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    “MA ORA CHE SUCCEDE? PERDO QUESTO FIGLIO?” IL DRAMMA DEL MARITO TRADITO DELL’INFERMIERA DI PRATO CHE HA AVUTO UNA STORIA CON UN 14ENNE A CUI DAVA RIPETIZIONI - IL FIGLIO, DI CINQUE MESI, POTREBBE NON ESSERE SUO MA DEL RAGAZZINO: HA GIÀ ACCOMPAGNATO LA MOGLIE IN QUESTURA A FIRMARE IL CONSENSO PER PRELEVARE AL NEONATO IL DNA E GIÀ DOMANI ARRIVERANNO I RISULTATI DEFINITIVI SULLA PATERNITÀ - NELLO SMARTPHONE SONO STATI TROVATI DEI MESSAGGINI DELLA DONNA IN CUI C’E’ SCRITTO… - COSA AVREBBERO SCRITTO SE A METTERE INCINTA UNA 14ENNE FOSSE STATO UN PROF?


     
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    Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”

     

    SESSO A SCUOLA SESSO A SCUOLA

    «Ma ora che succede? Lo perdo, questo figlio?». Sono le uniche parole pronunciate da un uomo incredulo, disperato. È il marito dell' infermiera indagata dalla Procura di Prato per violenza sessuale su minore. Sua moglie è stata denunciata lunedì scorso dai genitori di un quattordicenne, dopo che il ragazzo ha raccontato loro una storia pazzesca: la donna che gli faceva ripetizioni d' inglese a domicilio, l' infermiera pratese di 35 anni, cinque mesi fa avrebbe partorito un bimbo avuto proprio con lo studente. Sarebbe stata lei stessa a dirlo al ragazzino, prima che smettessero di vedersi.

     

    SESSO CON L'INSEGNANTE SESSO CON L'INSEGNANTE

    Così, il marito dell' infermiera ora vive questo dramma parallelo, di cui non sembra curarsi nessuno. Lui spera naturalmente che niente sia vero. Venerdì scorso ha accompagnato la moglie in Questura a firmare il consenso per prelevare al neonato il dna e già domani arriveranno i risultati che accerteranno di chi è la paternità. Intanto, però, comunque vada, lui il piccolino lo sente suo e non solo perché l' ha già riconosciuto all' anagrafe. Da cinque mesi, insieme alla moglie, lo coccola, lo nutre e lo addormenta.

     

    Perciò, al di là di tutto, oggi è una la sua preoccupazione: «Ma lo perdo il figlio?», ha ripetuto l' altra sera ai poliziotti. L'accusa nei confronti di sua moglie è pesantissima, malgrado lei continui a dichiararsi innocente e anche ieri al suo avvocato, Mattia Alfano, abbia ripetuto la volontà di essere ascoltata dagli inquirenti. Forse oggi stesso ci sarà l' interrogatorio.

    SESSO CON MINORENNI SESSO CON MINORENNI

     

    «Voglio incontrare i genitori del ragazzo, voglio parlare con loro», ha chiesto la donna per dimostrare la sua buona fede. Ma il legale l'ha dissuasa dal farlo, consigliandole di chiarire prima tutto davanti al procuratore Giuseppe Nicolosi. Intanto, gli uomini della Squadra mobile di Prato, diretti da Gianluca Aurilia, continuano a setacciare i telefonini dell'infermiera e del ragazzino, a caccia di riscontri.

     

    Sono stati trovati dei messaggini di lei. Il tenore non è scabroso: «Dove sei?»; «Rispondimi»; «Perché non rispondi?». Tradiscono un' ansia che potrebbe anche somigliare a un' ossessione amorosa. Nella loro chat, comunque, non ci sono cuoricini o altri segnali compromettenti. Forse, però, molti messaggi potrebbero essere stati cancellati. Se così fosse saranno presto recuperati nella memoria dei cellulari.

     

    SESSO CON MINORENNE SESSO CON MINORENNE

    Il ragazzo, descritto da chi indaga come sportivo, atletico, all' apparenza più grande della sua età, ha raccontato che lei, la prof, non lo lasciava in pace. Anche questo ha scritto nella querela l' avvocato Roberta Roviello, che assiste i genitori. Presto sarà sentito in audizione protetta, alla presenza di uno psicologo.

     

    Intanto ha ricominciato a frequentare la scuola e pian piano sembra aver recuperato un po' di serenità. Anche l' infermiera, dice l' avvocato Mattia Alfano, ha ripreso la sua vita di sempre. Sperando che domani il verdetto del dna farà chiarezza almeno sulla paternità del bambino venuto al mondo cinque mesi fa.

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