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    LA DONNA CHE MANDO' IN BIANCO ADOLF HITLER - QUANDO LENI RIEFENSTAHL RESPINSE LE VOGLIE ZOZZE DEL FUHRER E DISSE 'NO' AGLI APPROCCI (PESANTI) DI GOEBBELS - UN LIBRO RICORDA LA VITA DELLA REGISTA CHE, DOPO AVER RACCONTATO IL NAZISMO, SI RIFUGIO’ IN AFRICA - A 100 ANNI SI TROVO' IL TOYBOY: SPOSO’ UN COLLABORATORE PIU’ GIOVANE DI 40 ANNI


     
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    Andrea Colombo per “la Stampa”

     

    Leni Riefenstahl Hitler Goebbels Leni Riefenstahl Hitler Goebbels

    Una sera di primavera del 1932. Sulla spiaggia vicino Horumersiel, con vista sul Baltico, un uomo passeggia con una ragazza. I due sono accompagnati a distanza con discrezione da una nutrita scorta.

     

    Ricorda lei: «Dopo un lungo silenzio si fermò, mi contemplò a lungo, pose lentamente le sue braccia attorno a me e mi attirò a sé. Mi fissava con intensità. Notando che ero sulla difensiva, mi lasciò immediatamente e si scostò un po'. Lo vidi allora alzare le mani al cielo e gridare solennemente: 'Non avrò il diritto di amare una donna finché non avrò compiuto la mia opera!».

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    L' uomo innamorato e respinto è Adolf Hitler, che di lì a poco diventerà il supremo Führer tedesco, la ragazza Leni Riefenstahl, geniale regista che ha messo i suoi talenti a disposizione del regime, rimasta celebre per il kolossal Olympia sui giochi di Berlino del 1936. Jérôme Bimbenet in Leni Riefenstahl. La regista di Hitler (Lindau) ricostruisce la vicenda drammatica di un personaggio che ha attraversato, dietro il vigile occhio della cinepresa, il '900.

     

    Leni Riefenstahl film Leni Riefenstahl film

    Ne emerge il ritratto di una donna spregiudicata, capace di sfruttare il suo fascino per ottenere ciò che vuole, per realizzare grandi opere che hanno rivoluzionato il linguaggio cinematografico e hanno influenzato maestri come Steven Spielberg e George Lucas.

     

     

    Leni ha 30 anni e fatica a ritagliarsi un ruolo nel mondo dello spettacolo quando incontra per la prima volta Hitler. Il leader nazista, ammagliato dal fascino della giovane regista e attrice, le promette: «Quando saremo al potere, lei realizzerà i miei film». Ma se l' approccio da seduttore di Hitler verso la Riefenstahl sarà timido e discreto, non altrettanto si può dire dei tentativi insistenti di Joseph Goebbels, che nonostante sia sposato con l' affascinante Magda, è insaziabilmente ossessionato dal sesso e si rivela un accanito stalker di Leni, perseguitandola anche in vacanza.

     

    Leni Riefenstahl at Nurem Leni Riefenstahl at Nurem

    È probabile che l' ambiziosa Leni abbia fatto capire al potente gerarca nazista, che tiene le redini dell' industria cinematografica, che forse un giorno l' amore sarebbe sbocciato, senza tuttavia concedersi mai. I frutti dei suoi molteplici rapporti non si fanno attendere. Filma gli oceanici raduni del partito nazista e ne trae materia per fare opere di smaccata propaganda come La vittoria della fede e Il trionfo della volontà in cui agli enfatici discorsi di Hitler alterna ardite inquadrature aeree, utilizzando i mezzi tecnologici all' avanguardia a sua disposizione. Il successo internazionale arriva nel 1938 con Olympia. Una pellicola grandiosa che ha richiesto due anni di lavorazione, accolta con entusiasmo da critica e pubblico.

     

    Leni Riefenstahl Leni Riefenstahl

    Arriva la seconda guerra mondiale e Leni non si fa mancare l' occasione di seguire con la macchina da presa le vittoriose truppe germaniche che tra il 1939 e il 1940 sembrano inarrestabili. Ma con il fallimento dell' avanzata in Russia le sorti del conflitto si capovolgono. Leni lascia Berlino, martoriata sotto i bombardamenti alleati, per la più sicura Kitzbühel. La Germania è un cumulo di macerie. Leni nell' aprile del 1945, con la resa tedesca ormai imminente, scappa a Mayerhofen, in Tirolo.

     

    Quando giunge la notizia della morte di Hitler piange tutta la notte. Accusata di essere una nazista fanatica nonché l' amante segreta di Hitler viene arrestata prima dalle truppe d' occupazione americane e poi da quelle francesi ed è sottoposta ad ogni tipo di umiliazione. Cade in depressione, è sull' orlo del suicidio. Dopo la lunga prigionia in Europa non riesce più a lavorare, in Germania si sente una straniera in patria.

    Leni Riefenstahl in Africa Leni Riefenstahl in Africa

     

    È in questo clima che matura la sua decisione di guardare altrove, di cambiare orizzonti. E allora si rifugia in un mondo lontanissimo dalle vendette dei vincitori: l' Africa. Il suo primo viaggio è dell' aprile del 1956 ed è subito una folgorazione: le «sinfonie di luce» dei cieli equatoriali rappresentano «l' inizio di una nuova vita». Rimane affascinata dalle tribù sudanesi dei Nuba. In questa pacifica comunità di cacciatori sembra trovare le origini mitiche dell' umanità.

     

    Leni impara la loro lingua, dorme nelle capanne, ne condivide i momenti di lavoro, di riposo e di festa, li fotografa in reportage eccezionali. Nel 2002, compiuti 100 anni, realizza il suo ultimo film, le riprese sottomarine di Meraviglie sott' acqua . L' anno seguente sposa Horst Kettner, un suo collaboratore di 40 anni più giovane di lei. Poco dopo muore nella sua bella villa bavarese, circondata dai boschi, in una calma apparente ma inseguita dai fantasmi insanguinati del '900.

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