di alcuni terrazzamenti. Ipotesi di reato rispetto al progetto presentato ed ora, dalla difesa degli Ulivi, come ambasciatrice di questi, alla difesa in Procura con meno relax salentino.

     

     

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