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    A ROMA E’ SEMPRE NADAL – LO SPAGNOLO RE DI ROMA PER L’OTTAVA VOLTA E TORNA NUMERO 1 DEL MONDO - ZVEREV KO DOPO UNA PARTITA PAZZESCA CON UNA DOPPIA INTERRUZIONE PER PIOGGIA -  IN TRIBUNA NANNI MORETTI, FEDEZ, EDOARDO LEO (“OGGI TIFAVO PER IL TEDESCO, SONO SEMPRE PER I PIU’ DEBOLI”) – PARLANO IL PRESIDENTE DELLA FEDERTENNIS BINAGHI, PIETRANGELI E LA 'DIVINA' LEA PERICOLI...


     
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    Francesco Persili per Dagospia

     

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    Nadal si conferma re di Roma e torna il numero 1 del mondo. Lo spagnolo batte in tre set (6-1;1-6;6-3) Zverev e conquista per l’ottava volta gli Internazionali d’Italia. Una finale ricca di colpi di scena: un set pari e poi, all’inizio del terzo atto, una doppia interruzione per pioggia. Dopo 44 minuti di stop si riparte col tedesco avanti per 3-2 ma la furia del maiorchino spazza via 'Sascha' che maledirà a lungo l’improvvido temporale che si è abbattuto nel pomeriggio sul Foro Italico.

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    LEO, FEDEZ E MORETTI “Oggi sono per Zverev, tifo sempre per i più deboli”, spiega in tribuna l’attore e regista Edoardo Leo. “Ma c’è pure ‘Alexander’ Fedez?” L’arrivo del rapper sugli spalti è sottolineato dalla battuta di un tifoso che gioca sull’assonanza col nome di Alexander Zverev. Nel primo set, sotto gli occhi di Nanni Moretti e Stefano Accorsi, domina lo spagnolo che perde subito il servizio ma poi non sbaglia più niente e vola sul 4-1. Sotto 40-15 nel sesto game risale fino al 40 pari. La ferocia agonistica con cui si va a prendere il punto del 5-1 è la sintesi migliore del primo atto che si chiude dopo 33 minuti di gioco sul 6-1.

     

    Nuvoloni neri si addensano sul Centrale. Il secondo set si apre con uno Zverev letteralmente trasformato: al secondo gioco ruba il servizio a Nadal, poi contiene il tentativo di ritorno del maiorchino che nel quarto gioco annulla due palle break. Sascha vola sul 4-0 prima di chiudere il secondo atto con l’identico punteggio del primo set. Il cielo continua a minacciare pioggia che inizia a cadere in apertura di terzo set con Zverev in vantaggio 3-1. La pausa manda in tilt il tedesco che al rientro in campo non riesce a vincere neanche un game. Intanto il Foro fischia la sindaca Virginia Raggi inquadrata sul maxi schermo. Finisce dopo oltre due ore di gioco col maiorchino che manda un bacio al cielo e Zverev che punta il Roland Garros: "Sono andato vicino a battere Rafa sulla terra, vorrà dire che lo farò a Parigi".

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    BINAGHI “Sono stati 203.758 gli spettatori al Foro per un incasso di 11,6 milioni. Non siamo riusciti a battere il record di incassi dell’anno scorso (12 milioni di euro) per colpa del maltempo e del meteo”. Il presidente della Federtennis Binaghi in conferenza stampa snocciola dati e punta l’indice contro le errate previsioni meteo dei siti: “Sono state devastanti, una zavorra…”. Il numero 1 della FIT sottolinea questa fase di transizione del tennis tra vecchia e nuova generazione (“La sfida tra Zverev e Nadal per certi versi è più interessante di quella tra lo spagnolo e Djokovic”), commenta l’assenza di Federer (“Peccato non sia qui. Ma il torneo va oltre i suoi protagonisti”) e spende parole di elogio per la Vinci e la golden generation del tennis femminile azzurro: Lei, Sara Errani, Flavia Pennetta e Francesca Schiavone hanno fatto qualcosa di irripetibile. A Robertina dico chapeau per la sua carriera. Non riesco a ricordare un episodio sportivo e comportamentale che non sia stato più che perfetto. Le avevamo offerto in ragione del suo appeal un posto nella nostra tv ma lei ha scelto di lavorare nel nostro settore tecnico”.

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    Sulla mancata concessione di Piazza del Popolo per alcune partite di pre-qualificazione: “I rapporti  con la Amministrazione sono straordinari. Posso solo dire che porteremo il tennis in Piazza del Popolo con  l’aiuto del Comune e qualcuno se ne farà una ragione”. Sulla questione della copertura del campo Centrale il capo del tennis italiano passa la palla a Malagò “che seguirà personalmente la vicenda nei prossimi mesi”.

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    MORNATI E PIETRANGELI - Il segretario generale del Coni, Carlo Mornati, annuncia il rinnovamento della Next Gen Arena e si sofferma sulla nuova generazione di tennisti italiani che sta avanzando: “Berrettini ha impegnato Zverev in un match fantastico. Speriamo di avere in 2-3 anni giocatori protagonisti nella fase finale del torneo. Abbiamo necessità di tennisti azzurri che tirino il movimento”. L’ambasciatore del tennis italiano, Nicola Pietrangeli, ricorda la prima volta agli Internazionali: “Fu nel 1952, feci il giudice di linea in Coppa Davis,si giocava Italia- Egitto. L’anno dopo sono entrato come giocatore. Da lì in poi ho sempre visto crescere questo posto. Qualche anno fa non riuscivo a regalare i biglietti del torneo perché non li voleva nessuno, adesso invece non li riesco a trovare…”.

     

    LEA Elina Svitolina batte la romena Simona Halep in due set (6-0; 6-4) e si conferma regina per il secondo anno consecutivo degli Internazionali BNL d’Italia: “Non c’è stata partita – rimarca Lea Pericoli – la Svitolina è brava ed anche molto carina. E’ un piacere vederla giocare”. La tennista ucraina ha promesso un tatuaggio speciale nel caso di 5 vittorie di fila a Roma. “Io appartengo alla preistoria, ai miei tempi i tatuaggi non esistevano, non saprei dare un giudizio”, ironizza la Divina Lea, icona di eleganza del tennis. Le sue mutandine rosa e il sottogonna di tulle hanno fatto la storia del costume. Il gonnellino di visone, quello di penne di cigno, l’abitino di petali di rose e i vestitini disegnati dal britannico Ted Tinling sono esposti al Victoria Albert Museum di Londra. “E’ la fine del mondo...”, Lea Pericoli sorride e apprezza gli omaggi della Schiavone, che ha giocato con una culotte con merletto bianco, e di tutti quelli che la fermano per un selfie e un autografo: “Se nella vita uno dà amore, viene ripagato”. Garbo, raffinatezza e stile. Lea continua a dettare moda. 

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