• Dagospia

    MUSTIER NON 'SOFFRE' PIU' – PARTE L’OPERAZIONE IL “FALLIMENTO NON E’ UN’OPZIONE” ED UNICREDIT SCARICA 17,7 MILIARDI DI SOFFERENZE A PIMCO E FORTRESS – POI TOCCHERA’ ALLA RIQUALIFICAZIONE DEI TITOLI SENIOR E MEZZANINI, L’AD PUNTA A OTENERE IL RATING PUBBLICO


     
    Guarda la fotogallery

     

    Paolo Paronetto per il Sole 24 Ore

     

    NPL NPL

    Unicredit si prepara a chiudere la Fase 1 del progetto Fino e ad alleggerire così il proprio bilancio del peso di 17,7 miliardi di sofferenze. L'istituto ha infatti annunciato la sottoscrizione degli accordi definitivi per la cessione a Pimco e Fortress del 50,1% dei veicoli di cartolarizzazione a cui sarà trasferito il portafoglio di Npl (il cui gross book value era sceso intanto a 16,2 miliardi al 30 giugno scorso grazie all'attività di "work out").

     

    Fino (acronimo per "Failure is not an option") costituisce uno dei pilastri del programma di de-risking di UniCredit annunciato nel "Capital markets day" dello scorso 13 dicembre dall'a.d. Jean Pierre Mustier, la cui altra "gamba" era l'aumento di capitale da 13 miliardi già completato con successo.

     

    PIMCO PIMCO

    La chiusura dell'operazione è attesa entro la fine del mese con l'emissione dei titoli Abs da assegnare agli azionisti dei veicoli, previo perfezionamento della registrazione dei veicoli stessi presso la Banca d'Italia e la sottoscrizione dei documenti della cartolarizzazione.

     

    LOGO FORTRESS LOGO FORTRESS

    Durante la Fase 2 del progetto Fino, nella seconda metà dell'anno, UniCredit punterà a ottenere l'assegnazione di rating pubblico ai titoli senior e mezzanini emessi nell'ambito della cartolarizzazione e a ridurre la propria partecipazione ai veicoli dall'attuale 49,9% a sotto il 20 per cento.

     

    Nell'ambito di questo processo, UniCredit richiederà l'approvazione regolamentare legata al "Significant risk transfer" che, sulla base delle stime del gruppo, avrebbe un beneficio sul coefficiente Cet1 fully loaded di circa +10 punti base, proprio grazie al trasferimento dei rischi legati al portafoglio Fino. UniCredit ha confermato, d'altra parte, l'impatto negativo di 40 punti base già annunciato con la presentazione dei conti del primo trimestre 2017, dovuto a «prociclicità e modelli».

    MUSTIER MUSTIER

     

    Il 7 luglio scorso, in occasione del premio di banchiere dell'anno per il 2017 assegnato da Euromoney, il chief executive officer di UniCredit Jean Pierre Mustier aveva confermato che la maxi-cartolarizzazione da 17,7 miliardi di Npl del progetto Fino era in dirittura d’arrivo. Il tema degli Npl, aveva sottolineato Mustier, «resta certamente un nodo da affrontare con decisione» ma anche su questo fronte il sistema si sta muovendo.

    UNICREDIT - LE TORRI DI CESAR PELLI UNICREDIT - LE TORRI DI CESAR PELLI

     

    Soprattutto se dovessero essere confermate le previsioni ottimistiche di Mustier sulla ripresa economica in Europa e soprattutto in Italia: «Ho avuto occasione di parlare nelle ultime settimane con molti imprenditori italiani, anche piccoli e medi, e ho ricavato l’impressione che nel secondo trimestre la ripresa abbia accelerato: sono indicazioni che collimano con i trend del credito sia delle imprese che delle famiglie» aveva concluso l’ad di Unicredit in quell’occasione.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport