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    VE L’AVEVAMO DETTO: OCCHIO A CLAUDIO BORGHI! - L’ECONOMISTA-DEPUTATO DELLA LEGA AVVERTE CHE IL ‘CAMBIO DELLA GOVERNANCE IN MPS È NATURALE’, E IL TITOLO DELLA BANCA AFFONDA DELL’8%. PADOAN, CHE NELLA BANCA HA MESSO 5 MILIARDI DI EURO PUBBLICI E SI È FATTO ELEGGERE A SIENA: ‘DICHIARAZIONI GRAVI, METTE A REPENTAGLIO L’INVESTIMENTO, I RISPARMI DEGLI ITALIANI E LA FIDUCIA’ - MILANO ALLA FINE CHIUDE POSITIVA


     
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    MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI 2 MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI 2

     

    1. MPS: PADOAN, GRAVI PAROLE BORGHI, RISPARMI A RISCHIO

     (ANSA) - "Le dichiarazioni dell'on. Borghi, insieme alle indicazioni fornite nella bozza di programma di Lega e M5S, hanno immediatamente creato una crisi di fiducia" sul titolo Mps. Si tratta di "un fatto molto grave che mette a repentaglio l'investimento effettuato con risorse pubbliche. Ho il dovere di ricordare a tutti gli attori politici che la fiducia si costruisce poco per volta, progressivamente, ma basta poco per distruggerla, tirandosi dietro i risparmi degli italiani che a parole si vorrebbero tutelare". Lo afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in una nota.

     

    "Per tutta la scorsa legislatura - spiega il ministro - diversi governi hanno lavorato a un piano credibile di messa in sicurezza e rilancio di Banca Monte dei Paschi di Siena. Nel 2017 abbiamo avviato un piano sostenibile che ha posto le basi per un rilancio duraturo. I risultati del primo trimestre del 2018 dimostrano che il piano è ben congegnato e che il management lo sta implementando in modo efficace". Il Tesoro è oggi primo azionista del Monte. Nella bozza di contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle è scritto che "lo Stato azionista deve provvedere alla ridefinizione della mission e degli obiettivi dell'istituto di credito in un'ottica di servizio". Il senatore leghista ha anche parlato di un più che probabile "cambio di governance" ai vertici della banca senese.

    CLAUDIO BORGHI CLAUDIO BORGHI

     

    1. MPS: BORGHI, CAMBIO GOVERNANCE È QUASI NATURALE

     (ANSA) - Il cambio di governance di Mps "non entra nel contratto" di governo fra Lega e Cinque Stelle, "ma è abbastanza probabile, quasi naturale pensarlo. Ma è inutile mettere nel contratto: "E poi cambiamo l'amministratore delegato". Lo ha detto il responsabile economico della Lega, Claudio Borghi. "Una delle cose che avevamo pensato ai tempi della campagna elettorale - ha aggiunto Borghi - riguarda le piccole filiali, che sono un patrimonio per la Toscana. Mi sembrava inutile pensare di chiuderle nel momento in cui non vuoi farci solo profitti".

     

    1. MPS: IN BORSA CHIUDE IN CALO DELL'8%

     (ANSA) - Giornata pesante per Mps in Piazza Affari: il titolo ha chiuso in calo dell'8,8% a 2,92 euro, anche se dopo la corsa iniziata venerdì sull'annuncio del ritorno all'utile nel primo trimestre, il titolo dell'istituto toscano conserva ancora un guadagno di circa il 6%. Nonostante le tensioni sui titoli di Stato italiani siano limitate, male in genere il settore bancario: Ubi, che come Mps è stata anche sospesa in asta di volatilità, ha perso il 2,7% finale. Debole anche Unicredit, che ha ceduto l'1,8%.

     

     

    1. RECORDATI SPINGE PIAZZA AFFARI IN RIALZO

    Ottavia Zanetta per Alliance News

     

    Il FTSE Mib termina la penultima seduta settimanale in verde, riuscendo ad invertire la rotta dopo la chiusura in negativo di giovedì. Tuttavia la seduta di giovedì è stata caratterizzata dalla debolezza degli scambi e il principale indice meneghino è passato in negativo in vari momenti della giornata.

    MONTE DEI PASCHI MONTE DEI PASCHI

     

    Sul mercato italiano continuano a pesare la situazione di incertezza politica e la bozza del contratto tra Lega e Movimento Cinque Stelle per la creazione di un governo, in cui manca ancora il nome di un possible candidato premier.

     

    Tornando a Milano, il FTSE Mib ha terminato in verde dello 0,3% a 23.801,99, dopo aver chiuso la seduta precedente sotto del 2,3%.

     

    L'Indice delle Mid Cap guadagna lo 0,3% a 42.695,13, dopo aver chiuso ieri in calo del 2,2%. Lo Small Cap invece perde lo 0,6% a 23.055,55, avendo terminato in calo dell'1,8%. Infine, l'AIM raccoglie lo 0,2% a 9.361,60 dopo l'ultimo guadagno dello 0,1%.

     

    Sul fronte societario, in vetta al listino si trova Recordati, in verde del 7,9%, che ha trainato il principale indice per gran parte della seduta, dopo che Reuters ha dato la notizia che il produttore farmaceutico sarebbe finito nel mirino del fondo CVC Capital Partners con il quale avrebbe già avviato dei contatti.

     

    Secondo l'agenzia di stampa, il fondo avrebbe valutato la casa farmaceutica italiana EUR8,00 miliardi - o USD9,40 miliardi - ma le trattative si sarebbero al momento arenate data l'incertezza politica in Italia, dove, a due mesi e mezzo dalle elezioni, non c'è ancora un governo.

    MONTE DEI PASCHI MONTE DEI PASCHI

     

    Anche Moncler chiude in verde del 2,0%, dopo che Goldman ha alzato il target price della società a EUR42,00 da EUR37,00 con rating 'Buy'.

     

    In territorio positivo anche Tenaris, in rialzo del 2,5% e Salvatore Ferragamo, già fra i migliori performer alla chiusura di ieri, su dell'1,6%.

     

    Bene anche per Pirelli, in verde dell'1,6%, dopo le trimestrali positive di martedì che hanno messo in luce un utile netto delle attività in funzionamento in aumento dell'86,7% a EUR92,4 milioni rispetto ai EUR49,5 milioni nel primo trimestre 2017. I ricavi sono stati pari a EUR1,31 miliardi, con una crescita organica del 5,7% rispetto al primo trimestre 2017, grazie al positivo andamento del segmento High Value.

     

    Il titolo beneficia anche dell'aumento del target price a EUR7,40 da EUR6,70 con rating 'Hold' da parte di Deutsche Bank.

     

    In fondo al listino si posiziona invece il comparto bancario, che estende le perdite già registrate nella seduta precedente, con Banco BPM che guadagna il titolo di peggior performer, in calo dell'1,4%, seguita da Intesa Sanpaolo, in rosso dell'1,2% e Banca Mediolanum che cede l'1,0%.

     

    Peggior performer è però Mediaset, in rosso delll'1,5%. In giornata CFRA ha tagliato il target price a EUR3,40 da EUR3,50 con rating 'Hold', all'indomani del rilascio delle trimestrali, che hanno evidenziato un calo dell'utile a EUR3,5 milioni contro quello di EUR15,8 milioni conseguito nello stesso periodo del 2017.

    RENZI MPS RENZI MPS

     

    Male anche per Brembo, in calo dello 0,7%.

     

    Sul fronte delle notizie economiche, l'Istat ha reso noto in mattinata che in Italia nel mese di marzo sono aumentate sia le importazioni sia le esportazioni su base congiunturale. Si stima che il surplus commerciale diminuisca da EUR5,31 miliardi di marzo 2017 a EUR4,53 miliardi di marzo 2018. Nei primi tre mesi dell'anno, il surplus commerciale raggiunge EUR7,54 miliardi.

     

    I dati resi noti in mattinata dall'Eurostat hanno mostrato che la produzione nelle costruzioni dell'area dell'euro è diminuita dello 0,3% a marzo contro il calo dello 0,7% registrato nel mese precedente su base congiunturale. Su base annua, invece, nell'Eurozona l'indice della produzione nelle costruzioni registra una crescita dello 0,8% che si confronta con l'aumento dello 0,2% registrato nel mese precedente su base tendenziale.

     

    Passando alle altre piazze europee, i principali indici hanno chiuso in positivo. Il DAX 30 ha raccolto lo 0,8%, così come il CAC 40 di Parigi, in rialzo dello 0,8%.

     

    A Londra, Il FTSE 100 ha chiuso in verde dello 0,7%. Fra i migliori performer si segnala Experian, che guadagna il 5,6%.

     

    I ricavi della società sono aumentati dell'8,0% a USD4,66 miliardi per l'anno al 31 marzo da USD3,44 miliardi dello scorso anno, anche se l'utile al netto delle imposte è sceso a USD994,0 milioni da USD1,77 miliardi dello scorso anno. La società ha aumentato il suo dividendo complessivo dell'8,0% a 44,75 centesimi.

     

    A Wall Street, a metà seduta, i maggiori indici sono in rialzo. Il Dow è in verde dello 0,1%, il Nasdaq è in rialzo dello 0,2% e l'S&P 500 guadagna lo 0,2%.

     

    Nel mercato delle valute, alla chiusura delle Borse europee, l'euro scambia a USD1,1797 rispetto a USD1,1790 registrato alla chiusura della seduta di mercoledì. La sterlina, invece, vale USD1,3516 contro USD1,3482 di mercoledì sera.

     

    Nelle mercato delle materie prime, il brent ha un valore di USD80,19 al barile, in rialzo rispetto a USD78,08 di mercoledì sera mentre un'oncia d'oro ha un valore di USD1.288,00 rispetto a USD1.288,30 del giorno prima.

     

    Nel calendario economico di venerdì, dalla Germania alle 0800 CET è previsto l'indice dei prezzi di produzione e all'ingrosso mensile e annuale. Dall'Eurozona alle 1000 CET arriveranno le partite correnti e il conto corrente non destagionalizzato, seguiti alle 1100 CET dalla bilancia commerciale. Sempre in mattinata, alle 1000 CET, si attende dall'Italia la produzione nelle costruzioni e costi di costruzione.

     

    Nel pomeriggio dagli Stati Uniti arriverannno alle 1900 CET gli impianti di trivellazione Baker Hughes.

     

    Nel calendario societario di venerdì non è previsto il rilascio di risultati.

     

     

     

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