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    NIENTE DA FARE PER ROVAZZI E VIRZÌ CON DONALD SUTHERLAND ED HELEN MIRREN: CARLO VERDONE E ILENIA PASTORELLI RESTANO PRIMI CON OLTRE 2 MILIONI DI INCASSO (TOTALE 6,5 MLN) - IN AMERICA TERZO WEEKEND A ‘JUMANJI’, DIETRO TUTTI FILMETTI MASSACRATI DALLA CRITICA E POCO VISTI DAL PUBBLICO. NON SFONDA ‘THE POST’ DI SPIELBERG, MA NON È UN FILM FACILE - IERI SERA I SAG AWARDS: VINCE ANCORA ‘TRE MANIFESTI’ E ‘L’ORA PIÙ BUIA’


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    Incassi del 22 gennaio 2018.

     

    benedetta follia di carlo verdone 4 benedetta follia di carlo verdone 4

    Niente da fare, né Rovazzi e il suo Il vegetale né la coppia Donald Sutherland-Helen Mirren in Elle&John di Paolo Virzì riescono a scalzare dal primo posto nel weekend la coppia Carlo Verdone e Ilenia Pastorelli e il loro fortissimo Benedetta follia, ancora primo con 2 milione 21 mila euro per un totale di quasi 6 milioni e mezzo di euro. Rispetto alla settimana scorsa, che fece 3 milioni e mezzo, c’è stato un po’ di calo, ma il film ha davvero ben tenuto. Si vede che il passaparola è stato buono e il film generalmente è piaciuto.

     

    rovazzi rovazzi

    Il vegetale, diretto da Gennaro Nunziante con Rovazzi per la Walt Disney Italia, secondo a 1 milione 447 mila euro, grazie agli incassi dei bambini sabato e domenica, poteva magari far qualcosa in più, e la Disney forse ci credeva, ma non è andato male. Rovazzi era veramente uno sconosciuto per il cinema.

     

    Al terzo posto troviamo Ella&John di Paolo Virzì, 1 milione 225 mila euro, che ha ben tenuto e sarà comunque un film di penetrazione più duratura rispetto a altre commedie da digerire in tempi brevi. Seguono L’ora più buia di Joe Wright con Gary Oldman, filmone storico da Oscar, 1 milione 194 mila euro, Jumanji: benvenuti nella giungla a 888 mila euro, Insidious: l’ultima chiave a 744 mila euro e Tre manifesti a Ebbing, Missouri a 668 mila euro.

     

    benedetta follia di carlo verdone 3 benedetta follia di carlo verdone 3

    Come un gatto in tangenziale, invece, sta cedendo il passo ai nuovi film comici. Lo troviamo a 494 mila euro questo weekend, ma rimane il film italiano più visto della stagione con 8 milioni 827 mila euro. Vediamo se Benedetta follia riuscirà a riprenderlo. Probabilmente sì, anche se la terribile settimana di Sanremo si avvicina.

     

    In America vince, a sorpresa, alla sua terza settimana ancora Jumanji: benvenuti nella giungla con 20 milioni di dollari per un totale di 316 milioni e un totale globale di 702. Successo piuttosto inaspettato, anche se non è che avesse contro dei veri e propri kolossal.

     

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    Tutti filmetti massacrati dalla critica e poco visti dal pubblico. 12 Strong diretto da Nicolai Fuglsig con Chris Hemsworth e Michael Shannon, un bellico/spionistico ambientato in Afghanistan con gli uomini della Cia in azione, ha floppato con un secondo posto da 16 milioni e non certo meglio è andato il poliziesco Den of Thieves di Christian Gudegast con Gerard Butler e il rapper Fifty Cents con 15 milioni.

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    Di più, magari, ci si aspettava da The Post di Steven Spielberg, quarto con 12 milioni per un totale di 45, ma è un film da festival e non ha una storia per nulla popolare o facile per il pubblico americano. Tra gli altri film da festival, da notare che The Shape of Water di Guillermo Del Toro ha incassato, con 853 sale, 2,2 milioni di dollari per un totale di 30, e Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, arrivato questa settimana a 815 sale, ne ha incassati 1,5 per un totale di 9 milioni di dollari.

     

    The Leisure Seekers di Paolo Virzì The Leisure Seekers di Paolo Virzì

    Questa settimana lo vedremo anche in Italia. Intanto, stanotte, ai SAG Awards, i premi degli attori per gli attori, vincono ancora una volta Frances McDormand e Sam Rockwell per Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Gary Oldman per L’ora più buia, Alison Janney per I, Tonya. Per le serie tv trionfano Nicole Kidman e Alexander Sarksgard per Big Little Lies, gli attori e i protagonisti di Veep e This Is Up. E martedì, domani, arrivano le nominations per gli Oscar.

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