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    IL PAESE DELLE BANANE: PROCLAMATO IL LUTTO NAZIONALE PER I MORTI DI GENOVA MA GUAI A FERMARE IL CAMPIONATO DI CALCIO! - SARANNO RINVIATE AL 21 E 22 AGOSTO SOLO MILAN-GENOA E SAMPDORIA-FIORENTINA


     
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    CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA

    Salvatore Riggio per “il Messaggero”

     

    Adesso è ufficiale: Milan-Genoa e Sampdoria-Fiorentina sono state rinviate. Le due gare, valide per la prima giornata del campionato di calcio di Serie A, si sarebbero dovute giocare domenica 19 alle 20.30, ma non si disputeranno per via della tragedia che ha colpito la città di Genova. Oggi in Lega Serie A decideranno anche le date del recupero, che potrebbero essere martedì 21 per Milan-Genoa e mercoledì 22 per Sampdoria-Fiorentina.

     

    Già nelle ore successive al crollo del ponte Morandi, i rossoblù e i blucerchiati avevano ipotizzato di non scendere in campo in questo weekend per rispetto del dolore cittadino. C' è chi avrebbe preferito che le partite si giocassero regolarmente per regalare un messaggio importante, quello che Genova non è piegata ed è pronta a ripartire, in tutte le sue componenti, anche quella calcistica. Insomma, secondo questa linea di pensiero disputare le partite avrebbe rappresentato un segnale forte. Dunque, ricapitolando, le altre otto sfide della prima giornata di campionato tra cui Chievo-Juventus e Lazio-Napoli di domani, e Torino-Roma di domenica andranno regolarmente in scena.

    massimo ferrero (1) massimo ferrero (1)

     

    IL SEGNALE

    Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, non ha mai cambiato idea: «La Sampdoria e la Fiorentina non giocano. Enrico Preziosi non gioca, quindi neanche il Milan. E si è unita anche la Juventus (i bianconeri, invece, scenderanno in campo domani pomeriggio in casa del Chievo, ndc). Prevarrà il buon senso: le partite si recuperano, i morti no», le sue parole.

     

    Poi ha aggiunto: «Non ho il coraggio di pensare ad esultare in un momento come questo. Ci sono ancora dispersi sotto le macerie, non posso pensare di mandare in campo i miei ragazzi. Lo sport è cultura, è vita: occorre fermarsi un attimo e riflettere. A casa mia comando io. Domenica potremmo portare un messaggio di continuità di vita, ma ognuno la pensa a modo suo. Per quanto mi riguarda, non giochiamo».

     

    CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA

    Qualche ora prima c' era stata una sorta di rivolta dei tifosi, non solo di Genoa e Sampdoria. I sostenitori rossoblù avevano fatto sapere che non avrebbero partecipato alla trasferta di San Siro, mentre quelli della Fiorentina non sarebbero saliti a Genova per la gara contro la Sampdoria.

     

    LA DECISIONE

    Segnali forti che hanno spinto la Lega a rinviare Milan-Genoa e Sampdoria-Fiorentina (con il benestare delle istituzioni), ricevendo poi in serata i ringraziamenti di Enrico Preziosi e di tutta la società rossoblù «per aver mostrato sensibilità, attenzione e prontezza con le quali è stata accolta la richiesta di rinvio della partita di Milano a seguito del lutto che ha colpito la città di Genova».

     

    ENRICO PREZIOSI ENRICO PREZIOSI

    Così, invece, Ferrero: «Ringrazio il presidente Gaetano Micciché e tutta la Serie A per la sensibilità e la disponibilità dimostrate nei confronti della richiesta della Sampdoria e dei suoi tifosi. È giusto anche che il campionato vada avanti e abbia inizio sugli altri campi: ciò non toglie nulla al senso di vicinanza e fraternità che tutta Italia ha dimostrato di avere sempre nella sua anima di Paese che sa rialzarsi e ripartire. E anche Genova saprà ricominciare: più forte, più sicura, e ancora più bella».

     

    Successivamente anche la Fiorentina, attraverso un comunicato, ha spiegato di essere stata d' accordo a non scendere in campo: «Dinanzi a tragedie come quella avvenuta a Genova, tutto passi in secondo piano. È il momento del dolore e tutti dovremmo fermarci e stringerci intorno a Genova e alle sue vittime».

    Genova, le case di via Walter Fillak, sotto il ponte crollato Genova, le case di via Walter Fillak, sotto il ponte crollato

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