• Dagospia

    IL CAPITALISMO? UN FETICCIO PER VECCHI - LA HASBRO CAMBIA IL GIOCO DEL “MONOPOLI” A USO E CONSUMO DEI MILLENNIALS: NON CI SARANNO PIU’ LOTTI DA ACQUISTARE PER COSTRUIRE E SPECULARE MA SI PUNTERÀ SUL BIKE SHARING, BISTROT VEGANI E PRONTO SOCCORSO PER GLI ANIMALI...


     
    Guarda la fotogallery

    Nino Materi per “il Giornale”

     

    MONOPOLY PER MILLENNIALS MONOPOLY PER MILLENNIALS

    E certo: cambiano addirittura il «Padre Nostro», non vuoi che cambi il Monopoly? La ditta Hasbro - che sta al celebre gioco in scatola come il Vaticano sta alla celebre preghiera - forte dei suoi santi in paradiso (paradiso commerciale) ieri ha fatto lo storico annuncio: «Abbiamo ideato una nuova versione del Monopoly, pensata per i Millennials nati dopo gli anni '80 e il loro pessimo rapporto col denaro. Infatti Monopoly for Millennials sarà, precisa il signor Hasbro, «incentrato più sull' accumulare esperienza che risorse economiche».

     

    Ad esempio, Parco della Vittoria è stato sostituito con «Festival musicale di tre giorni». Boh. La confezione, con Mr. Monopoly che si fa un selfie, annuncia fiera: «Dimenticate il mercato immobiliare, tanto non potete permettervelo». Che sarebbe un po' come vietare agli uomini di acquistare della lingerie femminile perché «tanto non potete permettervi una donna».

    MONOPOLY PER MILLENNIALS MONOPOLY PER MILLENNIALS

     

    Gli ex capitalisti del Monopoly non sono nuovi alle variazioni sul tema e da tempo seguono la strada dell'«innovazione nel solco della tradizione». A cominciare dal nome che, nel 2009, ha variato Monopoli (con la «i» finale) in Monopoly (con la «y» in coda). Sembra una cosa da poco, ma per i puristi con affaccio su Viale dei Giardini fu un colpo al cuore: come se, mutatis mutandis, la testata Playboy divenisse Playboi.

     

    Quelli di Monopoly for Millennials si affrettano a precisare: «Non intendiamo sostituire il gioco originale, si tratta solo di una delle versioni alternative che creiamo ogni anno». Dovrebbe essere una sottolineatura rassicurante, invece è una martellata sul già dolorante livido dell' amarcord. Resta infatti negli occhi dei nostalgici il cartellone verde con le strade più costose in viola, rosse e blu.

     

    Ma ora non ci sono più i vecchi lotti da acquistare, al loro posto «bistrot vegani»; inoltre «bike sharing», «centri di primo soccorso per gli animali» e «luoghi in cui poter fermarsi a meditare una settimana» (?). Spariti pure i segnaposto in stile retrò (fiasco, candela, funghetto), spazzati via dagli stupidissimi emoji. Unica consolazione: Monopoly for Millennials, per ora, uscirà solo negli Usa. L' Italia è salva. Comunque sia, noi continueremo a giocare con l' immutabile Allegro chirurgo. Quando c' è la salute, c' è tutto.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport