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    LA PAPESSA CHAOUQUI DICE CIAO ALLA SUA CASSAFORTE: ''CONSEGNO AL VATICANO TUTTI I DOSSIER CHE AVEVO CUSTODITO AFFINCHÉ SIANO MESSI A DISPOSIZIONE DEL PAPA''. IL GIP DI ROMA HA ARCHIVIATO L'INCHIESTA NEI SUOI CONFRONTI PER INDUZIONE E CONCUSSIONE CHE INIZIÒ NELLA PROCURA DI TERNI E CHE I MAGISTRATI ROMANI HANNO RITENUTO NON FONDATA


     
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    1. CHAOUQUI: «CONSEGNO AL VATICANO TUTTI I DOSSIER CHE AVEVO CUSTODITO»

    Da www.corriere.it

     

    «Ho dato mandato al notaio Pasquale Landi di consegnare tutti i dossier che erano custoditi alle autorità vaticane affinché siano messi a disposizione del Papa. Si tratta di fascicoli e dossier che mi sono stati consegnati in virtù del mio ruolo e che ho conservato».

     

    FRANCESCA CHAOUQUI FRANCESCA CHAOUQUI

    Lo dichiara Francesca Chaouqui a dieci giorni dalla decisione del gip di Roma che ha archiviato l’inchiesta nei suoi confronti per concussione e induzione. La pr era accusata di aver garantito il suo intervento per una serie di rogatorie presso la Santa sede ma anche di aver “spiato” alcun computer. Contestazioni della procura di Terni che i magistrati romani - cui il fascicolo era stato trasmesso per competenza - hanno ritenuto non fondate.

     

     

    2. BELVE, FRANCESCA CHAOUQUI: “VATICANO? HO UNA CASSAFORTE PIENA DI DOCUMENTI RISERVATI. NON POSSONO LIBERARSI DI ME”

    Da www.ilfattoquotidiano.it del 21 marzo 2018

     

    francesca chaouqui francesca chaouqui

    “Ho una cassaforte piena di documenti riservati”. Così rivela Francesca Chaouqui, il ‘corvo dello scandalo Vatileaks2, alla giornalista Francesca Fagnani ospite di ‘Belve’, in onda mercoledì 21 marzo alle 23,30 su Nove. “Le carte segrete sono la sua assicurazione sulla vita?”, incalza la conduttrice. “No, le informazioni che conosco a memoria sono la mia assicurazione sulla vita”, risponde. “C’è chi racconta che lei, che non dovrebbe neanche avvicinarsi alle mura vaticane, sia stata vista entrare e uscire di recente. Lei sta lavorando ancora con il Vaticano?” – chiede la giornalista – “Da quel mondo non si esce mai…”, afferma l’ex commissario pontificio.

    FRANCESCA CHAOUQUI - NEL NOME DI PIETRO FRANCESCA CHAOUQUI - NEL NOME DI PIETRO

     

     “Perché il coltello dalla parte del manico ce lo ha lei?”, incalza la Fagnani. “Non è una questione di coltello, è una questione di cuore“, dichiara la lobbista, arrestata il 31 ottobre 2015 col monsignore spagnolo Lucio Angel Vallejo Balda. L’accusa? Aver passato documenti segreti ai giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. Epilogo inglorioso di una carriera fulminea.

     

    Dalla provincia di Cosenza, la Chaouqui ha spiccato il volo verso la Commissione Pontificia per lo studio dei problemi economici, a soli 30 anni. Doveva contribuire al risanamento delle finanze vaticane, invece è stata condannata a 10 mesi di reclusione dalla giustizia pontificia. Con la pena sospesa, Francesca Chaouqui continua a frequentare le stanze porporate.

     

     

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