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    LA DONNA DI OSTUNI - LA MAMMA PIÙ ANTICA DEL MONDO (O QUASI) HA 28MILA ANNI, E FU SEPOLTA IN UNA GROTTA PUGLIESE CON UNA MANO SULLA PANCIA A PROTEGGERE IL SUO BIMBO MAI NATO - ORA L'ANALISI DEI DENTI DA LATTE DEL FETO, UN VERO 'CALENDARIO' DELLA CRESCITA, MOSTRA COSA È SUCCESSO NEGLI ULTIMI MESI - ERA RICCA, ALTA (1,70M) E MUSCOLOSA: DIETRO ALLA MORTE PROBABILMENTE UNA GRAVE INFEZIONE


     
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    Elena Dusi per ''la Repubblica''

     

    la donna di ostuni ricostruzione la donna di ostuni ricostruzione

    È stata sepolta in posizione fetale, con una mano sulla pancia a proteggere il suo bimbo. La donna di Ostuni, scoperta nel 1991 in una grotta vicino Brindisi, ha quasi 28mila anni ed è stata imprecisamente chiamata la mamma più antica del mondo (un' altra donna in Egitto la supera per età). Ma il suo scheletro, pressoché perfetto così come quello del feto, è diventato il simbolo della tenerezza materna che resta immutata nel corso della storia.

     

    Era una ragazza di 20 anni, alta per l' epoca (un metro e 70) e muscolosa. Perché fosse morta, quasi al termine della gravidanza, restava fino a ieri un mistero. Oggi i ricercatori della Sapienza e del Museo delle Civiltà di Roma, insieme ai fisici di Elettra e ICTP a Trieste, hanno delle ipotesi, pubblicate su Scientific Reports. Esclusa la morte di parto, si punta verso la malattia: una grave infezione, forse una gestosi, meno probabilmente la carenza di cibo. Di certo, nei loro ultimi due mesi e mezzo di vita, la donna di Ostuni e il suo feto, del quale non si conosce il sesso, hanno sofferto molto.

     

    la donna di ostuni la donna di ostuni

    «È il bambino a dircelo», spiega Alessia Nava, dottoranda della Sapienza che quando è diventata madre ha avuto l' idea di studiare il passato della nostra specie attraverso una lente molto particolare: lo sviluppo dei denti da latte dei bambini. «Si formano a partire dai 3-4 mesi di gestazione e finché non cadono, intorno ai 6-7 anni, sono un calendario che contiene moltissime informazioni sulla crescita».

     

    Ogni giorno, infatti, lo smalto si arricchisce di un nuovo strato. «L' accrescimento avviene a cipolla e segue un ritmo circadiano», spiega Luca Bondioli, responsabile del servizio di Bioarcheologia del Museo delle Civiltà: «Per questo siamo in grado di seguire le vicende della madre e del bambino quotidianamente, un po' come avviene a livello annuale con gli anelli degli alberi».

     

    donna di ostuni ricostruzione donna di ostuni ricostruzione

    Il bimbo di Ostuni ha 108 "strati di cipolla". Fino a ieri si pensava che raggiungesse le 34-36 settimane, invece non superava le 33, hanno scoperto i paleoantropologi romani. «Forse anche meno», suggerisce Nava. Le stime precedenti si basavano sulle dimensioni dello scheletro riferite alle tabelle di crescita dei feti di oggi. «Ma siamo sicuri che i bambini del passato crescessero allo stesso ritmo degli attuali? Sospettiamo di no», spiegano i ricercatori: «Pensiamo nel passato crescessero più rapidamente rispetto a oggi.

     

    il professor coppola ritrovamento donna di ostuni il professor coppola ritrovamento donna di ostuni

    Può sembrare controintuitivo, ma arrivare alla nascita con uno scheletro più sviluppato era un vantaggio per la sopravvivenza, in tempi difficili come quelli di millenni fa».

    Leggere un dentino di un paio di millimetri, fragile come un guscio d' uovo e sorvegliato con una grinta tutta genitoriale dallo scopritore della donna di Ostuni, il paleontologo Donato Coppola, è stata forse la parte più ardua del lavoro. «Sono riuscito a ottenere da Coppola tre denti del feto su sei», racconta Bondioli. Il treno per Ostuni?

    la donna di ostuni con il feto la donna di ostuni con il feto

     

    «L' ho pagato a mie spese». Il trasporto dei campioni? «I contenitori degli ovetti di cioccolato sono perfetti», aggiunge Nava.

    Zaino in spalla, nel 2012 Bondioli è partito per Trieste alla volta del sincrotrone Elettra.

    Questo acceleratore di particelle di quasi 300 metri di circonferenza emette una radiazione X particolarmente forte e uniforme, in grado di osservare la materia con una risoluzione di meno di un micrometro (millesimo di millimetro). «Con i fisici di Elettra siamo riusciti a distinguere gli anelli di accrescimento dello smalto uno a uno senza creare alcun danno ai dentini».

     

    Dopo uno sviluppo perfettamente normale, in almeno tre momenti negli ultimi due mesi e mezzo di vita il "calendario della crescita" del bambino mostra degli stop. Il dato si ripresenta identico sia nell' incisivo superiore che in quello inferiore (il terzo campione, ancora inglobato nella mandibola, non ha dato informazioni utili).

     

    «Non sappiamo quanto siano durati esattamente questi episodi di stress e purtroppo non abbiamo mezzi per determinarne la causa», spiegano i due ricercatori. All' ipotesi della malnutrizione si dà poco credito: quella comunità pugliese di raccoglitori e cacciatori se la passava piuttosto bene, in un ambiente ricco di cavalli e buoi selvatici. E anche se il concetto di nobiltà all' epoca non esisteva, la ragazza è stata sepolta con i monili più belli che il Paleolitico fosse in grado di forgiare.

    la donna di ostuni la donna di ostuni

     

    «Questo, insieme alla scelta di seppellirla in una grotta, denota un grande riguardo nei confronti di una donna che custodiva una nuova vita» spiega Bondioli: «I denti della madre però non erano in crescita. Per questo non danno informazioni sulla sua salute. Né le ossa sono strumenti utili per risalire alla causa di una morte». Rompendo un dente della donna si otterrebbero dettagli sulla sua dieta e sul raggio dei suoi spostamenti.

     

    «Ma difficilmente riusciremo a completare il quadro», allargano le braccia i due antropologi. Nel suo grembo la donna di Ostuni continuerà a conservare molti segreti, insieme al suo bambino mai nato.

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