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    STEINMEIER FATTO A MAGLIE – IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA TEDESCA HA INVIATO UN TELEGRAMMA DI CONGRATULAZIONI PER IL QUARANTENNALE DELLA RIVOLUZIONE IN IRAN –COSA AVRÀ DA CONGRATULARSI CON UN PAESE CHE HA NEI SUOI PRINCIPI FONDANTI LA DISTRUZIONE D’ISRAELE E IMPICCA GLI OMOSESSUALI?  – DEVE RITENERE UNA PROVA DI SENSE OF HUMOUR AVER SCRITTO CHE IL REGIME VA INCORAGGIATO AD ASCOLTARE ANCHE LE VOCI CRITICHE DEL PAESE. LO VADA A DIRE ALLE MIGLIAIA DI DETENUTI POLITICI  TORTURATI NELLE PRIGIONI..


     
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    Maria Giovanna Maglie per Dagospia

     

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    Avrebbe potuto ispirarsi al tweet, in lingua farsi, di Donald Trump: Quarant’anni di corruzione, 40 anni di repressione, 40 anni di terrore: il regime iraniano ha prodotto soltanto 40 anni di fallimenti. Invece  dalla Germania con amore alla  Repubblica Islamica d’Iran. Sono state congratulazioni vivissime.

     

    Magari gliel'ha mandato anche l'Italia un telegramma di congratulazioni, anche se spero di no. Però non è la stessa cosa, non è la stessa cosa se la Repubblica Federale di Germania si congratula con un governo che ha nei suoi principi fondanti la distruzione di Israele, lo Stato nato dopo, e a parziale risarcimento, dello sterminio degli Ebrei.

     

    rivoluzione khomeinista in iran assalto all ambasciata americana rivoluzione khomeinista in iran assalto all ambasciata americana

    Ci sarebbero poi altre cosette come  l'attuale situazione di scontro con gli Stati Uniti d'America, che hanno stracciato  l'accordo firmato nel 2015 da Barack Obama senza il dovuto passaggio per l'approvazione del Congresso, sostenendo che l'Iran non ha mai smesso di produrre materiale nucleare, Stati Uniti che oggi minacciano di ritorsioni  le nazioni europee che decidono di continuare a commerciare liberamente con l'Iran.

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    Se Nazioni appartenenti all'Unione Europea, segnatamente la Germania, non solo cercano con il concorso attivo del commissario Federica Mogherini di aggirare la richiesta americana, ma in più arrivano anche le congratulazioni in forma di telegramma ufficiale per il quarantesimo dei mullah, il casino diplomatico si complica.

    rivoluzione khomeinista in iran assalto all ambasciata americana rivoluzione khomeinista in iran assalto all ambasciata americana

     

    La Bild scrive  che il presidente Frank Walter-Steinmeier  ha inviato in un telegramma inviato a nome dei cittadini tedeschi le congratulazioni sue e dei suoi compatrioti da Berlino In occasione della festa nazionale. Al primo sorgere di una polemica che si annuncia sanguinosa, nazionale e internazionale, il presidente ha fatto sapere che si tratta di una pratica comune, niente di più, insomma che così fan tutti con tutti.

     

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    Non è d'accordo Rabbi Abraham Cooper, a capo del Simon Wiesenthal Cente,  che non solo condanna le congratulazioni inviate al regime più pericoloso del mondo, ma ricorda che  sono degli integralisti, impiccano gli omosessuali, minacciano il genocidio di Israele dove vive la più grande comunità di ebrei del mondo. Cooper  si domanda infine provocatoriamente quando arriverà dal presidente tedesco una condanna ferma della negazione dell'Olocausto da parte del regime iraniano.

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    La Bild è d'accordo “ Esecuzioni di massa e torture, brutale persecuzione delle donne, delle minoranze   e dell'opposizione, Imposizione di uno Stato del terrore islamico che minaccia di annichilire Israele, che opprime il Medio Oriente con le sue milizie, e che nega l'Olocausto. Tutto ciò è cominciato 40 anni fa, l’11 febbraio del 1979, giorno della rivoluzione islamica, quando I mullah hanno preso con la forza il potere a Teheran”.

     

    ostaggi americani in iran ostaggi americani in iran

    Che in soldoni vuol dire molto chiaramente “che: c’ avrai da congratularti”?  Ve lo dico io chi è Steinmeier, perché niente avviene per caso. È quello che da ministro degli Esteri permise all'allora vice ministro iraniano degli Esteri, il potentissimo Muhammad Javad Ardashir Larijani, nel 2008, di invocare la distruzione di Israele e negare l'olocausto in Germania durante un ricevimento organizzato proprio dal ministro degli Esteri tedesco. a Berlino, a poca distanza dal museo dell'Olocausto.

     

    E’ lo stesso che di recente ha detto al presidente iraniano Hassan  Rouhani che “la Germania sta facendo tutto ciò che è in suo potere per garantire il mantenimento e il potenziamento continuo dell'accordo nucleare con l'Iran”.

     

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    Ora nel telegramma il presidente tedesco loda le relazioni bilaterali e promette di mantenere intensamente il dialogo. Perché ’“solo insieme è possibile superare le crisi e i conflitti”. Dice giustamente l'autore dell'articolo di Bild: “Come mai non c'è neanche una parola di critica sugli attacchi e le stragi di Teheran in Europa, o sui miliardi di finanziamenti a gruppi terroristici come Hamas e Hezbollah? “

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    Steinmeier fa parte del partito socialdemocratico tedesco. Evidentemente deve ritenere una prova di sense of humour  aver scritto nel telegramma che il regime va incoraggiato ad ascoltare anche le voci critiche del Paese. Lo vada a dire alle migliaia di detenuti politici  torturati nelle prigioni.

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