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    ITALIA FATTA A MAGLIE - METTI UN SINDACO CHE NON SI RASSEGNA, NON PIAGNUCOLA, NON SI MUOVE PER SCHIERAMENTI POLITICI E PREGIUDIZI, NON ACCETTA MOLTI “NO” COME UNA RISPOSTA, E ALLA FINE SALVA IL SUO PAESE DAL FALLIMENTO E DA UN DEBITO DA 21 MILIONI DI EURO. LA STORIA DI GIOVANNI GUGLIOTTI E QUELLA PALAZZINA CROLLATA A CASTELLANETA, IN PROVINCIA DI TARANTO


     
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    Maria Giovanna Maglie per Dagospia

     

    giovanni gugliotti giovanni gugliotti

    Metti un sindaco che non si rassegna, non piagnucola, non si muove per schieramenti politici e pregiudizi, non accetta molti “no” come una risposta, e alla fine salva il suo paese dal fallimento e anche dall'odio che sempre accompagna certe dispute annose, in questo caso più di 21 milioni di euro di risarcimento, dovuti da troppo tempo alle famiglie di 34 vittime del crollo di una palazzina di Castellaneta in provincia di Taranto, ma che il Comune di Castellaneta non era in grado di pagare.

     

    Si chiama Giovanni Gugliotti, e quando la palazzina e’ crollata in viale Verdi, aveva 9 anni, però le responsabilità che un iter giudiziario lunghissimo ha consegnato al Comune, se l'è beccate lui, e lui le ha risolte felicemente, non solo mettendo fine alla brutta storia, ma costringendo il governo, o convincendolo, a fare una legge che aiuterà altri paesi che abbiano storie brutte analoghe.

     

    castellaneta castellaneta

    Una specie di eroe, come direbbero gli americani che di usare questo termine non hanno paura, dev'essere per questo che non lo trovo in nessuna delle allnews, o dei talk show che ci strillano in faccia fino a tarda notte esibendo sempre le stesse facce che fingono di litigare fra di loro, intanto che tutti si stupiscono se non tirano su’ più uno spettatore.

    Ve la racconto io, potrebbe essere una serie nuova: amministratori che ce la fanno a fare cose buone.

     

    La storia è questa. Trentadue anni fa, a Castellaneta il palazzo al civico 7 di viale Verdi crolla, muoiono 34 persone, comincia un infinito iter giudiziario. Nel 1991, la magistratura penale riconosce la responsabilità degli amministratori locali dell’epoca.e alla fine la stessa sentenza e’ ogni volta confermata. Così nel 2017, il Comune è chiamato a far fronte a un risarcimento di oltre 21 milioni di euro in favore dei familiari delle vittime.

     

    castellaneta castellaneta

     Dopo la sentenza, i creditori hanno subito pignorato le casse comunali spingendo di fatto l'ente verso il baratro, già non si pagano più gli stipendi dei dipendenti comunali. Giovanni Gugliotti, sindaco di Forza Italia, decide di non darsi alla fuga e nemmeno di darsi al piagnisteo, pratica nazionale; affronta Invece un percorso tutto in salita e che tutti gli sconsigliano di intraprendere, quello dell'art. 243 bis TUEL, ovvero la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, comunemente nota come "predissesto".

     

    "Il nostro obiettivo era duplice - spiega il sindaco Gugliotti - evitare il dissesto finanziario dell'ente e allo stesso tempo riconoscere giustizia a tutti coloro che ne avevano diritto”’

     Con la procedura del "predissesto", ferma gli interessi sul debito, blocca i pignoramenti, così Castellaneta non va fallita. Poi si mette a trattare a morte con il gruppo “Nuova Concordia”, società in liquidazione, proprietaria di diverse strutture tra le quali un centro benessere con albergo e resort all'avanguardia e di super lusso, il Nova Yardinia, che al Comune deve un sacco di soldi; fa una transazione e recupera 8 milioni, chiudendo quel contenzioso e non perdendo l’ investimento turistico.

     

    Ai familiari delle vittime del crollo chiede di rinunciare all'interesse e riduce così i debiti a 12,5 milioni di euro, prova di buona volontà e buon senso,bisogna dire, da parte di tutti, visto che i soldi li aspettano da 30 anni.

    castellaneta castellaneta

     

    Infine Gugliotti si rivolge al governo e alla Regione Puglia. Michele Emiliano non si fa pregare, istituisce un fondo di solidarietà, per sostenere Castellaneta con due milioni di euro. Il Governo, dopo una lobby pressante di Gugliotta, istituisce una legge ad hoc, a favore dei Comuni che, avendo subito calamità di ogni tipo, sono in crisi finanziaria. Ne beneficia Castellaneta ma anche molti altri, ad esempio il Comune di San Giuliano di Puglia, dove durante il terremoto del 2002, morirono 27 bambini e un'insegnante nel crollo della scuola “Francesco Jovine”. Arrivano 4,5 milioni di euro.

     

    Oggi Giovanni Gugliotti e Castellaneta guardano al futuro senza angoscia: i crediti sono stati recuperati, governo e Regione hanno risposto positivamente a una proposta e a una strategia di mediazione e non di contrapposizione frontale,i familiari delle vittime del crollo hanno già avuto il giusto risarcimento, le aziende creditrici del Comune hanno quanto spetta loro. Dice Gugliotti: “noi tutti cittadini di Castellaneta abbiamo saldato i conti con il passato e guardiamo al futuro con la giusta serenità". Bravo, no?

     

     

    giovanni gugliotti sindaco di castellaneta giovanni gugliotti sindaco di castellaneta

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