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    IL PD STAVA PER MANDARE SOTTO IL GOVERNO SU BANKITALIA – LO SVELA UNA CHAT SU WHATSAPP TRA I DEPUTATI DEM E LA FINOCCHIARO: FINO ALL’ORA DI PRANZO (LA MOZIONE S’E’ VOTATA NEL PRIMO POMERIGGIO), GENTILONI ERA STATO TENUTO ALL’OSCURO DELL’INIZIATIVA DI RENZI CONTRO VISCO. POI HA CERCATO DI TAMPONARE I DANNI – PROCESSO AL CAPOGRUPPO ROSATO


     
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    Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

     

    renzi padoan gentiloni renzi padoan gentiloni

    Questa è la cronaca degli istanti in cui il Pd di Matteo Renzi mette all' angolo Paolo Gentiloni su Bankitalia, sfiduciando con una mozione il governatore Ignazio Visco. Un blitz racchiuso in uno scambio di messaggi di una chat WhatsApp ultra riservata tra la ministra Anna Finocchiaro - che gestisce la partita parlamentare - e alcune decine di deputati dem. Sono i minuti che precedono il voto. E già annunciano la bufera tra il Colle, Palazzo Chigi e il Nazareno.

     

    Martedì 17, ore 17:08. La chat dei deputati di rito orlandiano sta per esplodere. Scrive Marco Meloni: «Io così questa mozione non la voto». Non è il solo. «Ma che cos' è sta c...?», domanda un altro. Sono tutti in Aula, come Finocchiaro. Anche lei scrive, sono le 17.09. Deve tranquillizzare il gruppo, ma anche difendere le ragioni del governo, schiacciato sotto il pressing renziano: «Il testo è stato modificato - assicura - È stata una vera impresa».

     

    IGNAZIO VISCO E MARIO DRAGHI IGNAZIO VISCO E MARIO DRAGHI

    Si riferisce a una riunione dell' ufficio di presidenza dem che si è svolto alle 14. Lì Rosato annuncia l' intenzione di presentare una mozione pd su Bankitalia. Fino a quel momento erano in "scaletta" solo quelle delle opposizioni. Gentiloni, spiazzato dalla notizia, incarica subito Finocchiaro di mediare.

     

    Toniamo ai minuti cruciali. E alla chat. Il martellamento non si arresta. «Rosato è accecato dal renzismo - scrive la prodiana Sandra Zampa - E l' errore di oggi è lo stesso dei vitalizi. Corriamo dietro ai forcaioli a 5 stelle. Perché abbiamo paura. Per questo perderemo». E Finocchiaro, alle 17:10, mette agli atti: «È stata accettata anche un' ulteriore riformulazione proposta dal governo e che non era stata accettata da Rosato. Fidatevi».

    anna finocchiaro anna finocchiaro

     

    A cosa si riferisce la ministra? A due modifiche ottenute dall' esecutivo. La prima dopo l' ufficio di Presidenza delle 14, la seconda direttamente in Aula. A chiederla, alle 15.39, è il sottosegretario all' Economia Pier Paolo Baretta, per eliminare uno degli atti di accusa contro Visco sulla «prevenzione e gestione delle crisi bancarie».

     

    Nuovo salto in avanti, sempre alle 17:10. Meloni insiste: «Il testo che leggo contiene sempre la richiesta di una "nuova fiducia"». Alle 17:11 la ministra risponde a Meloni: «"Nuova" non sono riuscita, ma senza discontinuità non significa... ». Cosa intende? I parlamentari chiedono un altro ritocco per eliminare un passaggio sulla "nuova fiducia" necessaria per rilanciare Bankitalia.

    PIER PAOLO BARETTA PIER PAOLO BARETTA

     

    Finocchiaro ammette la sconfitta sul punto, ma aggiunge di aver sbianchettato la parte che reclamava "discontinuità". È un passaggio chiave, come si capirà nei minuti successivi, perché conferma che il Pd è tanto fermo sulle sue posizioni da minacciare di mandare sotto il governo.

     

    La chat ribolle. Scrive il deputato Carlo Dell' Aringa. «Apprezzo lo sforzo, ma non è stato sufficiente per evitare un errore». Finocchiaro alle 17:17 replica a un altro appunto chiarendo un dato centrale: «Proponi un' alternativa. Io avevo una mozione inaccettabile e l' ho resa accettabile per conto del governo col conforto di Gentiloni e Padoan».

     

    CARLO DELLARINGA CARLO DELLARINGA

    È una versione utile anche a valutare cosa sostenuto ieri da Renzi: «Il governo non era semplicemente informato: era d' accordo». Primo: per l' esecutivo la versione originale scritta del Pd è letteralmente «inaccettabile». Secondo: la ministra lima il testo, lo sottopone in fretta e furia a Gentiloni e Padoan nell' immediatezza del voto - e solo a dibattito parlamentare in corso - ottiene il loro «conforto ». Fino a ora di pranzo, però, il premier non sapeva nulla.

    inchino padoan1 inchino padoan1

     

    La chat è intasata di commenti. «Anna - rileva Antonio Misiani - non è in discussione il tuo lavoro, davvero prezioso, di riduzione del danno. Il problema è che il gruppo ha portato in votazione una mozione su un tema delicatissimo senza uno straccio di discussione ». Ma è alle 17:18, a un minuto dal voto, che arriva un messaggino decisivo. Mette in luce la virulenza dello scontro tra Gentiloni e Renzi.

     

    A chi minaccia di non sostenere il testo, Finocchiaro replica: «Il governo non può limitarsi a non votare ed era preferibile non farsi sconfiggere in aula dal gruppo Pd con la sua mozione». C' è stato un momento, ammette la ministra, in cui il Nazareno ha negato ulteriori modifiche al testo e minacciato di procedere comunque, a costo di mandare sotto l' esecutivo.

     

    MARCO MELONI MARCO MELONI

    In aula la mozione passa. Sono le 17.19. «Ok Anna, grazie - scrive Meloni - sulla base di queste tue informazioni non ho votato contro. Ma temo che l' impatto politico esterno sia ugualmente pesante ». Pensa com' era prima il testo..., risponde Finocchiaro. Il duello ha una coda anche nell' ufficio di presidenza di mercoledì sera. Lì Rosato finisce sotto attacco. E si difende confermando, in controluce, quanto scritto da Finocchiaro: ho avvertito la ministra, ma non sono responsabile della successiva comunicazione tra lei, Gentiloni e Padoan.

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