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    IL GOVERNO HA L’ORO IN BOCCA - GENTILONI ESERCITA IL ‘GOLDEN POWER’ SU TELECOM ITALIA DOPO IL PASSAGGIO SOTTO IL CONTROLLO DI VIVENDI-BOLLORÉ: IL COMITATO DI COORDINAMENTO HA DEFINITO STRATEGICHE SPARKLE E TELSY. IL GOVERNO POTREBBE CHIEDERE RESTRIZIONI ALLA GOVERNANCE DI SPARKLE E LA SOCIETARIZZAZIONE DEGLI ASSET DI RETE FISSA MA POTREBBE ANCHE RICHIEDERE DI CONOSCERE I PIANI DI SVILUPPO E INVESTIMENTO DEL GRUPPO…


     
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    DE PUYFONTAINE BOLLORE DE PUYFONTAINE BOLLORE

     

    Fabrizio Massaro per www.corriere.it

     

    Il Governo ha esercitato il golden power su Telecom Italia, approvando il relativo provvedimento del presidente del Consiglio sui poteri speciali. «Abbiamo approvato il dpcm sulla golden power relativo a Tim e suoi contenuti saranno resi noti nel comunicato». Lo ha annunciato Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. L’annuncio ha avuto subito effetti negativi sul titolo Tim, che è risultato tra i peggiori a Piazza Affari. Alla chiusura delle contrattazioni il titolo ha segnato -1,10% a 0,756 euro.

     

    Poco mossa per buona parte della seduta, Tim ha invertito la rotta in Borsa dopo che il consiglio dei ministri ha autorizzato l’esercizio del golden power.

    Non è ancora noto quali saranno i poteri che il governo eserciterà. Il Comitato di coordinamento che ha svolto l’istruttoria sul caso ha definito strategiche Sparkle e Telsy. Il governo potrebbe chiedere restrizioni alla governance di Sparkle e la societarizzazione degli asset di rete fissa ma potrebbe anche richiedere di conoscere i piani di sviluppo e investimento del gruppo.

     

    gentiloni calenda gentiloni calenda

    Calenda, domenica parlando a «Mezz’ora in più» su Raitre: una golden power «equa ed equilibrata, non punitiva», senza immaginare lo scorporo di Sparkle da Tim. «Credo che vadano separate le due società. Dopodiché la proprietà può essere anche la stessa purché si rispettino determinate norme. Ho scritto all’Agcom chiedendo di studiare, come ha fatto l’Inghilterra, quali sono i possibili benefici e rischi dal non avere una rete separata dal punto di vista societario, non dal punto di vista della proprietà. Non mi interessa punire l’investitore straniero», ha aggiunto.

     

    Oltre alla decisione sull’applicazione del decreto golden power su Tim pende l’incognita della multa per mancata notifica dell’acquisizione del controllo di fatto da parte di Vivendi, che è arrivata al 24% del gruppo di tlc italiano. Il gruppo ha provveduto ad allinearsi con quanto deciso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri il 28 settembre ma ha anche precisato, su richiesta Consob, «di ritenere che nessuna notifica fosse dovuta e che continuerà a far valere le proprie argomentazioni nelle sedi competenti».

     

    AMOS GENISH AMOS GENISH

    Intanto è fissato per venerdì prossimo l’incontro tra Calenda e l’amministratore delegato di Telecom Italia, Amos Genish. Si tratta del primo incontro tra Genish e il governo italiano dopo la sua nomina al vertice della società avvenuta il 28 settembre scorso. Secondo quanto riferito dal sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, il governo italiano non sta al momento parlando con Tim per un possibile spin-off della rete. «Non ne sono a conoscenza», ha risposto Giacomelli in merito a potenziali colloqui tra azienda e governo su un possibile scorporo della rete o delle società considerate strategiche per la sicurezza, ovvero Telsy e Sparkle. Secondo il sottosegretario una eventuale fusione tra la rete di Telecom Italia e Open Fiber non potrebbe avvenire attraverso la politica o soldi pubblici. «È un processo industriale, avverrebbe attraverso il mercato», ha precisato Giacomelli.

    ANTONELLO GIACOMELLI ANTONELLO GIACOMELLI sparkle sparkle

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