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    MALARISTORAZIONE: LA FINANZA INDAGA SULL'OSTERIA CHE HA PRESENTATO UN CONTO SALATISSIMO (1143 EURO) A TRE STUDENTI GIAPPONESI SENZA NEMMENO RILASCIARE LO SCONTRINO FISCALE, GRAZIE ALLA DENUNCIA DEL "GRUPPO 25 APRILE" - IL CODACONS CHIEDE L'ISTITUZIONE DEL "BOLLINO NERO" PER I RISTORANTI CHE TRUFFANO I CLIENTI


     
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    Carlo Mion per “la Nuova

     

    scontrino ristorante venezia scontrino ristorante venezia

    VENEZIA. Quella che vedete nella foto qui a fianco è la "strisciata" della carta di credito per il conto da 1.143 euro che quattro studenti giapponesi hanno pagato per tre bisctecche e una frittura di pesce nel ristorante "Osteria da Luca" a Venezia. Ora scatterà un’indagine della polizia locale e una della Guardia di Finanza. Il conto salato, 1143 euro, del pranzo all’Osteria da Luca, passa dal clamore delle cronache turistiche a quelle giudiziarie.

     

    Infatti dopo la denuncia pubblica fatta dal Gruppo 25 Aprile, Marco Gasparinetti, uno dei portavoce della piattaforma civica, ha consegnato alla polizia locale la denuncia che gli studenti giapponesi hanno presentato alla Guardia di Finanza di Bologna, il giorno dopo il pranzo “salato”.

     

    Da notare che la "strisciata" della carta di credito è l'unico documento rimasto ai clienti imbrogliati: il ristorante infatti, a fronte di un conto fuori da ogni immaginazione, non ha nemmeno emesso lo scontrino fiscale. Ma, dato che tutti i turisti orientali pagano con carta di credito, un documento tracciabile della "fregatura", è rimasto ed è ora in mano alla guardia di Finanza.

     

    venezia osteria da luca 2 venezia osteria da luca 2

    Ma non solo. Infatti oltre ai quattro studenti, una situazione analoga è toccata a tre loro colleghe ma questa volta al Ristorante Casanova, dove hanno pagato 350 euro. I primi all'Osteria da Luca hanno consumato quattro fiorentine da 400gr ciascuna, due calici di vino rosso e una frittura grande da dividere in tre: totale 1.143 euro. Le studentesse da Casanovahanno mangiato due primi, un secondo grande e due bottiglie di acqua: totale 350 euro. In entrambi i casi i titolari dei locali non hanno rilasciato scontrini fiscali.

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    Il Codacons chiede l’istituzione del “bollino nero” per i ristoranti che truffano i clienti e creano un grave danno d'immagine alla città e ai colleghi onesti.

     

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