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    “GLI SPAGNOLI SONO PIÙ RICCHI DEGLI ITALIANI” - IL FONDO MONETARIO CERTIFICA IL MAGGIOR POTERE D’ACQUISTO PRO CAPITE DEGLI SPAGNOLI CHE POSSONO COMPRARE BENI SUL MERCATO INTERNO PER UN VALORE DEL 3% SUPERIORE RISPETTO A CIÒ CHE POSSIAMO FARE NOI


     
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    Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

     

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    Christine Lagarde vede «più nuvole» sull' economia mondiale. La diffusione del protezionismo, innanzitutto. Poi l' aumento record, del debito mondiale. Il Financial Times , invece, ha movimentato il vertice del Fondo monetario con un' analisi elaborata «su dati del Fmi»: nel 2017 la Spagna ha superato l'Italia per potere d' acquisto pro capite.

     

    Sorpasso di misura: un cittadino spagnolo può comprare beni sul mercato interno per un valore del 3% superiore rispetto a ciò che può fare un italiano. Il Ft riproduce un grafico del Fmi, appena aggiornato con numeri che faranno discutere: gli spagnoli avranno un potere d' acquisto mediamente superiore del 7% rispetto agli italiani nei prossimi cinque anni. Dieci anni fa il rapporto era contrario: con gli italiani avanti del 10%.

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    Ci sono, anche altri indicatori sulla distribuzione delle risorse in un Paese. A cominciare dal prodotto pro capite: la semplice divisione della ricchezza per il numero di abitanti. Sulla base di questo parametro gli italiani precedono gli spagnoli del 13%.

     

    Rispetto all' ultima riunione dell' ottobre scorso, sembra cambiato soprattutto il clima politico, a causa della guerra commerciale innescata dalla Casa Bianca. La direttrice del Fmi prima sfuma il giudizio in un appello ecumenico: «Il protezionismo è dannoso, i governi dovrebbero starne alla larga». Poi offre «una piattaforma a Cina e Stati Uniti per discuterne». I dazi imposti dal presidente americano costringono a rivedere gli scenari.

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    Ancora Lagarde: «Riteniamo che le barriere non avranno un grande impatto sulla crescita.

    Ma erodono la fiducia nei commerci e la spinta agli investimenti. Commerci e investimenti sono i due motori della crescita». La numero uno dell' Fmi dedica un' aspra critica al primo ministro indiano Narendra Modi: «Presti più attenzione alle violenze sessuali sulle donne in India. Abbiamo visto casi rivoltanti». E un lasciapassare per i big della tecnologia, come Amazon: «Non è una buona idea imporre una frantumazione dei grandi gruppi. Quello che serve è più competizione».

     

    narendra modi giornata mondiale dello yoga 2015 7 narendra modi giornata mondiale dello yoga 2015 7

    Dai mercati arrivano segnali contrastanti. Il più importante di ieri riguarda il prezzo del petrolio che punta verso i 75 dollari al barile: la quotazione più alta dal 2014. Una dinamica alimentata dalla scelte da Opec e da Russia che continuano a ridurre l' offerta di greggio.

    Ieri, però, agli «Spring Meetings» del Fondo, si è discusso anche dell' urgenza dell' unione bancaria nella Ue. Il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan ha commentato i risultati elettorali in Italia: «Le riforme sono necessarie. Ma non abbiamo percepito l' aumento della disuguaglianza sociale».

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