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    PAURA D’IMPRESA. GLI ITALIANI VORREBBERO METTERSI IN PROPRIO, MA DUE SU TRE TEMONO DI FALLIRE – SCARSA LA FIDUCIA NEL SISTEMA PAESE. SIAMO I PIU’ TIMOROSI D’EUROPA, INSIEME A GRECI E SPAGNOLI – LA PENISOLA NON E’ IL LUOGO ADATTO PER LE START UP


     
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    Walter Passerini per La Stampa

     

    Gli italiani sarebbero disponibili a mettersi in proprio e diventare imprenditori, ma sono frenati dalla paura di fallire e dalla percezione di un sistema-paese che ostacola il fare impresa. Il 64% dei lavoratori dipendenti, infatti, vorrebbe avviare una propria attività, ma rinuncia perché considera il rischio di fallire troppo elevato.

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    E due terzi ritengono l’Italia non sia un luogo adatto a lanciare una startup e che lo stato non le sostenga attivamente. È un clima di generale sfiducia attorno alle opportunità del lavoro autonomo quello che emerge in Italia dall’Entrepreneurship Outlook 2017 del Randstad Workmonitor, l’indagine trimestrale sul mondo del lavoro di Randstad, secondo operatore mondiale nei servizi per le risorse umane, condotta in 33 paesi su un campione di 400 lavoratori dipendenti per ogni nazione di età tra 18 e 67 anni.

     

    Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo

    La percentuale del 64% dei lavoratori dipendenti italiani che crede che aprire una sua impresa sia troppo rischioso è un dato superiore alla media globale (57%), che colloca il nostro paese al terzo posto in Europa tra le nazioni più timorose, dopo Grecia e Spagna. In generale, un italiano su due (il 49%) dichiara di aspirare a diventare imprenditore perché “questo gli darebbe migliori opportunità” rispetto a quelle del posto di lavoro attuale.

     

    Ma sono pochi quelli che ci stanno pensando seriamente. Infatti, soltanto il 31% dei dipendenti sta prendendo in considerazione l’ipotesi di lasciare il proprio lavoro per lanciarsi in un'attività in proprio (contro la media globale del 28%). Un'ipotesi considerata più dagli uomini (33% contro il 28% delle donne) e dai giovani sotto i 45 anni (38% contro il 21% degli over 45). Il 52% dei lavoratori italiani avvierebbe una propria impresa solo se perdesse il posto di lavoro (a livello globale il 47%), un'opinione trasversale per genere (54% uomini e 51% donne) e fascia anagrafica (54% under 45 e 49% over 45).

     

    fallimento impresa negozio fotogramma x fallimento impresa negozio fotogramma x

    Al di là delle differenze di età, genere e settore di provenienza, a scoraggiare maggiormente i potenziali imprenditori italiani è la percezione del contesto per le nuove attività. Due italiani su tre ritengono infatti che il sistema-paese in Italia sia più un ostacolo che un incentivo a una nuova impresa. In particolare, appena il 34% dei lavoratori Italiani è convinto che l’Italia sia un luogo adatto per avviare una startup, mentre a livello mondiale è il 56%. E soltanto il 32% crede che lo stato oggi sostenga attivamente le startup (nella media globale è il 50%).

     

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