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    IL MESSICO DEVASTATO DAL TERREMOTO - SISMA DI MAGNITUDO 7.1: OLTRE 200 MORTI MA L’AGENZIA SCIENTIFICA DEL GOVERNO USA STIMA CHE LE VITTIME POTEBBERO ARRIVARE A MILLEVENTI BIMBI E DUE ADULTI MUOIONO NEL CROLLO DI UNA SCUOLA DELLA CAPITALE – IN QUATTRO MILIONI AL BUIO – VIDEO


     
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    Da ansa.it

     

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    Un terremoto di 7.1 ha scosso il Messico: secondo il coordinatore nazionale della Protezione civile messicana, Luis Felipe Puente, le vittime accertate del sisma sono 248, di cui circa la metà nella capitale: 72 nello Stato di Morelos, 117 a Città del Messico, 43 nello Stato di Puebla, 12 nello stato del Messico, 3 in quello di Guerrero e uno in quello di Oaxaca.

     

    Una capitale, e un intero Paese, sotto shock. Nella prima notte dopo il fortissimo terremoto, Città del Messico conta i morti, mentre i soccorsi cercano disperatamente di salvare chi è rimasto sotto le macerie. Ma non c'è stato niente da fare per i bambini e una maestra rimasti intrappolati dentro una scuola: 20 i bimbi e due gli adulti morti nel crollo della scuola a Città del Messico. Il presidente messicano Enrique Pena Nieto, che nella notte ha visitato il collegio 'Enrique Rebasamen' della capitale, ha detto: "Sfortunatamente sono morti dei bambini. Sono stati trovati 22 corpi", due dei quali di "adulti", e ha ricordato d'altra parte che ci sono 30 bambini e otto adulti "dispersi".

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    Il bilancio della mega-scossa di magnitudo 7.1 è tragico e nel corso della notte non ha mai smesso di aggravarsi. Di ora in ora, gli aggiornamenti sono state costanti: la maggior parte dei morti nello stato di Morelas e a Città del Messico, oltre che a Puebla e negli stati del Messico e di Guererro.

     

    Sui tanti fronti dell'emergenza, l'aspetto centrale è quello di salvare chi è rimasto sotto i detriti dei tanti crolli in città: una quarantina, ha precisato il presidente Enrique Pena Nieto, tra i quali quello nella scuola 'Enrique Rebasamen' dove sono rimasti intrappolati anche dei bambini. Venti di loro sono morti insieme ad una maestra del collegio dal quale, riferiscono i media locali, una piccola di sei anni ancora intrappolata è riuscita a entrare in contatto via Whatsapp con i soccorritori.

     

    A sottolineare la lotta contro il tempo per scavare tra i detriti alla ricerca dei sopravvissuti è stato tra gli altri il sindaco Miguel Angel Mancera, che ha disposto lo 'stato d'emergenza' in tutta la città. Oltre agli uomini delle forze di sicurezza - tra i quali 3 mila miliari - tantissimi volontari hanno preso parte alle operazioni di soccorso fin da subito dopo la mega-scossa di ieri alle 13,14 (ore locali). 

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    Il rientro a casa di migliaia e migliaia di persone si è svolto in mezzo a numerose difficoltà e un clima caotico, tra l'altro per le fughe di gas e strade chiuse, molte delle quali senza semafori a causa dei black out, soprattutto nell'area del centro e del sud della capitale: in totale, circa 3,8 milioni di persone sono rimaste senza elettricità, 2 milioni a Città del Messico. "Ero in un bar prendendo un caffè nella zona di Prados de Coyoacan, è arrivata la scossa e sono stato letteralmente scaraventato fuori. In genere sono io a mantenere i nervi saldi, ma questa volta ho avuto tanta paura, sono stato confortato da chi mi stava vicino per strada", racconta all'ANSA Marcos Martinez.

     

    I commenti di tutti in città sono soprattutto due e mettono in luce i tratti fondamentali della scossa: ieri, la terra ha tremato in modo ancora più violento sia del devastante sisma del 1985 (10 mila morti, anche questo un 19 settembre) sia di quello dello scorso 7 settembre, che ha avuto un'intensità maggiore (8,2) e nel quale hanno perso la vita 100 persone.

     

     

     

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    2. TERREMOTO IN MESSICO

     

     

     

    Piera Matteucci per repubblica.it

     

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    LA TERRA terra ancora in Messico e torna la paura. Ad appena 12 giorni dal sisma di magnitudo 8.2 che a inizio mese ha sconvolto il Paese, causando almeno 98 morti, oggi un terremoto di magnitudo 7.1 della scala Richter è stato registrato a 12 chilometri a sudest di Axochiapan, nello stato di Morelos, circa 160 chilometri dalla capitale messicana.

     

    E si teme che anche questa volta le vittime saranno molte. Nello Stato di Morelos si parla di almeno 42 morti, mentre almeno cinque sono registrati a Puebla. Tra loro due donne sui 30 anni, che hanno perso la vita nel crollo di una parte della facciata di un edificio nel centro storico della città. A quanto si riferisce stavano camminando vicino alla cattedrale. Anche un uomo e una donna sono morti per il crollo di parti di edifici, uno dei quali ospita la Scuola normale dello Stato.

     

    Inoltre il governatore dello stato di Messico, che circonda a nordovest il distretto federale che ospita Città del Messico, ha detto che nel suo Stato ci sono almeno due morti.

     

     

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    A Città del Messico almeno 27 case o palazzi sono crollati o hanno subito danni di una certa importanza, secondo un primo bollettino diffuso dalle autorità municipali. Il responsabile della Protezione civile della capitale, Fausto Lugo, ha riferito che alcune persone sarebbero rimaste sepolte sotto le macerie di alcuni degli edifici.

     

    In diverse zone si sono verificate perdite di gas e sono divampati numerosi incendi. Il sindaco della capitale ha detto che alcune persone sono intrappolate negli edifici in fiamme.

     

    Ho visto cadere l'edificio, è parecchio alto, c'è molta gente dentro, non capisco perché non arrivino più aiuti", ha detto alla tv messicana una donna che vive davanti all'edificio crollato che si affaccia sulla strada Amsterdam angolo Laredo del quartiere Condesa.

     

    Crollato anche un tratto di autostrada tra la capitale e Acapulco, in prossimità di Cuernavaca. Nello Stato centrale di Puebla si segnala la caduta delle torri della Chiesa di Cholula. Anche nello Stato centrale di Morelos si registrano danni. Il governatore Graco Ramirez ha annunciato l'attivazione di servizi di emergenza. Le autorità hanno deciso di sospendere le lezioni in tutte le scuole e decine di pazienti sono stati evacuati dagli ospedali.

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    La forte scossa, che è stata registrata alle 13.14 ora locale, ha fatto oscillare i palazzi e migliaia di persone in preda al panico si sono riversate per le strade. Il sisma si è verificato poche ore dopo le celebrazioni per ricordare il terribile terremoto del 1985, che fece oltre diecimila vittime. E proprio per il 32mo anniversario della tragedia, nella capitale erano state organizzate alcune esercitazioni antisismiche con evacuazioni di massa.

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