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    UN MAREK DI GUAI - “PRIMA DEL BALLOTTAGGIO POTREBBE ESSERCI UN ATTENTATO DELL'ISIS PER SPINGERCI ALLE URNE CON LA PAURA E IL BISOGNO DI PROTEZIONE” - IL FILOSOFO MAREK HALTER: “QUESTE ELEZIONI HANNO SEGNATO LA FINE DEL PARTITO SOCIALISTA: HOLLANDE HA DELUSO I FRANCESI IN MANIERA SPROPORZIONATA”


     
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    Francesca Paci per “la Stampa”

     

    MAREK HALTER MAREK HALTER

    Ha votato di prima mattina, lo scrittore francese di origine polacca Marek Halter: al seggio nel quartiere parigino di Marais c' era molta gente, più giovani di quanti si aspettasse. Tira un sospiro di sollievo: non è finita dice, ma i primi risultati lo rendono «parzialmente» positivo.

     

    Il secondo turno dovrebbe essere Macron contro Le Pen: cosa dobbiamo aspettarci adesso?

    «Ho creduto fino all' ultimo che sarebbero passati Macron e Fillon. Ma devo ammettere che chi vuole la destra estrema resiste, è un quarto dei francesi. I socialisti inviteranno a votare Macron e lo stesso farà Fillon. Andrà bene anche se è comunque un quadro problematico, perché gli elettori di Le Pen si sentiranno eroi, soli contro tutti».

    MARINE LE PEN MARINE LE PEN

     

    Come si combatteranno i due sfidanti? Finirà come nel 2002, tra Chirac e Le Pen padre?

    «Sì, alla fine sarà come nel 2002. Marine Le Pen cavalcherà l'antisistema, ripeterà che Macron è il candidato dell' establishment e dell' Europa. Per lui è più facile: deve unire il Paese contro la destra estrema».

     

    Teme colpi bassi, rivelazioni di scandali, influenze esterne?

    «Se intende influenze russe, come in America, no. Non ci credo. Mi aspetto piuttosto la pressione dell' Isis per spingerci alle urne con la paura e il bisogno di protezione, ossia un attentato».

    Marine Le Pen Marine Le Pen

     

    Le Pen è scesa rispetto a mesi fa. Quanto ha pesato il terrorismo?

    «Gli attentati non l'hanno aiutata, forse ha sottratto un 4% dall'elettorato di Fillon. Ma il suo ridimensionamento era fisiologico: magari ce la ritroveremo fortissima tra cinque anni ma oggi la società francese non è pronta per l'estremismo e lei, soprattutto all' ultimo, a partire dalla negazione della responsabilità francese nella deportazione degli ebrei, ha mostrato quanto fosse estrema. Anche la sua variante di sinistra, Mélenchon, non ha sfondato».

     

    Mélenchon è andato male, Hamon è andato malissimo. È la fine del partito socialista?

    francia emmanuel macron con brigitte francia emmanuel macron con brigitte

    «Di questo partito socialista sì. Vedremo se Valls saprà ricostruire il partito come ha fatto Schulz in Germania. Il problema è che Hollande ha deluso i francesi in maniera sproporzionata, gli elettori si aspettavano che fosse un nuovo Mitterrand e il risveglio è stato durissimo».

     

    Hollande si pronuncerà domani in favore di Macron?

    «Per Macron sarebbe molto meglio se tacesse. È orribile dirlo ma è così. Rispetto Hollande umanamente, ma è troppo gentile per fare il Capo di Stato».

    MACRON MACRON

     

    Che vinca o meno Marine Le Pen resterà sulla scena politica. La spaccatura della società francese continuerà a crescere?

    «Purtroppo sì e lo vedremo alle elezioni di giugno. Le Pen proverà a ottenere il più alto numero di deputati possibile anche per intralciare il presidente e ci riuscirà: per la prima volta avremo tanta destra estrema in Parlamento. D' altra parte oltre il 20% dei francesi l' ha votata e, se finirà come si prevede, il 7 maggio la voterà il 40%».

     

    PARIGI PARIGI

    Le società multi-culturali sono società multi-conflittuali ha ripetuto a più riprese Marine Le Pen. C' è qualcosa di vero?

    «Dimostrare che la Francia è l' opposto di questa immagine è compito di Macron. L' Isis di sicuro concorda con Le Pen».

     

    I giovani si sono divisi tra Le Pen e Mélenchon, politici opposti ma radicali e anti-Europa. Perché?

    PANICO A PARIGI UOMO ARMATO DI COLTELLO PANICO A PARIGI UOMO ARMATO DI COLTELLO

    «Marine Le Pen in particolare ha cavalcato la retorica anti-europea sottolineando che Bruxelles ci toglie la libertà di essere noi stessi: un tema a cui i giovani sono molto sensibili».

    Jean-Luc Melenchon Jean-Luc Melenchon

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