• Dagospia

    IOVINE, L’ITALIANO CHE MANDERA’ IN SOFFITTA LA TV – E’ IL RESPONSABILE DELLA BRANCA MUSICALE DELLA APPLE, ASSUNTO DOPO AVER VENDUTO PER 3 MILIARDI LA BEATS FONDATA CON IL RAPPER DR.DRE – LA “MELA” SBARCA AD HOLLYWOOD: DOPO LA MUSICA, NUOVE SERIE TV


     
    Guarda la fotogallery

     

    Silvia Bizio per Affari&Finanza – la Repubblica

     

    Jimmy Iovine Jimmy Iovine

    L a continuazione dell' idea di quell' integrazione verticale - fusione tra hardware e software, tecnologia e contenuto - sognata da Steve Jobs è oggi nelle mani di un italo-americano di successo, Jimmy Iovine. Guai a pronunciarlo come diremmo noi, nessuno in America capirebbe: è Jimmy Aiovain. Il nuovo guru della Apple Music che sta cercando - lentamente, lui dice - di rivoluzionare l' intera industria integrando gli strumenti di streaming, musica e video.

     

    liberty ross e jimmy iovine liberty ross e jimmy iovine

    E se le cose vanno come dice "Aiovain", l' ingresso della Apple nel mondo della programmazione video potrebbe diventare un altro capitolo della dominazione mondiale del gigante di Cupertino, California. «Un servizio di musica - com' è stata Apple Music finora - deve esser ben più che un mucchio di canzoni e playlist», dice Iovine, 64 anni, nei suoi uffici di Los Angeles dove nel 1989 aveva fondato la Interscope Records, che sarebbe divenuta una delle etichette discografiche (musicali, ora si dice) di maggior successo nel mondo.

     

    Iovine parla contorcendosi sul divanetto con l' immancabile cappellino da baseball calato in testa e quel suo modo buffo di muoversi e comportarsi come fosse un super nerd, e fiero di esserlo (il suo stile di fare iperattivo e "semi autistico" ha fatto tendenza nell' industria della musica: i più giovani executive lo scimmmiottano senza rendersene conto): «Quello che sto cercando di fare è aiutare la Apple Music a diventare un grande movimento nella cultura popolare, includendo tutto, da band musicali senza contratto a programmazione video legata o meno alla musica. Abbiamo tanti progetti in testa. E la Apple essendo la Apple, ci sta dando spazio, risorse e tempo per realizzare quello che abbiamo in testa».

     

    netflix netflix

    Iovine ha un ventaglio apertissimo nella testa: «Proveremo tante cose, come piaceva fare a Jobs», dice. «Qualcosa funzionerà, altre no. Porteremo avanti le cose buone, scarteremo le cattive. L' importante è provare e sapere di avere un' azienda disposta a rischiare, a buttarsi, e non mandarti al rogo se qualcosa non va come si pensava».

    Con Iovine, la Apple ha deciso di intraprendere un sentiero prima evitato, quello del "contenuto".

     

    lady gaga full bush lady gaga full bush

    Come altre "tech companies" la strategia era - ed è ancora in parte - limitarsi a vendere la musica di proprietà altrui, show televisivi e film, macinando profitti tramite la vendita dell' hardware. Ma con l' avvento di Netflix e Amazon come produttori di contenuto e di programmazione originale (la serie Netflix "House of Cards" è stata l' avanguardia in questa rivoluzione), la Apple ha annusato opportunità. Così come stanno facendo Facebook e Twitter: produzione di storie originali e acquisto dei diritti di eventi sportivi.

     

    La base di partenza c' è. Apple Music ha più di 20 milioni di abbonati, seconda solo a Spotify (50 milioni). Il mercato streaming è in continua espansione. Iovine aveva venduto alla Apple la sua start-up (co-fondata con Dr. Dre) Beats Electronics (cuffie e servizio streaming) per 3 miliardi di dollari tre anni fa. L' anno scorso è stato chiamato dalla stessa Apple come il nuovo guru di Apple Music.

     

    madonna si snoda in macchina madonna si snoda in macchina

    Si è dato subito da fare: insieme ad artisti tirati su da lui con la Interscope, come Will.i.am, Lady Gaga e Gwen Stephani, sta lanciando numerose nuove serie: la prima sarà "Carpool Karaoke" con James Corden, la popolare serie di "sing along" in automobile iniziata su YouTube. I primi segmenti con la Apple Music vedranno impegnati divi della musica come Alicia Keys e John Legend. Ma in lavorazione sono almeno dieci serie originali, tra cui "Planet of the Apps" dello stesso Will.i.am.

     

    Quindi molti documentari, soprattutto ma non solo a sfondo musica-ler: la storia delle etichette hip-hop Bad Boy records e Cash Money e un biopic sul leggendario impresario Clive Davis. «Per un servizio streaming musicale stiamo orchestrando un palinsesto più che decente », dice Iovine in maniera sbrigativa, contorcendosi sul divano.

    R Kelly Trapped in the Closet R Kelly Trapped in the Closet

     

    Iovine in questi giorni è concentrato sulla programmazione di video musicali, come il sequel dell' opera rap di R. Kelly "Trapped in the Closet". «Ma se tutto va come dico io, e come prevedo, ci allargheremo a tutto, dovunque il pubblico di massa e i modi di fruizione streaming, ovvero iPhone, iPad e collegamenti TV dicano che dobbiamo condurci», spiega Iovine. Che assicura che la programmazione video di Apple Music verrà promossa e pubblicizzata come fosse cinema o TV tradizionale. «Tranquilli, i nostri show verranno lanciati come se fossimo un network televisivo: la gente saprà dei nostri programmi. E la Apple è un marchio irrestibile ».

    LEBRON JAMES LEBRON JAMES

     

    E con un pizzico di orgoglio, aggiunge: «Se chiedi a LeBron James di fare qualcosa per un network o perfino per qualche piattaforma online vi assicuro che nicchierà e ci penserà dieci volte: gli dici che è per Apple, drizza le antenne e senti subito l' eccitazione. Dici Apple e tutti si eccitano, anche adesso che proponiamo programmazione».

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport