• Dagospia

    POSTA! - I TG RAI MOSTRANO DI NON CONOSCERE L’ITALIANO, UTILIZZANDO CON SUPERFICIALITÀ IL VERBO “EVACUARE” - SI PARLA DI SUPER INGEGNERI ESPERTI COSTRUTTORI DI PONTI CHE CROLLANO DOPO 50 ANNI. MA GLI INGEGNERI DELL'ANTICA ROMA CHE CI HANNO LASCIATO PONTI DA 2000 ANNI, PRESSO QUALE UNIVERSITÀ STUDIAVANO?


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

     

    Lettera 1

    CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA

    Perfino i telegiornali della Rai mostrano di non conoscere l’italiano. Sbagliano con allegria e indifferenza. “Evacuare” significa solo “Svuotare” (1) e nient’altro. Per cui fa ridere sentire che dopo il crollo del ponte di Genova sono stati evacuati, cioè svuotati, i cittadini delle case vicine. Si doveva dire “Le case vicine sono state evacuate, cioè svuotate”. Ma dove la comunicazione è professionale nessuno conosce queste regole? Tutto degrada in questo paese. Auguri.

     

    (1) TRECCANI - evacüare v. tr. [dal lat. evacuare, der. di vacuus «vuoto»] (io evàcuo, ecc.). – 1. Rendere vuoto, sgomberare un luogo con l’andarsene via tutti: fu dato ordine a tutti gli abitanti di e. la zona; la città è stata completamente evacuata in seguito all’alluvione.

    Giuseppe Alù

     

    CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA

    Lettera 2

    Fatti due conti, Pansa, nei suoi fin qui 12 anni di pensionato a 4mila euro al mese, ha già incassato 600mila euro. Niente male. E' così sicuri di aver versato per questa cifra? 

    AP

     

    Lettera 3

    Caro Dago, tra i soccoritori dei Benetton a "Repubblica", "Messaggero", "La Stampa" e "Corriere della Sera" puoi aggiungere i titolati professori universitari che sono chiamati ad esprimere un parere sul crollo. Ieri in un'intervista televisiva (non ricordo se sulla Rai) un tal prof. Mancini del Politecnico di Torino ha detto che il ponte è venuto giù per il vento.

    Ale.

     

    Lettera 4

    RITA BORSELLINO AL VOTO PER LE PRIMARIE A PALERMO jpeg RITA BORSELLINO AL VOTO PER LE PRIMARIE A PALERMO jpeg

    Caro Dago, spiace che sia morta. E sarà pure stata una donna intelligente, capace e onesta, ma cosa c'entrava Rita Borsellino, una farmacista, con la lotta alla mafia? Solo perché era sorella del famoso magistrato Paolo? Allora lui, parimenti, avrebbe potuto sostituire la sorella in farmacia senza destare alcun turbamento in chi era alla ricerca della medicina o del rimedio migliore?  Solo in Italia succede che i parenti di chi fa una tragica fine diventino famosi senza alcun merito se non quello di avere lo stesso cognome di chi non c'è più. 

    P.F.V.

    madonna madonna

     

    Lettera 5

    Caro Dago, Madonna compie 60 anni. Ha tanto rotto le palle con le sue provocazioni che pensavo fosse   sul Pianeta già da 90!

    Arty

     

    Lettera 6

    Dago, Mentana non ha completato la filippica "In uno Stato di diritto di fronte a una sciagura prima si accertano le cause, si verificano le responsabilità civili e penali, si agisce in giustizia e poi si prendono le decisioni conseguenti - (intanto il popolo può continuare a essere mandato al macello)- Mentana non è per il populismo, si segue la via burocratica, il pensiero maistrem.

    LEVA OBBLIGATORIA LEVA OBBLIGATORIA

    Roberto

     

    Lettera 7

    Caro Dago, basta con questa stronzata ottocentesca del servizio di leva. Davvero un anno a lustrare stivali in Molise può cambiare la vita a qualcuno? Con i soldi spesi per vitto, alloggi, divise, mezzi, armamenti ed appalti alla solita maniera, si può pagare un master all'estero a ciascun militaretto di truppa. E se qualcuno prova fastidio a dare tutti questi soldi alle università straniere solo perché sono migliori delle nostre, allora si può fare un fondo per prestiti infruttiferi agli studenti, così i fondi tornano a casa. Ci sarà pure un motivo se tutto il mondo fa così. Marcette ottocentesche, ma dai...

    Igor

     

    Lettera 8

    Caro Dago, anch'io ho notato che ieri sera, 14 agosto, nè il TG3 delle 19 nè il TG1 delle 20 sono riusciuti a nominare il nome Benetton. Sempre e solo la misteriosa e vaga Società Autostrade. Ma che razza di informazione è? Spero proprio che grillini e leghisti facciano pulizia, la misura è colma.

    gilberto benetton gilberto benetton

    Ciao Patrizia

     

    Lettera 9

    "La Stampa" contro i Benetton: non è che gli Agnelli (che non vedono l'ora di liberarsi di questa volgare attività di produzione di auto) vogliono proporsi in sostituzione?

    Chiedere a Prodi come si fa.

    Saluti, michele.

     

    Lettera 10

    Ma il progettista del ponte crollato a Genova é lo stesso che ha progettato il Rana Plaza in Bangladesh in cui sono morte 1300 persone che producevano (sottopagati) magliette per i Benetton?

    Gigi

     

    TOSCANI BENETTON TOSCANI BENETTON

    Lettera 11

    Dago, si parla di super ingegneri esperti costruttori di ponti che crollano dopo 50 anni. Ma gli ingegneri dell'antica Roma che ci hanno lasciato ponti da 2000, presso quale università studiavano?

    Roberto

     

    Lettera 12

    Caro Dago,

    leggere il tuo sito sta diventando superfluo perché per sapere la verità è sufficiente seguire i tre tg di sinistra (Tgcom, Rai3 e Sky) più quelli neutri (Tg1 e Tg2: ???) sapendo che essa (la verità) è esattamente l'esatto contrario di quello che dicono.

    Il ponte, il ponte, il ponte...beh, sicuramente i Benetton's tenteranno di assumere il Prof. Brencich come perito di parte per addossare tutto a Morandi e, indovinate un po', chi guidava il governo che ha privatizzato le autostrade? e Telecom? altro regalo agli amici chic a mero titolo di principio!!!

    Michele

     

    TOSCANI BENETTON TOSCANI BENETTON

    Lettera 13

    gentile Dago , leggo che "Autostrade per l'Italia" propone , con area disponibile , di rifare il ponte in CINQUE mesi ; forse sarebbe stato più intelligente rifare e rinforzare i tiranti , come già fatto per il pilone a Ovest , in progressione sugli altri due piloni , da subito dopo aver acquisito la concessione di gestione della tratta ; leggere ora di queste farsesche dichiarazioni , mi fa pensare ai modi gestionali di altre multinazionali che ci avvelenano in nome del dividendo ! gian trevi

     

    Lettera 14

    Egregio signor Dagospia, mi piacerebbe conoscere la storia. Quando e perchè le autostrade vennero assegnate in concessione a soc. Atlantia? Chi furono i politici, che con scelta oculata, concordarono l'esternalizzazione della gestione rete autostradale (credo di proprietà pubblica)?

    Con stima

    Carlo Negri

     

    Lettera 15

    autostrade benetton autostrade benetton

    Ma i Di Maio e Toninelli che se la prendono con tutti gli altri x il crollo del ponte a Genova, non hanno niente da dire al loro padre spirituale tale Beppe Grillo che si è opposto al progetto GRONDA , che avrebbe scaricato parte del traffico dal  ponte al nuovo tracciato? Forse non sarebbe accaduta la tragedia

    Riccio

     

    Lettera 16

    Caro Dago, ponte Morandi. "C'era uno scambio di informazioni continuo sulle condizioni del viadotto", fanno sapere dallo staff del ministero di Danilo Toninelli. E allora se il Ministro sapeva della fragilità della struttura perché non ha  vietato il transito per motivi di sicurezza?

    Rob Perini

     

    Lettera 17

    Toscani autostrade benetton Toscani autostrade benetton

    Caro Dago, ma se i grillini erano tanto edotti sulla pericolosità del Ponte Morandi, e visto che Di Maio si vanta di non aver mai preso un euro dai Benetton, perché non l'hanno chiuso al traffico? Toninelli spieghi agli italiani: perché il viadotto non è stato chiuso?

    A.Reale

     

    Lettera 18

    Spett.le Dagospia, con riferimento alla tragedia di Genova mi chiedo come mai in Italia la maggior parte degli edifici pubblici (ponti, ospedali, scuole, stazioni ferroviarie etc. etc.) sono vecchi e fatiscenti mentre le sedi delle banche, assicurazioni, multinazionali, sono palazzi signorili situati nei centri delle città oppure sono dei grattacieli scintillanti e pulitissimi?

    Grazie e cordiali saluti!

    Davide De Santis

     

    Lettera 19

    Caro Dago, i Benetton hanno fatto sapere che, qualora il governo volesse revocare le "loro" concessioni autostradali, dovrebbe in ogni caso pagare somme stratosferiche. E, in effetti, anche se nessuno al momento ha ancora visto il testo degli atti di concessione - secretati, forse per la vergogna, dai governi, tutti Pd o ulivisti, che le hanno approvate, sottoscritte e prorogate - parrebbe proprio che si tratti di contratti-capestro, che prevedono laute compensazioni per i concessionari anche nel caso di recesso conseguente a loro gravi inadempienze.

     

    Benetton fiumicino Benetton fiumicino

    Resta, se il governo avrà il coraggio di intraprenderla, un'altra strada: modificare le concessioni per mezzo di una legge apposita. Certo, si inciderebbe su dei diritti quesiti: ma, nel momento in cui si discute seriamente di ridurre centinaia di migliaia di pensioni che, nella maggioranza dei casi, solo il delirio pauperista di qualche pentastellato può definire d'oro, non si dovrebbe esitare ad intervenire sulla cuccagna autostradale elargita a pochi paperoni da governanti che preferisco non definire (anche per non rischiare di prendermi una querela).

    Federico Barbarossa.

     

    Lettera 20

    Caro Dago, con il naturale cordoglio per le vittime e vicinanza a tutti i convolti nel crollo del ponte di Genova, bisogna dire che il governo e i suoi partiti di sostegno hanno avuto una gran botta di culo. Stanno gestendo la cosa, privi da condizionamenti con le varie consorterie di potere, che se domani andiamo alle elezioni prendono il 70%.

     

    E furbi dell'opposizione? I vari detentori dell'intelligenza nazionale? Nulla ...assenti totalmente. Forse appollaiati su di un albero a gufare? Invece di sfruttare le contradduizuioni di Grillo &C sulla famosa variente e le varie dichiarazioni in cui il sito grillino diceva che il ponte non sarebbe mai crollato? Totalmente assenti e questa è la conferma che sono degli incapaci totali.

    Grazie e un saluto al mitico Dago

    Carlo

     

    fratelli benetton fratelli benetton

    Lettera 21

    Caro Dago, gli urinatoi di Notre Dame sembrano progettati anche per un utilizzo alternativo a quello previsto. Una volta che uno si è posizionato, infatti, non è detto che debba per forza far pipì. Può anche dedicarsi ad altri piaceri della vita mentre osserva passare intere comitive di carinissime turiste che durante i mesi estivi, quanto ad abbigliamento, non lasciano certo molto spazio all'immaginazione.

    Andrea Parenzan

     

    Lettera 22

    Caro Dago,

    la diatriba relativa ad un eventuale pagamento di una penale "monstre" alla società Autostrade nel caso di revoca della concessione si può esaurire in poche semplici considerazioni.

    1) Chi ha redatto a suo tempo il contratto di concessione tra lo stato e la società autostrade?

    2) Alla clausola contrattuale "Revoca della concessione" (obbligatoriamente presente in qualunque contratto che si rispetti... anche in quello fatto con un fruttivendolo per capirci) cosa hanno scritto?

    fratelli benetton fratelli benetton

    3) Possibile che non sia stata prevista una risoluzione del contratto con la dicitura classica "per colpa grave o per inadempimento"?

    4) Qualora non sia stata prevista quali responsabilità a carico del soggetto che ha redatto il contratto evidentemente "con i piedi"?

     

    Direi che il nostro buonsenso farebbe semmai pensare al pagamento di un risarcimento del danno da parte della società Autostrade allo stato e non il farsesco indennizzo di 15-20 miliardi ai Benetton per risoluzione anticipata del contratto...Per quanto ancora possono continuare a prenderci per il culo? Non è che con i potenti mezzi a tua disposizione puoi verificare?

    Grazie!

    Albert

     

    Lettera 23

    Caro Dago,

    fratelli benetton fratelli benetton

    nel servizio sul TG1 sera, in merito alla (non) manutenzione sulle nostre strade - a seguito della tragedia di Genova - si è parlato tanto delle mancanze di Anas (con tanto di grafici) e praticamente nulla in merito alle gravi mancanze dei concessionari privati (in questo caso Benetton). Un caso?

    Grazie,

    Felice P.

     

    Lettera 24

    Caro Dago, la mamma del giovane ricercatore di filosofia chiede aiuto a Mattarella per gli insulti ricevuti dal figlio, che ha denunciato l'episodio "razzista" del capotreno. Ma adesso cossa vorrà, pure la scorta per il pargolo? Mi chiedo piuttosto se, essendo a quanto pare un pendolare abituale, lo stesso si sia mai esposto denunciando gli episodi di violenza verbale, se non fisica, di "umanità varia" contro i capitreno, che sono, apparentemente, giornalieri.

     

    Io (che non viaggio quasi mai in treno), in quelle poche volte che mi è toccato ho regolarmente assistito a episodi di "umanità" colta in flagranza di mancato pagamento, che sempre e comunque ha attaccato briga verbale (non ho mai assitito a violenza fisica, devo dire, ma pare che anche quella non manchi) col controllore che glielo faceva notare. Il buon samaritano si è mai spinto, in questi casi, a spiegare a questa gente le regole per una buona convivenza?

     

    E " i principali valori in cui crede e per cui ha lottato tutta la v ita" la mammina non includono il rispetto delle regole civili, ad es. il pagamento di un servizio quale è il treno, l'astenersi dal molestare passaggeri, rubare ecc.? Guardi pure la pgliuzza nell'occhio del capotreno, ma mi raccomando, ignori la trave nel suo occhio.

    BENETTON TOSCANI BENETTON TOSCANI

    The boss

     

    Lettera 25

    Caro Dago, Tutti se la prendono con Morandi e suoi ponti dimenticando che negli anni '60 l'acciaio in Italia era un grosso problema e risorsa scarsa al punto che le 500 avevano la capotte in tela per risparmiare questo prezioso materiale. E' chiaro che usare il cemento era di moda...se ora ci possiamo permettere l'acciaio è anche perchè abbiamo costruito un sistema acciero che qualcuno vuole smantellare... Saluti Raffaele

     

    Lettera 26

    Caro Dago, cara redazione,

    sono un farmacista di paese, oggi Ferragosto 2018 sono di turno, quasi non ho clienti e mi prendo il tempo per scrivervi. A proposito di Beppe Grillo (articolo da voi rilanciato ieri, 14 ago 2018 alle 08:42) e dell'omeopatia, che non ha basi scientifiche. Il simpatico e buono Beppe Grillo, fondatore e guida spirituale e materiale del Movimento 5 Stelle, chiede a farmacisti e medici di NON prescrivere e NON vendere prodotti omeopatici, dice perché ci sono "fortissimi dubbi sulla loro efficacia da parte del mondo scientifico".

    omeopatia per animali omeopatia per animali

     

    Ora caro Grillo, è evidente che se non ci sono studi di fase tre (studi di fase tre vuol dire studi scientifici di efficacia condotti su un numero molto elevato di persone) in doppio cieco (doppio cieco è un modo di condurre lo studio in cui né il medico né il paziente sanno se il paziente sta ricevendo dal medico il medicinale o un prodotto innocuo: il metodo serve per non influenzare i risultati dello studio) vuol dire che l'omeopatia non serve a nulla!

    OMEOPATIA 1 OMEOPATIA 1

     

    Non comprendo il motivo per cui in base alla scienza si debba evitare di consigliare l'omeopatia, e poi si trascuri la scienza per inventarsi che i vaccini non funzionerebbero.

    Dopodiché, dal momento che il Movimento da lei fondato e spiritualmente e materialmente diretto è ora al governo ed esprime il ministro della Salute, ci sono due cose che lei e il suo ministro e il suo governo potete fare:

     

    1 - in nome dell'efficacia scientifica, rendere obbligatori i vaccini (e togliere questa incredibile sciocchezza dell'autocertificazione sanitaria); e

    2 - richiedere ai prodotti omeopatici, prima della loro immissione in commercio, le stesse prove di efficacia, che devono fornire i farmaci diciamo "normali"! A quel punto vedrà che non ci sarà più in commercio un solo prodotto omeopatico!

    Non ci vuole un genio, caro Beppe Grillo!

    Affettuosi saluti,

    Dr. Giancarlo Nicòli, farmacista

     

    PRECARIATO PRECARIATO

    Lettera 27

    Caro Dago, l'articolo di Repubblica sul lavoro flessibile è straordinario.. sorvolo sul veloce riferimento (ovviamente critico, superfluo e non attinente) sul reddito di cittadinanza, ma la notiziona che ha scoperto la giornalista, va detto in un mare di melassa filo giapponese, è che se un lavoratore è pagato ad ore, presumibilmente senza alcun altra garanzia contrattuale, sarà portato ad andare al lavoro anche senza che gli diano orari o compiti prestabiliti... Che scoperta, brava!!!! Non volevo deluderla, ma succede anche in Italia a chi lavora nelle cooperative, fa stage non retribuiti, è in nero ecc,; non bisogna andare nel lontano oriente.. si chiama "precariato" e la sinistra, che una volta votavo e che oggi è o morta o agonizzante, ha contribuito ad aumentarlo ed a rafforzarlo...

     

    Diverso sarebbe stato se tutti i lavoratori (non solo i 2 assunti, ma tutti e 5) avessero avuto lo stesso rendimento da assunti a tempo indeterminato...Aspetto il prossimo articolo in cui scoprirà che vivere in un regime semi dittatoriale come quello di Putin o di Erdogan riduce di molto le possibili critiche a livello sociale e le inchieste giornalistiche..

    buona estate

    Steve Harris

     

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